Zerocinquantuno

Fenucci: “Dobbiamo portare più ragazzi delle giovanili in Prima Squadra, è una questione sia economica che di sentimenti”

Fenucci: "Dobbiamo portare più ragazzi delle giovanili in Prima Squadra, è una questione sia economica che di sentimenti"

Ph. zerocinquantuno.it

Tempo di Lettura: 2 minuti

Fra i protagonisti rossoblù intervistati durante la 77^ puntata di Bfc Week, l’appuntamento settimanale di Bfc Tv che racconta il Bologna a 360 gradi, c’è l’amministratore delegato Claudio Fenucci. Intervenuto a margine della festa di Natale del Settore Giovanile, andata in scena il 22 dicembre al Teatro Celebrazioni, il dirigente ha analizzato la situazione del vivaio e hai poi fatto gli auguri in vista del nuovo anno a tutto l’ambiente felsineo. Ecco le sue dichiarazioni:

Tra passato, presente e futuro – «Finalmente siamo riusciti a ritrovarci tutti insieme ed è stata una serata molto bella ed emozionante, specie quando abbiamo ricordato Sinisa, che era parte di questa grande famiglia sportiva. Con le mie parole spero di aver trasferito a bambini e ragazzi l’importanza della passione e dell’impegno per diventare calciatori: al di là degli sforzi del club e dei sacrifici delle famiglie, tanto passa dalle loro capacità e dalla loro voglia di arrivare. Il talento e le potenzialità ci sono, ci aspettiamo che un giorno qualcuno di loro giochi in Serie A col Bologna».

Più giovani rossoblù in Prima Squadra – «Se guardiamo al passato, il numero di calciatori che sono arrivati in Prima Squadra è inferiore rispetto a quello di altri club della nostra dimensione. Dunque, pur avendo svolto un buon lavoro in questi ultimi anni sul piano dei risultati sportivi, ci manca ancora questo salto che porti linfa vitale alla rosa principale. Avere dei giovani in Prima Squadra, infatti, è un fattore determinante per la sopravvivenza economica delle società e per infondere quel sentimento di amore verso la maglia che ha chi cresce nel Bologna, considerando tutti gli anni trascorsi all’interno del club coi nostri dirigenti e allenatori. Uno degli obiettivi futuri è proprio che qualcuno dei ragazzi delle nostre giovanili riesca a militare in maniera costante in Serie A».

Verso il 2023 – «Dopo quello che abbiamo passato in questi ultimi giorni con la morte di Sinisa, credo che il desiderio che abbiamo sia soprattutto di serenità e tanta salute per chi appartiene alla famiglia del Bologna. Una famiglia che non è formata solo da dirigenti, tecnici e allenatori, ma anche da tutti i nostri tifosi. E allora, un augurio a tutti i tifosi del Bologna per un sereno e felice anno nuovo».