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Fenucci: “Il calcio è della gente, lo stadio chiuso ci leva l’anima. Serve più attenzione ai costi, una soluzione può essere il salary cap”

Fenucci: "Il calcio è della gente, lo stadio chiuso ci leva l'anima. Serve più attenzione ai costi, una soluzione può essere il salary cap"

Ph. Imago Images

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Poco dopo la mezzanotte, durante la trasmissione ReStart su Rai 2, è andata in onda una breve intervista realizzata a Casteldebole con Claudio Fenucci, amministratore delegato del Bologna, che ha analizzato il delicato momento attuale e lo stato di salute del calcio italiano ed europeo. Di seguito tutte le sue dichiarazioni, suddivise per argomenti principali.

Gli stadi chiusi – «Il calcio emotivamente è della gente. Lo stadio chiuso ci leva l’anima, quindi più che i ricavi manca quello, l’affetto delle persone e l’entusiasmo dei tifosi».

La Super Lega – «La Super Lega è un progetto che è partito male, perché è frutto della composizione di interessi differenti, quelli di club in difficoltà finanziarie molto forti, aggravate sicuramente dalla crisi COVID: comprensibili, in un certo senso, perché fra le tre italiane e le tre spagnole ci sono più di 3,5 miliardi di debiti complessivi. Inoltre è frutto di una mentalità sbagliata, quella portata da alcune proprietà americane di club della Premier, che hanno tentato di replicare un modello che non ha futuro nel nostro contesto. A mio avviso se guardiamo sia l’aspetto emotivo che quello economico, i campionati nazionali rimangono centrali in tutti i maggiori Paesi europei».

Lo squilibrio costi-ricavi – «Il calcio si è sempre preoccupato, anche a livello europeo, della crescita dei ricavi, ad esempio attraverso la moltiplicazione delle competizioni: e questo è stato un successo, perché se guardiamo solo a tale elemento, dal 2006 ad oggi penso che i ricavi delle top leghe europee siano passati da 9 a più di 21 miliardi pre-pandemia, un incremento notevole. Però non ha manifestato la stessa attenzione ai costi. Tutte le quattro leghe professionistiche americane hanno un rapporto fra costo del lavoro e ricavi inferiore al 50%, noi siamo tra il 55 e il 65%, quindi i maggiori club avrebbero dovuto porre un focus sull’attenzione ai costi. Una delle soluzioni per salvare il sistema-calcio dalla crisi può essere il salary cap».

I fondi – «I fondi ci avrebbero garantito immediatamente un miglioramento della governance della Lega, sempre sul tema dei media, perché stiamo parlando dei diritti media del calcio. In più, in un sistema duramente colpito dalla pandemia, anche l’ingresso dei fondi avrebbe consentito di avere delle risorse immediate per fronteggiare la perdita dei ricavi, e ne avrebbero liberato altre per investimenti strutturali, che sono poi gli stadi e i centri d’allenamento».