Zerocinquantuno

Di Vaio: “In questo Bologna si pensa al noi e non all’io, Italiano coinvolge tutti e li fa rendere al meglio. Emozionante l’esordio di Pessina, mi sono rivisto in lui”

Di Vaio: "In questo Bologna si pensa al noi e non all'io, Italiano coinvolge tutti e li fa rendere al meglio. Emozionante l'esordio di Pessina, mi sono rivisto in lui"

Ph. Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)

Tempo di Lettura: 2 minuti

Questo pomeriggio Marco Di Vaio è stato intervistato a Casteldebole da Sky Sport, e rispondendo alle domande di Valentina Mariani ha parlato della continua ascesa del Bologna, dell’emozionante esordio tra i professionisti del giovane portiere Massimo Pessina e della bravura del tecnico Vincenzo Italiano. Di seguito, suddivise per temi principali, tutte le dichiarazioni rilasciate dal d.s. rossoblù.

Sempre più in alto – «La nostra forza è stata che il gruppo ha iniziato a pensare al noi e non più all’io. Tutto è iniziato con Motta, da lì il percorso ha portato a grandi risultati, coi ragazzi che si sono messi a disposizione l’uno dell’altro. I festeggiamenti di domenica, per esempio quello di Dominguez che non stava giocando, sono stati importanti e fanno capire quanto tutti remino nella stessa direzione».

Chance Ravaglia, sogno Pessina – «Federico dovrebbe rientrare a Udine subito dopo la sosta. Domenica quando ho visto Massimo entrare mi sono venuti i brividi e ho ripensato al mio esordio: lo stadio si è stretto attorno a lui, che a 17 anni ha fatto il suo debutto in Serie A, poi ci hanno pensato i compagni a coinvolgerlo fin dai subito con qualche passaggio all’indietro. Pessina è un bravissimo ragazzo, molto umile e che lavora benissimo, con serietà, ogni giorno. Ha un carattere forte ed eravamo convinti che avrebbe fatto bene: ci ha reso felici, è stato un momento importante per il nostro settore giovanile e per il club in generale».

Italiano da applausi – «Il mister ha studiato molto, si è formato anno dopo anno e in ogni stagione è salito di livello adattandosi e vincendo tanti campionati. Crede nelle rotazioni, fa giocare tutti e li fa sentire importanti: da ex calciatore so quanto conti, è il massimo per far rendere al meglio ogni componente della rosa, specie nei periodi più stressanti in termini di impegni come l’ultimo che abbiamo vissuto. Questa è proprio una virtù di Vincenzo e del suo staff, oltre ovviamente al fatto di aver dato alla squadra un’impronta precisa: giochiamo sempre con tanto coraggio».

Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)

Exit mobile version