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Sabatini: “Ibra non verrà ma Saputo era pronto, a gennaio Dominguez e altri due rinforzi. Ora non bisogna rassegnarsi, attorno al Bologna serve positività”

Sabatini: "Ibra non verrà ma Saputo era pronto, a gennaio Dominguez e altri due rinforzi. Ora non bisogna rassegnarsi, attorno al Bologna serve positività"

Ph. Getty Images

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Questo pomeriggio il coordinatore delle aree tecniche di Bologna e Montreal Impact Walter Sabatini, in visita alla mostra sui 110 anni del club allestita presso Villa delle Rose, ha fatto il punto della situazione in casa rossoblù rilasciando alcune dichiarazioni molto importanti, tra presente e prossimo futuro. Ecco le sue parole:

Appello alla stampa – «Non maturate un pensiero rassegnato verso il Bologna, siate magnanimi nei confronti di chi sta costruendo il Bologna del futuro, c’è bisogno di un pensiero positivo. Io ho voluto fortemente venire qui e non certo per soffrire, vi prego di non abbandonare una squadra e una piazza che meritano qualcosa di importante».

Svanisce il sogno Ibra – «Ibrahimovic non verrà a Bologna, ha fatto altre scelte. Raiola ci ha detto che avrebbe provato a facilitare le cose, ma ho capito subito che non l’avrebbe fatto davvero (sorride, ndr). Ci tengo a precisare che non è stata una questione economica, il club e il patron Saputo erano pronti per questo investimento».

Quasi solo buone prestazioni – «Ieri sera abbiamo affrontato il miglior Milan della stagione senza sfigurare, anche gli stessi dirigenti rossoneri a fine gara erano d’accordo, la sconfitta è stata causata soltanto da qualche ingenuità individuale. Fin qui sul piano della prestazione non siamo mai mancati, se non contro il Sassuolo».

Mercato di riparazione – «Oltre a Dominguez, che sta già studiando l’italiano e a breve sarà qui, arriveranno altri due giocatori, cercheremo di fare qualche operazione immaginifica. Nei prossimi giorni parleremo con Mihajlovic e ascolteremo le sue idee, ma posso già dire che probabilmente prenderemo un centrale di difesa. Terzino sinistro? Krejci stava facendo bene ma ora è infortunato, così come Dijks, forse dovremo fare qualcosa anche in quella zona».

Pronto a lasciare il segno – «Nel Bologna sono entrato i punta di piedi per rispetto dei colleghi che già c’erano, ma a gennaio sarò più incisivo».

Foto: Getty Images