Due squadre reduci da un importante successo europeo in trasferta ma che stanno vivendo momenti opposti in campionato: in crisi di prestazioni e risultati la Fiorentina, già nei piani alti della classifica e in costante crescita il Bologna. Nonostante il 3-0 rifilato al Rapid Vienna, la vecchia conoscenza rossoblù Pioli resta nell’occhio del ciclone e preferisce un approccio leggermente più accorto rispetto a giovedì: 3-5-1-1 con Kean unica punta e Gudmundsson alle sue spalle, affidando ancora le chiavi della mediana a Nicolussi Caviglia, protetto da Mandragora e Fagioli. Sul versante opposto l’ex di turno non è Italiano, ancora in ospedale per smaltire senza rischi la polmonite, ma il suo vice Niccolini, che conferma il 4-2-3-1 e opera diversi cambi rispetto all’undici titolare di Bucarest: ecco Holm, Miranda, Ferguson, Fabbian (in luogo dell’acciaccato Odgaard), Cambiaghi e Castro.
Il primo squillo del match è di marca viola ma Kean, che comunque davanti a Skorupski aveva spedito il pallone a lato col sinistro, viene pescato in offside su imbeccata aerea di Gudmundsson. Al 12′ Gosens anticipa tutti di testa su corner di Nicolussi ma alza troppo la mira, poi al 18′ ecco il BFC: ottimo lavoro di Castro e servizio per Miranda, il cui velenoso mancino dai venti metri viene smanacciato in bello stile da De Gea. Al 19′ i felsinei protestano per un leggero tocco di mano di Dodô in area, che però viene ritenuto in dinamica e pertanto non punibile, mentre al 25′ si portano in vantaggio: azione confusa con palla alta, l’ultimo rinvio sbilenco è di Pablo Marí e Castro ne approfitta per fiondarsi al volo sulla sfera e girarla all’incrocio.
La Fiorentina, ferita, non ci sta, e al 30′ Ranieri sfiora l’immediato pareggio con una zampata sugli sviluppi di un angolo. Ferguson e compagni continuano comunque a tenere in mano con personalità e qualità il pallino del gioco, e al 33′ su assist di Miranda è Cambiaghi a sfiorare il bersaglio con un destro a rientrare. Al 38′ Skorupski fa ottima guardia su una botta ravvicinata di Gudmundsson, che era però scattato in posizione irregolare, e al 40′ si ripete su una pregevole punizione dalla distanza di Mandragora, quindi al 43′ è molto bravo Fagioli ad intervenire in diagonale su Orsolini, che si stava avventando su un cross di Cambiaghi. All’intervallo il maxischermo dice 0-1 e il Franchi, già in clima di contestazione, comincia a rumoreggiare.
La ripresa inizia con un’incursione di Kean chiusa da un piattone ravvicinato respinto da Skorupski, ma l’arbitro La Penna ravvisa un mani di Lucumí e assegna rigore; a quel punto la sala VAR lo richiama al monitore e gli fa notare che il mani non esiste, così il penalty viene tolto. I rossoblù allora si rituffano in avanti e al 7′ raddoppiano tramite una splendida manovra: il pallone si sposta rapidamente da sinistra a destra e arriva a Orsolini, appoggio sulla corsa di Holm e traversone basso deviato nel sacco da un rapace Cambiaghi. È un gran Bologna, e dopo una parata di Skorupski su botta centrale di Kean ecco che al 21′ arriva anche il meritato tris: lancio di Miranda per Orsolini, incornata su cui De Gea si supera e tap-in di potenza di Dallinga, che aveva appena rilevato Castro. Delirio puro, ma ‘Orso’ viene pizzicato in leggero fuorigioco e il gol annullato.
Purtroppo quell’episodio è l’inizio della fine per gli ospiti, perché da lì in poi succede di tutto e sono solo aggiornamenti negativi. Intanto Miranda neutralizza sulla linea l’ennesimo tentativo di Kean, poi al 27′ Dodô si invola sulla fascia e vede il suo cross respinto dal braccio di Ferguson: stavolta è rigore e Gudmundsson dal dischetto fa 1-2, ma nessuno si accorge che all’interno dell’azione c’era stato un tocco con la mano di Kean. Si prosegue e i felsinei, con in campo pure l’ex Bernardeschi oltre a Pobega e Rowe, vanno in sofferenza. Il resto lo fa la squadra arbitrale: al 38′ Sabiri pesta l’esterno del piede a Bernardeschi in area e lo fa cadere, La Penna però sorvola e sullo sviluppo il già ammonito Holm trattiene Fortini e rimedia il secondo giallo. Il VAR Paterna e l’AVAR Marini, in tutto ciò, si fanno di nebbia, e così il BFC deve fare i conti con una doppia ingiustizia.
