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Motta: “Gruppo unito, disponibile e consapevole di poter fare cose importanti. Orsolini ha ritrovato il sorriso, ci riuscirà anche Barrow”

Motta: "Gruppo unito, disponibile e consapevole di poter fare cose importanti. Orsolini ha ritrovato il sorriso, ci riuscirà anche Barrow"

Ph. zerocinquantuno.it

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate questo pomeriggio in conferenza stampa a Casteldebole dall’allenatore rossoblù Thiago Motta alla vigilia di Inter-Bologna, gara valida per la 14^ giornata di Serie A 2022-2023 in programma domani alle 20:45.

L’appetito vien mangiando – «È vero che abbiamo poco tempo per preparare la gara, ma speriamo di continuare a ‘mangiare’. Ora con questa tecnologia avanzata, grazie ai video, riusciamo rapidamente a capire come attaccare e difendere contro ogni avversaria, e anche domani faremo la nostra partita. È presto dire che l’Inter tagliata fuori dalla lotta scudetto, credo possa ancora dire la sua sia in campionato che in Champions».

Il segreto del successo – «Il segreto sono i giocatori, perché alla fine loro vanno in campo e fanno la differenza. Visto il modo in cui stiamo, adesso è più facile lavorare e trasmettere quello che vogliamo vedere in allenamento per poi affrontare le partite: tutti stanno dando il loro contributo, titolari e cambi, ed è una cosa straordinaria».

Passato nerazzurro – «L’Inter rappresenta per me una bellissima esperienza e splendidi ricordi, ma la mia concentrazione e determinazione è solo sulla partita di domani, e voglio che sia lo stesso per i miei ragazzi».

Orso scatenato – «Riccardo sta bene, in questo momento unisce l’impegno al sorriso e all’entusiasmo, così è molto più facile dare il massimo ogni giorno. Ora sta subentrando e facendo ottime cose, ma sono sicuro che succederà lo stesso anche quando partirà titolare. Sia lui che gli altri devono continuare così, bisogna affrontare ogni allenamento e poi ogni partita al massimo».

Arnautovic, l’altro ex – «Marko domani darà il suo contributo come tutti gli altri e come fa sempre, non abbiamo parlato nello specifico dell’Inter».

Una marcia in più – «Da quando sono arrivato percepisco la consapevolezza di poter fare qualcosa di importante, come per esempio tagliare il traguardo delle 900 vittorie in Serie A. Abbiamo sempre il giusto entusiasmo, e non è poco».

Ballottaggio Brozovic-Calhanoglu – «Qualcosa può cambiare ma parliamo pur sempre di due ottimi calciatori. Forse Brozovic interpreta in maniera superiore quello specifico ruolo, ma la differenza non è così grande».

Tutti per uno… – «Penso sia fondamentale non essere egoisti ma pensare agli altri, al gruppo, così da far diventare ogni compagno più forte e nel contempo migliorare anche se stessi: questo è ciò che io e il mio staff chiediamo ai ragazzi per far sì che la squadra sia competitiva».

Strategia perfetta – «Domenica ho sfruttato rapidamente quattro cambi su cinque perché avevo quel tipo di disponibilità in panchina, ma il merito della vittoria è sia dei titolari che dei subentranti e sono contento di tutti. Nella ripresa il Torino è calato perché aveva speso energie nel primo tempo, e grazie alle forze fresche siamo riusciti ad aumentare il livello della nostra prestazione».

C’è anche Vignato – «Il primo passo lo fa sempre il giocatore, poi certo noi lo aiutiamo. Emanuel, come tutti gli altri, ha avuto l’opportunità di giocare e l’ha sfruttata facendo molto bene, ora spero per lui e per noi che dia continuità, quella è la cosa più importante. In un 4-2-3-1 può giocare attaccante esterno o trequartista, dipende soprattutto da lui perché le qualità le ha e noi siamo qui per supportarlo al massimo: andando avanti così si meriterà di giocare ancora, altrimenti dovrà aspettare».

Dai fischi agli applausi – «I fischi erano giusti, rispetto l’opinione di ognuno di voi e rispetto il pubblico perché ha sempre ragione. Non ho mai chiesto nulla alla tifoseria e non chiederò nulla, io devo pensare solo a dare di più: questo è il mio ruolo, ogni giorno sono qui per dare il massimo insieme ai ragazzi, che mi stanno aiutando tantissimo con la loro voglia e disponibilità. Il passato è passato è adesso bisogna continuare così: pensiamo solo a migliorare ulteriormente la nostra situazione e ad affrontare bene la prossima partita, provando magari anche a vincerla».

Barrow da ritrovare – «Musa è un giocatore importante: può coprire tutta la fascia, può migliorare ancora nell’attacco della profondità perché fin qui lo sta facendo poco e potrebbe cogliere di sorpresa gli avversari, inoltre calcia bene e ha buone doti anche nei passaggi per mandare in porta i compagni, lo dimostrano gli assist per Arnautovic contro il Torino e per Orsolini contro l’Empoli. E poi fa gol, li ha sempre fatti. È un ragazzo in fase di crescita e può fare molto meglio, ne ha tutte le possibilità e sono certo che ci riuscirà».

Un impegno alla volta – «In questo momento io vedo solo l’Inter e quindi domani giocherà quella che ritengo la miglior squadra possibile, poi penseremo alla gara successiva».

Prima il dovere – «È venuta qui la mia famiglia ma l’ho vissuta poco: passo più tempo al centro tecnico che a casa, è normale che sia così e la mia famiglia lo capisce e mi aiuta. Amo stare in famiglia ma al momento la priorità è il Bologna e loro lo comprendono, sono sempre pronti a darmi una mano: posso dire che anche in casa mia si sente la forza del collettivo (sorride, ndr)».

Mercato, non adesso – «Come detto, sto pensando solo alla partita di domani sera, di mercato ne parleremo al momento opportuno».

Tanti interisti con la testa al Mondiale? – «Sinceramente non ne ho idea e posso parlare solo dei miei giocatori, che vanno sempre in campo per competere e dare il massimo su ogni duello, su ogni giocata».