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Le partite difficili, nei momenti difficili, si vincono con la concretezza: al Bologna è mancata. Bravi Fabbian e Zortea, Rowe deve incidere di più

Le partite difficili, nei momenti difficili, si vincono con la concretezza: al Bologna è mancata. Bravi Fabbian e Zortea, Rowe deve incidere di più

Ph. Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)

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Bologna-Sassuolo 1-1: ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri al Dall’Ara

PRO

Le firme sul gol del vantaggio – La notizia migliore è che Fabbian ha finalmente ritrovato una rete che in campionato gli mancava da marzo, e ci è riuscito anche grazie ad un pregevole assist di Zortea, autore nel complesso di una buonissima partita in entrambe le fasi.

CONTRO

La vittoria mancata e la sconfitta sfiorata – Dispiace perché era una partita da vincere. Il Bologna era stato bravo a sbloccare il risultato in avvio di ripresa, poi gli è mancata la freddezza necessaria in alcuni episodi: per esempio il corner da cui è scaturito l’1-1, concesso da Pobega con un po’ troppa leggerezza. Una gara del genere la si porta a casa anche attraverso il mestiere, è mancato quello e alla fine dei conti bisogna essere realisti e ammettere che il Sassuolo avrebbe anche potuto prevalere: i neroverdi hanno avuto alcune occasioni limpide per trovare il vantaggio, mentre gli uomini di Italiano ne hanno sì costruite di potenziali, ma dopo il pareggio non hanno mai veramente spaventato gli avversari.

L’assenza della giusta malizia – Nessuno chiede al Bologna di snaturarsi completamente, ma per vincere certe partite può servire anche essere un po’ meno belli e un po’ più concreti, cosa che ai rossoblù non riesce granché. Se ieri Lucumí è incappato in due brutti errori è stato perché, dopo un periodo in cui non si era vergognato di badare al sodo, ha tentato (soprattutto nel secondo caso) di gestire in maniera elegante una palla che scottava, rischiando così la frittata. Non fraintendetemi, non mi aspetto che la squadra utilizzi il catenaccio, solo che in determinate circostanze capisca l’importanza dei tre punti che stanno maturando e faccia di tutto per portarli a casa, incluso modificare un pizzico la propria attitudine.

Il fortino in pericolo – Nell’ultimo mese non sono mancati solo i risultati, ma anche le prestazioni. Cremonese e Juventus hanno vinto con merito, e se ieri anche il Sassuolo fosse tornato a casa col bottino pieno non avrebbe rubato niente. Il Dall’Ara ha smesso di essere il fortino inespugnabile al quale eravamo abituati: tra le mura amiche magari il BFC tiene comunque in mano le redini del match ma poi concede troppo, perché gli avversari hanno imparato a giocare sugli errori dei rossoblù.

Le rotazioni ridotte – Il Bologna non può permettersi di rimanere a lungo privo di diversi titolari: c’è da sperare che l’emergenza infortuni termini presto e che rientrino in formazione elementi fondamentali. Ieri, oltre allo squalificato Heggem, ai box c’erano Skorupski, Cambiaghi e Bernardeschi, con quest’ultimo che si è fatto male proprio nel momento in cui stava rientrando in forma. Freuler è tornato tra i convocati ma avrebbe potuto fare al massimo qualche minuto, e Ferguson non è al meglio da tempo. A Italiano sta mancando la possibilità di fare le rotazioni necessarie, e i risultati in termini di brillantezza purtroppo si vedono.

L’ingratitudine verso Ravaglia – Quello del portiere è un ruolo complesso. A mio avviso Ravaglia ha giocato benissimo in questo periodo di assenza forzata di Skorupski, e trovo ingenerose le critiche che sta ricevendo. In Supercoppa ha commesso un errore, ma se in semifinale non ci fosse stato lui forse il Bologna non sarebbe nemmeno arrivato a giocarsi il trofeo, e sempre in finale contro il Napoli aveva compiuto alcuni ottimi interventi nel primo tempo. Ieri senza di lui i rossoblù non avrebbero terminato i primi 45 minuti sullo 0-0, e sul gol di Muharemovic la sua uscita è stata sbagliata ma dettata dall’emergenza: il giocatore del Sassuolo era rimasto completamente da solo al centro dell’area e lui ha provato a metterci una pezza in extremis. Ci tengo a sottolinearlo perché se è vero che il BFC in questo momento ha qualche problemino, di certo il portiere non è uno di questi: come tutti non vedo l’ora che rientri Skorupski, ma Ravaglia dà tante garanzie e l’ha già dimostrato in più di un’occasione.

I segnali da Rowe e Immobile – Ho letto e ascoltato svariati commenti positivi sulla prestazione di Rowe, ma personalmente da lui mi aspetto più concretezza e meno giocate belle ma innocue. Immobile invece avrebbe meritato di giocare un tempo intero, perché non ha ancora abbastanza minuti nelle gambe ma se non gioca e non li accumula non li avrà mai.

Ancora buone Feste a tutti e buon inizio di nuovo anno, salutando un 2025 magnifico per i nostri colori. Arrivederci nel 2026 e sempre forza Bologna!

Pepè Anaclerio

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Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)

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