Niccolini corre ai ripari inserendo Casale al posto di Rowe, che già si era innervosito dopo una manata in faccia rimediata da Pongracic e non la prende bene, ma ormai i buoi sono scappati e manca solo la beffa definitiva. Beffa che si materializza allo scoccare del recupero, quando Kean ci prova in rovesciata e colpisce l’avambraccio di Bernardeschi, troppo largo per essere considerato ‘pulito’. La Penna a dire il vero non interviene, ma la sala VAR torna improvvisamente attiva e lo richiama al monitor: è rigore, di nuovo, e Kean inchioda il 2-2 spiazzando Skorupski. La partita sembra non volerne sapere di finire e addirittura al 54′ la Fiorentina avrebbe addirittura la chance per vincere, ma Dodô spedisce la sfera sull’esterno della rete a porta sguarnita dopo una respinta non perfetta di Skorupski su inzuccata di Piccoli.
Sarebbe stato un epilogo impossibile da accettare, considerando che è già molto difficile per l’intero ambiente Bologna digerire un pareggio che somiglia molto ad una sconfitta per il modo in cui è arrivato. Un pareggio ingiusto, perché per oltre un’ora c’è stata una sola squadra in campo o quasi, e soprattutto perché i controversi episodi da moviola appena descritti hanno fortemente condizionato il match e il risultato. Certo gli uomini di Italiano sono andati un po’ in confusione dopo lo 0-3 annullato a Dallinga, ma ci sarà tanto da discutere sulla gestione di arbitro e VAR, oltre che sull’atteggiamento spesso intimidatorio dei calciatori viola. In chiusura, complimenti anche allo sportivissimo pubblico di Firenze, che dopo aver coperto d’improperi i propri giocatori ha virato sugli insulti omofobi a Bernardeschi e razzisti a Rowe (chiaramente udibili in tribuna allo stadio e dalla telecronaca di Sky Sport, non sappiamo su DAZN): che pena, che infinita tristezza, ancora più marcata di quella generata da un 2-2 che di certo stanotte non ci farà dormire.
FIORENTINA-BOLOGNA 2-2
FIORENTINA (3-5-1-1): De Gea; Pongracic, P. Marí, Ranieri (40′ st Piccoli); Dodô, Mandragora (9′ st Ndour), Nicolussi Caviglia (20′ st Sabiri), Fagioli (9′ st Dzeko), Gosens (8′ st Fortini); Gudmundsson; Kean.
A disp.: Lezzerini, Martinelli, Comuzzo, Kouadio, Parisi, Viti, Fazzini, Richardson, Sohm.
All.: Pioli
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Holm, Heggem, Lucumí, Miranda; Freuler, Ferguson; Orsolini (31′ st Bernardeschi), Fabbian (31′ st Pobega), Cambiaghi (19′ st Rowe, 41′ st Casale); Castro (19′ st Dallinga).
A disp.: Pessina, Ravaglia, De Silvestri, Lykogiannis, Vitik, Zortea, Moro, Sulemana, Dominguez.
All.: Italiano (Niccolini in panchina)
Arbitro: La Penna di Roma (VAR Paterna, AVAR Marini)
Ammoniti: 36′ pt Gosens (F), 39′ pt Freuler (B), 13′ st Gudmundsson (F), 26′ st Holm (B), 41′ st Rowe (B) dalla panchina
Espulsi: 38′ st Holm (B) per doppia ammonizione, 51′ st Dzeko (F), 51′ st Lucumí (B)
Marcatori: 25′ pt Castro (B), 7′ st Cambiaghi (B), 29′ st rig. Gudmundsson (F), 49′ rig. Kean (F)
Recupero: 2′ pt, 9′ st
Simone Minghinelli
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Foto: Gabriele Maltinti/Getty Images (via OneFootball)
