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Inaspettato passo indietro dopo la bella prova di Udine: tanti proclami per poi rinunciare a giocarsela. Motta, scelte poco convincenti

Inaspettato passo indietro dopo la bella prova di Udine: tanti proclami per poi rinunciare a giocarsela. Motta, scelte poco convincenti

Ph. Getty Images

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Lazio-Bologna 1-0: ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri all’Olimpico.

PRO

Le prove di Skorupski e Dominguez e il rientro di Zirkzee – Skorupski ha confermato di essere in un buon momento, è stato sempre padrone della situazione pur senza essere chiamato ad interventi eclatanti. Dominguez ha disputato una buona gara, e mi è piaciuto molto anche l’impatto di Zirkzee: l’atteggiamento con cui  l’olandese è entrato in campo è un’ottima notizia, pur tenendo presenti le defezioni con cui il Bologna continua a convivere nel reparto offensivo.

Il prepartita nel ricordo di Sinisa – Il momento più bello della serata è avvenuto prima del match. Il ricordo di Mihajlovic ha toccato tutti nel profondo, due squadre fondamentali nella sua carriera si sono unite per omaggiarlo ed è stato davvero commovente: Bologna e Lazio sono riuscite ad onorare una persona straordinaria, che col suo modo di essere e il suo esempio ha lasciato un ricordo indelebile.

CONTRO

I fatti che non sono seguiti alle parole – Non è tanto l’eliminazione in sé a bruciare, quanto il fatto che per l’ennesima volta alle dichiarazioni non sono seguiti i fatti. Ogni anno il Bologna approccia la Coppa Italia dicendo di voler onorare la competizione e di ambire ad arrivare il più avanti possibile, e ieri la prima smentita in questo senso è arrivata già dalla comunicazione della formazione: Motta non ha schierato il miglior undici che aveva a disposizione e ha pagato dazio, perché al contrario la Lazio è scesa in campo coi titolarissimi e pur senza creare tantissimo l’ha portata a casa agevolmente.

Le scelte troppo conservative e prive di ambizione – Alcuni cambi parevano essere già stati studiati a tavolino, come Lucumí per Soumaoro e Medel per Schouten. Decisioni del genere, atte a preservare alcuni singoli o a far avere un po’ di minutaggio a vari giocatori, posso comprenderle quando la situazione di classifica è ben più complicata di quella del Bologna. Il salto di qualità di cui tanto si parla è soprattutto mentale, perciò mi aspettavo che Motta provasse ad imprimerlo anche attraverso la formazione e sono stato un po’ deluso dalle sue scelte.

La prestazione mediocre – Quello di ieri è stato un passo indietro soprattutto dal punto di vista del gioco. È chiaro che il risultato incide e non poco sui giudizi, ma ad esempio il BFC avrebbe meritato di essere elogiato per la partita di Udine a prescindere dai tre punti, mentre a Roma è mancata proprio la prestazione.

Alcuni singoli fuori posizione, altri fuori condizione – Orsolini a sinistra è fuori posizione, il ragazzo è in ottima forma ma deve giocare a destra per potersi rendere pericoloso. Barrow ha fatto molta fatica, così come Cambiaso. Moro sta cercando continuità e la Lazio è un’avversaria complicata, ma la sua prestazione non è stata all’altezza di quella di domenica. Infine spendo due parole per Sosa, che si trova nell’occhio del ciclone a causa di un errore evidente ma avrebbe dovuto essere più aiutato dai compagni: anziché tentare una giocata propositiva, Schouten ha optato per un passaggio arretrato come gli capita spesso, e ieri ha finito per mettere in difficoltà il giovane difensore uruguaiano.

Pepè Anaclerio

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Foto: Getty Images (via OneFootball)