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Motta: “Anche domani giocherà chi merita, Van Hooijdonk può avere una chance. Qui lavoriamo col sorriso, ringrazio i tifosi per l’affetto”

Motta: "Anche domani giocherà chi merita, Van Hooijdonk può avere una chance. Qui lavoriamo col sorriso, ringrazio i tifosi per l'affetto"

Ph. zerocinquantuno.it

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate questo pomeriggio in conferenza stampa a Casteldebole dall’allenatore rossoblù Thiago Motta alla vigilia di Hellas Verona-Bologna, gara valida per i sedicesimi di finale di Coppa Italia Frecciarossa 2023-2024 in programma domani alle 21.

Un pareggio da non sminuire – «Sono soddisfatto dell’unità e della determinazione mostrata sabato dai miei ragazzi, tra il Bologna e il Sassuolo è stata una bella partita. Abbiamo cercato di fare il nostro gioco, e loro hanno sfruttato situazioni in cui noi abbiamo commesso degli errori: quando il Sassuolo ha queste possibilità fa male, non solo a noi, perché con cinque-sei passaggi riesce a creare occasioni pericolose».

Clima positivo – «Quando oltre all’impegno c’è anche il sorriso si lavora meglio, è innegabile, la squadra riesce a tirare fuori il massimo. Ma senza il giusto impegno tutto diventa impossibile. Ad oggi sono molto contento di quello che vedo dentro e fuori dal campo».

Scelte di formazione – «I convocati stanno tutti bene: domani contro il Verona giocherà chi se lo merita, chi dimostra il suo valore in allenamento, visto che la partita è il premio per il lavoro svolto in settimana. Fabbian, Karlsson e Moro titolari? Ripeto, giocherà chi merita, chi sarà pronto per affrontare l’Hellas, una squadra che ci può complicare le cose: dovremo fare tutto al massimo, cercando di imporre il nostro calcio. Il portiere? Possono giocare sia Skorupski che Ravaglia, mentre per Bagnolini è ancora un po’ presto. Il miglioramento di Lukasz? Tra i pali è decisivo e continuerà ad esserlo, ha una concorrenza interessante e questo lo fa crescere, può alzare ulteriormente il suo livello».

Van Hooijdonk scalpita – «All’inizio, come noto, Sydney si allenava a parte per una scelta tecnica legata al mercato, poi è rimasto qui e una volta in gruppo ha sempre lavorato bene. Ora sta continuando così, si impegna e mette in mostra le sue caratteristiche, che sono diverse rispetto a quelle di Zirkzee, domani potrebbe avere una chance».

Legame solido – «Ringrazio di cuore i nostri tifosi per l’affetto e l’entusiasmo: considerando la voglia che c’è di vedere i ragazzi entrare in campo e fare il loro lavoro, sono convinto che la nostra gente avrà sempre una riconoscenza particolare nei confronti di questo gruppo».

Saelemaekers frenetico – «Alexis si è inserito benissimo, ci tiene tanto a fare la differenza e può aiutare i compagni anche giocando semplice, senza strafare: viste le sue qualità non ho dubbi che troverà il perfetto equilibrio per rendere al massimo lui e far girare meglio tutta la squadra».

Nuovi innesti un po’ in affanno? – «Non sempre le statistiche dicono tutto e consentono di affermare se una cosa funziona o meno. Personalmente sono contento di ognuno di loro: stanno crescendo insieme, dando il massimo per migliorare nel gioco e nei risultati, credo che questo si sia visto. In generale il nostro è un buon momento, sono felice per i tifosi arrivati a Reggio Emilia che hanno passato un bel pomeriggio insieme alla squadra, con passione e anima, apprezzando il nostro impegno».

Fare strada in Coppa Italia – «L’obiettivo nell’immediato è offrire una grande prestazione domani sera, contro una squadra che conosciamo bene e che richiederà la massima attenzione».

Orsolini, tocco troppo morbido – «Io non avevo quella qualità davanti alla porta (sorride, ndr), ma ‘Orso’ in fase offensiva è un grande giocatore e da quel punto di vista non mi crea nessuna preoccupazione, gliel’ho detto».

Tante lotte per una maglia – «Mi pare che nessuno qui soffra la concorrenza. Ci sta di soffrire per il fatto di non giocare, ti sorgono delle domande, ma poi c’è sempre il campo per dimostrare. Io come allenatore faccio le scelte che ritengo giuste secondo il mio punto di vista, poi è normale che ognuno veda il calcio alla sua maniera».