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Motta: “Non penso alle assenze, ai ragazzi chiedo di essere forti e andare al 120%. Il Monza è pericoloso, servirà una grande prestazione”

Motta: "Non penso alle assenze, ai ragazzi chiedo di essere forti e andare al 120%. Il Monza è pericoloso, servirà una grande prestazione"

Ph. zerocinquantuno.it

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate questo pomeriggio in conferenza stampa a Casteldebole dall’allenatore rossoblù Thiago Motta a due giorni da Bologna-Monza, gara valida per la 22^ giornata di Serie A 2022-2023 in programma domenica alle 15.

Anche Zirkzee out – «Abbiamo ancora a disposizione l’allenamento di domani, poi faremo le scelte di formazione, e chiunque andrà in campo darà il massimo per aiutare la squadra. Arnautovic sta meglio, oggi si è allenato in gruppo e sempre domani valuteremo se portalo in panchina».

Più forti dei problemi – «Dobbiamo riversare il nostro entusiasmo sulla gara successiva e prima ancora sull’impegno quotidiano, fa parte del nostro mestiere anche per rispetto delle persone che ci permettono di lavorare al meglio. L’obiettivo è sempre quello di fare meglio del giorno precedente, e continueremo su questa strada. Purtroppo gli infortuni vanno messi in conto, capitano un po’ in tutte le squadre, ma l’intensità non può mancare mai sia in allenamento che in partita: è la strada da seguire, chi gioca deve andare al 120%».

Spauracchio Monza – «Il Monza è in salute e Palladino sta svolgendo un ottimo lavoro: giocano bene, sono organizzati, hanno calciatori forti e non è un caso che siano imbattuti nel 2023. Più nello specifico, sono pericolosi sia sulle fasce che in mezzo e sono bravi a scambiarsi le posizioni, avendo poi in Petagna il loro punto di riferimento offensivo. Dovremo essere bravi a limitarli, domenica servirà un grande prestazione».

Posch, Sosa e la sfida tra greci – «Posch e Sosa sono pronti per giocare, così come tanti altri, vedremo appunto quali scelte fare dall’inizio e quali sostituzioni effettuare durante la partita. Il ballottaggio a sinistra tra Kyriakopoulos e Lykogiannis? Entrambi si sono allenati molto bene in settimana e possono partire titolari».

Uniti in campo e fuori – «Qui cerchiamo di migliorare ogni giorno, non possiamo fermarci. Domenica ero emozionato per la vittoria perché la squadra è stata fantastica per novanta minuti, lottando quando c’era da lottare e giocando quando c’era da giocare: la strada è quella giusta. Il pranzo assieme nei giorni scorsi? Non è stata una mia idea e non ho pagato io (sorride, ndr), ma sono iniziative interessanti: di solito dopo l’allenamento del mattino i ragazzi mangiano assieme grazie al lavoro di chi sta nell’ombra a Casteldebole, come gli addetti alla cucina, e per una volta abbiamo modificato il programma pranzando fuori. Mi piace che il gruppo stia insieme anche fuori dal centro tecnico, magari parlando anche di cose che vanno oltre il calcio».

‘Il Pitbull’ è tornato – «Medel sta molto bene, ha già svolto diversi allenamenti col gruppo e il suo programma di recupero individuale era stato completato nel modo migliore. Lavora come sempre con grande professionalità ed entusiasmo, è un ottimo elemento in più che abbiamo a disposizione. Difensore o mediano? Io lo vedo bene sempre, lui in carriera ha ricoperto entrambi i ruoli e li sa interpretare alla grande. E poi ha uno spirito trascinante, quello è più importante della posizione».

Barrow, dipende da te – «La cosa importante è quello che vuole lui: ha le capacità e il potenziale per cambiare lo scenario attuale e trovare più spazio, è tutto nelle sue mani. Noi cercheremo di aiutarlo in ogni modo possibile, siamo al suo servizio, ma sta soprattutto a lui: se ha voglia di arrivare in alto, ce la farà».

Calci piazzati letali – «In realtà li proviamo poco sul campo, facciamo più che altro analisi video, poi i ragazzi trovano le soluzioni migliori: sono le loro sensazioni sul momento a fare la differenza, e molto spesso si rivelano azzeccate».

La forza del sorriso – «Ci sono stati momenti belli e meno belli, specie all’inizio, ma oggi siamo qui e sono felicissimo di essere l’allenatore del Bologna. Continuo a fare del mio meglio, come del resto tutti a Casteldebole, ed è una fortuna sapere che ci aspetta una bella partita nel nostro stadio con tantissimi tifosi. L’unica cosa che conta è essere forti, così da poter affrontare e superare ogni difficoltà».