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Arnautovic presenta a Bologna il suo Premium Rum: “Nei miei liquori c’è sempre un po’ di Austria. Qui una forte tradizione culinaria”

Arnautovic presenta a Bologna il suo Premium Rum: "Nei miei liquori c'è sempre un po' di Austria. Qui una forte tradizione culinaria"

Ph. arnautovicspirits.com

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Marko Arnautovic, centravanti del Bologna e della Nazionale austriaca, ha presentato proprio nel capoluogo emiliano il suo terzo distillato, Arnautovic Premium Rum, importato in esclusiva per l’Italia da EXQUISITO GoodFood insieme all’intera linea Spirits del numero 9 rossoblù. Nell’intervista rilasciata a corredo, ‘Arna’ ha raccontato la storia, lo sviluppo e il successo di un brand che ha ormai acquisito fama mondiale.

Come sta l’unico calciatore professionista che come attività secondaria produce liquori pregiati? «Non vi nego che ci ho proprio preso gusto a creare, insieme al mio team, liquori premium di alta qualità. Gin e vodka hanno avuto un ottimo riscontro sul mercato: in Austria siamo presenti sugli scaffali di diversi supermercati, così come nei bar e nightclub di tutto il mondo. La cosa che mi onora più di tutto è l’essermi aggiudicato diversi premi internazionali, conquistando più volte l’oro e l’argento. Ciò mi riempie di orgoglio e autentica soddisfazione».

Com’è nato l’ultimo prodotto, Arnautovic Rum? «Quando ci si confronta con le tendenze nel mondo degli alcolici, il rum non può essere ignorato. Al boom del gin seguirà presto quello del rum, che ormai non viene più utilizzato solamente come base per i cocktail ma, come del resto tutti i miei liquori Premium, si può bere in purezza per essere gustato al meglio».

Ma non è piuttosto esotico per un calciatore austriaco? «Sì, è vero. Per questo abbiamo pensato a qualcosa di particolare che richiamasse la mia patria austriaca. Per il gin sono le albicocche della regione del Wachau, per la vodka l’acqua di sorgente alpina. Il rum lo facciamo invecchiare nelle botti del vino Blaufränkisch Barrique, e questo rende il gusto del mio prodotto ancora più interessante, perché dentro non c’è solo il Venezuela o la Giamaica ma anche un po’ di Austria».

Possiamo affermare che l’Austria ti manca? «Ho la fortuna di poter rientrare in Austria di tanto in tanto, quando gioco con la Nazionale, quindi non mi lamento. Ma naturalmente la mia vita di calciatore giramondo mi porta ad essere un cosmopolita, e questo si riflette sul cibo e sui miei gusti in generale: quando cambi continuamente la nazione in cui vivi, si modificano anche i tuoi gusti. Adesso sono arrivato in un Paese di buongustai, l’Italia, e per di più a Bologna, che ha una fortissima tradizione culinaria. Ma come ho detto, non può mancare mai un pizzico di Austria».

Foto: arnautovicspirits.com