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Marinelli e Johnsen tengono a galla il Venezia: rimonta Bologna da 2-0 a 2-3, poi una topica dell’arbitro apre la strada al 4-3 lagunare

Marinelli e Johnsen tengono a galla il Venezia: rimonta Bologna da 2-0 a 2-3, poi una topica dell'arbitro apre la strada al 4-3 lagunare

Ph. Getty Images

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Il Venezia, ormai disperato, per restare aritmeticamente dentro la lotta salvezza o quantomeno rinviare ancora una retrocessione all’apparenza inevitabile. Il Bologna, lanciatissimo e con Mihajlovic di nuovo in panchina, per allungare a sette la striscia di risultati utili consecutivi e avvicinarsi al decimo posto occupato dal Sassuolo: al Penzo, colorato di rossoblù dagli oltre duemila tifosi presenti nel settore ospiti, va in scena un match che si preannuncia frizzante. Soncin, alla terza gara da allenatore del lagunari, opta per un 3-4-2-1 con Crnigoj e Vacca in mediana e la coppia Cuisance-Kiyine alle spalle dell’unica punta Henry. Sul versante opposto Sinisa, con tutta la rosa a disposizione eccetto l’infortunato Dijks, prosegue nel solco del 3-5-2 riproponendo tra i titolari Theate in difesa, Svanberg a centrocampo e Barrow in attacco.
Fin dalle prime battute la sensazione è che i felsinei abbiano lasciato la testa a Casteldebole o da qualche altra parte, e al 4’ i padroni di casa sono già in vantaggio: lungo lancio dalle retrovie di Maenpaa, dormita generale della difesa a liberare Henry e pallonetto nel sacco del francese per l’1-0. Dopo un tiro debole di Theate al 7’ e uno largo di Soriano al 9’, al 14’ Svoboda sfiora il raddoppio di nuca su calcio d’angolo, ma il 2-0 arriva comunque al 19’: rigore concesso per fallo di Skorupski in uscita bassa su Haps, conclusione dal dischetto di Kiyine parata dal polacco e tap-in in rete dello stesso marocchino.
Solo allora il BFC tende un po’ a svegliarsi, sfiorando il gol al 24’ con una rasoiata troppo debole di Barrow e al 26’ con un’inzuccata sbilenca di De Silvestri da corner, poi tra il 28’ e il 31’ Kiyine e Henry scaldano i guantoni a Skorupski, puntuale nelle respinte. Al 32’ Soriano serve una gran palla a Barrow, ma il gambiano di piatto colpisce in pieno Maenpaa, quindi al 42’ Arnautovic non impatta bene un invitante cross di De Silvestri e spedisce la sfera sul fondo. La rete felsinea sembra nell’aria e infatti arriva in pieno recupero, quando il neo entrato Orsolini (fuori Theate e passaggio al 4-2-3-1) si avventa su un bel traversone di Barrow e incorna l’1-2, risultato con cui si va al riposo.
Mihajlovic manda in campo anche Dominguez in luogo di uno spento Svanberg, e al 4’ si comincia con una velenosa spizzata di Arnautovic bloccata da Maenpaa. Al 6’ il portiere finlandese neutralizza una staffilata sempre del bomber austriaco, che però al 10’ raccoglie un assist aereo di De Silvestri (imbeccato da un altro preciso cross di Barrow) e da sottomisura fa 2-2. Ora sono i rossoblù a spingere forte, e al 22’ servono ancora le manone di Maenpaa per alzare sopra la traversa una potente stoccata di Orsolini. Sugli sviluppi del corner conseguente, la palla arriva a Schouten, che con un numero di suola alla Zidane si libera di due avversari e dai sedici metri scocca un dardo imprendibile che si spegne nel sette: 3-2.
I felsinei, adesso con Sansone e Vignato al posto di Barrow e Soriano, sembrano in pieno controllo della situazione, ma alla mezzora Marinelli estrae una robaccia dal suo cilindro e lo scenario cambia: Medel affronta Aramu in area, gli sposta il pallone e poi (forse) gli sfiora il piede, l’attaccante dei veneti stramazza al suolo e l’arbitro assegna il penalty. A quel punto il VAR Maggioni, che evidentemente si è accorto dell’errore, lo richiama al monitor, ma Marinelli è irremovibile e anche dopo la on field review conferma il rigore, che al 33’ lo stesso Aramu trasforma per il 3-3. Gli animi si scaldano, le squadre ormai esauste si allungano e si va da una parte all’altra in un susseguirsi di emozioni e occasioni: Sansone al 47’ sfiora l’eurogol in rovesciata, infine al 48’ Skorupski respinge una botta di Henry ma deve arrendersi sul perfetto tiro a giro dell’accorrente Johnsen, che fa 4-3 e tiene vive (seppur al lumicino) le speranze di salvezza del Venezia.
E così il Bologna perde una partita approcciata malissimo, ribaltata alla grande grazie al carattere, alla qualità e agli accorgimenti tattici del suo allenatore, e ‘consegnata’ di nuovo al Venezia dall’ennesimo torto arbitrale subito nel corso di questa disgraziata stagione. Fa tutto malissimo: la decisione sciagurata di Marinelli, il volto sofferente e triste di Mihajlovic (a cui toccherà pure scrollarsi di dosso i commenti dei fenomeni che motiveranno il k.o. con la sua presenza in panchina, come se nelle gare precedenti non fosse stato lui a prendere ogni decisione), i 6 punti regalati tra andata e ritorno ad una squadra destinata alla Serie B, il decimo posto ormai sfumato. Ancora una volta, non resta che mandar giù il boccone amaro e voltare pagina, sperando che il futuro riservi ai colori rossoblù qualcosa di meglio, sotto ogni aspetto.

VENEZIA-BOLOGNA 4-3

VENEZIA (3-4-2-1): Maenpaa; Svoboda, Caldara, Ceccaroni; Mateju, Crnigoj (35’ st Peretz), Vacca (11’ st Fiordilino), Haps (18’ st Johnsen); Cuisance (35’ st Okereke), Kiyine (11’ st Aramu); Henry.
A disp.: Bertinato, Makadji, Busio, Ullmann, Tessman, Nani, Nsame.
All.: Soncin

BOLOGNA (3-5-2): Skorupski; Soumaoro, Medel, Theate (34’ pt Orsolini); De Silvestri, Svanberg (1’ st Dominguez), Schouten, Soriano (24’ st Vignato), Hickey; Barrow (24’ st Sansone), Arnautovic.
A disp.: Bardi, Binks, Bonifazi, Kasius, Mbaye, Aebischer, Viola, Santander.
All.: Mihajlovic

Arbitro: Marinelli di Tivoli
Ammoniti: 16’ pt Skorupski (B), 29’ pt Kiyine (V), 38’ pt Hickey (B), 31’ st Medel (B), 31’ st Fiordilino (V), 35’ st Dominguez (B)
Espulsi:
Marcatori: 4’ pt Henry (V), 19’ pt Kiyine (V), 47’ pt Orsolini (B), 10’ st Arnautovic (B), 23’ st Schouten (B), 33’ st rig. Aramu (V), 48’ st Johnsen (V)
Recupero: 2’ pt, 4’ st
Note: al 19’ pt Skorupski (B) para un rigore a Kiyine (V)

Simone Minghinelli

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