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Grecia e videogame: un tema intramontabile

Grecia e videogame: un tema intramontabile

Ph. zerocinquantuno.it

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Che l’antica Grecia sia da sempre una delle ambientazioni preferite per le narrazioni di ogni tipo non è certo una novità: da sempre cinema e letteratura, tanto per fare alcuni esempi, sono affascinati dalla civiltà greca, che ancora oggi continua a ispirare le più diverse opere. Tra queste non potevano mancare i videogiochi: con una veste di medium narrativo spesso fin troppo sottovalutata, numerosi videogiochi sono stati in grado di trasportare videogiocatori di ogni epoca nelle più disparate vicende greche, reali o mitologiche che esse siano. Un legame, quello tra antica Grecia e videogioco, che attraversa tutta la storia di quest’ultimo.

In effetti le ambientazioni greche cominciano a colpire gli sviluppatori di videogiochi fin dalle prime avventure dinamiche a scorrimento laterale: il giapponese The Battle of Olympus risale per esempio al 1988, in piena epoca di side scrolling. Si tratta di un’avventura dinamica a visuale laterale nel quale il protagonista deve salvare la sua amata, rapita dal dio dell’oltretomba: i riferimenti al mito di Orfeo ed Euridice sono molteplici, già a partire dal fatto che il nome di default del protagonista sia proprio Orfeo. Sono presenti numerose divinità, spesso in contesti di missioni secondarie, e le boss fights sono basate su mostri mitologici come l’Idra, il Minotauro e Cerbero.

Lo sviluppo degli hardware ha comunque permesso la realizzazione di titoli sempre più articolati, e le ambientazioni greche sono sempre apparse in ruoli di primo piano. Specialmente nel caso di strategici in tempo reale, un genere dove le ambientazioni storiche non hanno mai potuto esimersi da inserire gli antichi Greci come fazione giocabile. In Age of Empires, del 1997, i Greci sono una civiltà da poter controllare, così come nel suo spin-off, Age of Mythology del 2002, dove inoltre c’è la possibilità di votare la propria civiltà a diverse divinità greche. C’è poi Rome Total War, del 2004, che introduce la fazione delle poleis greche come fazione giocabile. Sparta e Sparta II, del 2007 e 2008, sono incentrate sulla città di Sparta come rappresentante della civiltà greca. Più recente Total War Troy: pubblicato nel 2020, è ambientato durante le mitiche vicende narrate nell’Iliade.

Un genere al quale l’ambientazione greca è sempre stata particolarmente cara è poi quello dei casual games: data la loro natura di passatempi, poter attingere a elementi tematici tanto caratterizzanti è un ottimo modo per distinguere diversi titoli tra loro. Basti guardare al mondo delle slot machine, nel quale abbondano esempi in tal senso: uno tra i tanti è Divine Fortune. Si tratta di una slot che include le particolari meccaniche Megaways e include numerosi riferimenti alla mitologia greca, da statue a miti come Medusa e il Minotauro: il risultato è proprio quello di caratterizzare in maniera affascinante un gameplay noto come quello di una slot, in tal caso attingendo proprio a un tema affascinante come quello dell’antica Grecia.

È comunque nel genere dell’avventura dinamica che le ambientazioni greche hanno trovato le loro massime espressioni: durante gli anni 2000, in particolare, la serie God of War è stata capace di far vivere nuove avventure nella mitologia dell’antica Grecia. Per una serie di vicende narrate in vari titoli, usciti tra 2005 e 2010, il protagonista delle avventure si trova a diventare la divinità greca della guerra: i vari capitoli seguono le sue vicende, caratterizzate da scontri memorabili con dei ed eroi della ricchissima mitologia greca.

Chiudiamo infine con un titolo appartenente a una serie che delle diverse ambientazioni storiche ha fatto la sua essenza: si tratta di Assassin’s Creed, e nello specifico del capitolo intitolato Odyssey uscito nel 2018. Il nome stesso è evocativo: la protagonista si imbarca in una vera e propria odissea nel mondo greco, sconvolto dalle guerre peloponnesiache del V secolo a.C., per conoscere le vicende che riguardano la sua famiglia. La mappa riproduce l’intera Grecia e il Mar Egeo, e sono riprodotte con grande fedeltà città come Atene, Sparta, Corinto e Tebe. Non mancano i riferimenti mitologici: pur nella generale ambientazione sci-fi che caratterizza la serie, non mancano sfide con mostri mitologici come ciclopi, Medusa e il Minotauro, e nei vari DLC è possibile visitare Atlantide e i regni ultraterreni dell’Elisio e dell’Ade.