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Arnautovic: “Bologna o Nazionale, mi sento ancora utile e adesso voglio i Mondiali. In Italia si passa da re a flop troppo facilmente”

Arnautovic: "Bologna o Nazionale, mi sento ancora utile e adesso voglio i Mondiali. In Italia si passa da re a flop troppo facilmente"

Ph. oefb.at

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Ieri pomeriggio Marko Arnautovic ha rilasciato un’intervista ai canali social della Nazionale austriaca, attualmente in ritiro per preparare la semifinale dei playoff validi per l’accesso ai Mondiali 2022 contro il Galles (giovedì ore 20:45 a Cardiff). Ecco tutte le dichiarazioni rilasciate dal centravanti del Bologna:

Giudizi volubili – «In Italia sembra di stare su un’altalena, è un continuo su e giù: se segni due gol sei un re, se non segni sei un flop. Comunque sento che posso ancora aiutare qualsiasi squadra, che sia il Bologna o la Nazionale, ma più che un leader mi considero un fratello maggiore».

Playoff verso il Qatar – «L’ho già detto ai miei compagni e glielo ripeterò ancora nelle prossime ore: voglio andare al Mondiale. Chi mi conosce sa bene che vengo sempre in Nazionale motivato al 100%, ma questa potrebbe essere la mia ultima opportunità e ci tengo particolarmente. Ad aprile compirò 33 anni, quindi via via dovrò ascoltare il mio corpo per capire fino a che età potrò giocare (il prossimo Mondiale sarà nel 2026 in USA, Canada e Messico, ndr), ma ora penso solo a questo appuntamento»

Semifinale Galles-Austria – «È una sfida da dentro o fuori, un po’ come quella contro l’Italia a Wembley. Lo scorso anno abbiamo vissuto l’avventura degli Europei con grande entusiasmo, ma questi sono i Mondiali: per un intero Paese vorrebbe dire poter vivere qualcosa di straordinario».

COVID alle spalle – «Mi porto ancora dietro un leggero raffreddore ma nel complesso sto bene».

Sostegno all’Ucraina – «Quello che sta succedendo è davvero assurdo. Mia moglie ha comprato tante cose, in particolare cibo, vestiti e sacchi a pelo, da inviare al confine polacco: è importante che tutti facciano qualcosa per aiutare il popolo ucraino, sperando che la guerra finisca il prima possibile».

Foto: oefb.at