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Stagione 2005-2006: la battaglia per il ripescaggio in A, gli ultimi acquisti e la cessione del club a Cazzola

Stagione 2005-2006: la battaglia per il ripescaggio in A, gli ultimi acquisti e la cessione del club a Cazzola

Ph. raisport.rai.it

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La richiesta di ripescaggio in Serie A del Bologna, vista la presenza di alcune società con bilanci in disordine.
L’esclusione dal massimo campionato del Messina per aver concluso in ritardo l’accordo con l’Agenzia Regionale delle Entrate sul pagamento dell’Irpef arretrata.
L’ammissione della Reggina, nonostante le voci di irregolarità fiscali.
Le dichiarazioni di Roberto Maroni, ministro del lavoro: «Ci sarebbero due fatti gravi: è stata ammessa alla Serie A una squadra che non ne avrebbe avuto il diritto; qualcuno ha dichiarato il falso».
I ricorsi del presidente messinese Pietro Franza respinti da tutti i gradi della giustizia sportiva.
Il TAR del Lazio e il Consiglio di Stato che danno ragione al club siciliano e lo confermano in A.
La lettera dell’Agenzia delle Entrate che segnala l’inadeguatezza delle fidejussioni presentate dalla Reggina, pubblicata sulla Gazzetta dello Sport.
Il contrasto fra l’Agenzia delle Entrate di Reggio Calabria, schierata a favore dell’operato degli amaranto, e quella di Roma, impegnata a certificare il contrario.
Il silenzio del CONI, nonostante una precedente delibera contro i furbetti del ‘doping amministrativo’.
L’atteggiamento impassibile della FIGC e del suo presidente Franco Carraro.
Il ritorno di Renzo Ulivieri sulla panchina rossoblù.
Il Consiglio Federale del 16 agosto 2005, durante il quale Carraro dichiara che la decisione finale sulla Reggina spetta alla CO.VI.SOC., dopo che la Commissione di Vigilanza aveva rimandato l’esame proprio al Consiglio.
Il gioco al rimpallo praticato da entrambe le parti, in modo da evitare che venga adottata una decisione in merito.
La rabbia di Gazzoni, presente a Roma: «È una vergogna, la Reggina è stata confermata in Serie A con oltre 10 milioni di euro di debiti certificati. Meno male che questo doveva essere l’anno della tolleranza zero!».
Il dramma finanziario del Bologna, privato dei contributi per i diritti televisivi di Serie A e impossibilitato a proseguire.
Il club messo ufficialmente in vendita.
L’ultimo sforzo economico del patron per regalare alla squadra due rinforzi ‒ apparentemente ‒ di spessore per la categoria: Luca Mezzano e Fabio Vignaroli.
L’avvio di campionato altalenante con 3 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte.
La cessione della società ad Alfredo Cazzola (50%), già numero uno della Virtus Pallacanestro, Mario Bandiera (25%) e Renzo Menarini (25%), il 30 settembre 2005.
L’inizio di una nuova storia, senza però dimenticare mai un grande uomo e un grande presidente: Giuseppe Gazzoni Frascara.

Serie B: 8° posto
Coppa Italia: eliminazione al secondo turno (vs Cesena).
Formazione tipo (4-4-2): Pagliuca; Daino, Torrisi, Mezzano, Capuano; Antonazzo, Pecchia, Colucci L., Amoroso; Marazzina, Bellucci.
Allenatore: Ulivieri (1^-14^ giornata), Mandorlini (15^-31^ giornata), Ulivieri (32^-42^).
Miglior marcatore campionato: Bellucci (25).
Record presenze campionato: Pagliuca (42).
Acquisti: Antonazzo (Ascoli), Costa (Reggiana), D’Aniello (Castelnuovo), Fragiello (Carpenedolo), Manitta (Catanzaro), Marazzina (Siena, gestione Cazzola), Mezzano (Torino), Mingazzini (Atalanta, gestione Cazzola), Nervo (Catanzaro, gestione Cazzola), Pecchia (Siena), Smit (Pescara), Terzi (Napoli), Vignaroli (Parma), Zauli (Sampdoria, gestione Cazzola).
Cessioni: Binotto (Pistoiese), Ferrante (Ascoli), Fragiello (Sassuolo), Gamberini (Fiorentina), Giunti (Chievo), Juarez (Udinese), Legrottaglie (Juventus), Locatelli (Siena), Meghni (Sochaux), Nervo (Catanzaro), Pansera (Messina), Sussi (Catanzaro), Tare (Lazio), Zagorakis (PAOK Salonicco).

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