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Ricominciamo

Ricominciamo

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E lasciami gridare, lasciami sfogare! (Adriano Pappalardo, Ricominciamo, 1979) – In alternativa, Ricomincio da tre, dove tre sono gli episodi incriminati dell’ennesimo Bologna-Juventus che lascerà parecchi strascichi.
Il primo è lo scontro tra olandesi, la trattenuta di Denswil ai danni di De Ligt che sancisce il rigore per i bianconeri, poi realizzato da Cristiano Ronaldo. Di situazioni del genere è costellato ogni singolo calcio d’angolo, ma è indubbio che il centrale rossoblù (autore ancora una volta di una prestazione non convincente) commetta un’ingenuità, peccando di malizia e di mestiere. Tanti sostengono che a parti invertite il penalty non sarebbe stato assegnato, sorvolando però sul fatto che, se questo fosse avvenuto, il Bologna si sarebbe sentito defraudato. Vogliamo definirlo un rigorino? E sia, ma inesistente proprio no.
Il secondo, ahinoi, è di tutt’altro stampo. Sempre sugli sviluppi di un corner, Barrow anticipa De Sciglio in un mismatch a mezza altezza, e quest’ultimo anziché la sfera colpisce il gambiano. A vedersi sembrerebbe rigore netto, a meno che visionando le immagini al rallenty non si decida che lo juventino abbia in realtà colpito la palla. Incredibilmente è proprio quello che avviene e la mimica di Rocchi (che mal consigliato dal VAR Chiffi mima una rotondità che scagiona De Sciglio e fa tirare un sospiro di sollievo agli ospiti) ha il sapore della beffa.
All’81’, infatti, il Danilo bianconero si prodiga – ai danni di Juwara – nel perfetto remake di un intervento di cui era stato vittima solo dieci giorni prima, abbattuto da Rebic (espulso) durante la semifinale di ritorno di Coppa Italia. L’ex Manchester City, al contrario, viene solamente ammonito, e chiunque abbia un minimo di dimestichezza coi rapporti di forza tra diverse squadre non ha creduto nemmeno per un istante che la successiva chiacchierata con Chiffi potesse realmente condurre all’espulsione.
Lo stupore di Danilo, quando dieci minuti più tardi gli viene effettivamente sventolato in faccia un rosso a seguito di un secondo intervento su Juwara, è palpabile: non sareste sorpresi anche voi se, dopo aver rubato un’auto della polizia, veniste arrestati per aver sgraffignato un pacchetto di caramelle?
Nei minuti di recupero e sotto di due reti, il Bologna non ha sufficiente forza per impensierire davvero la Juve, e così la partita può trascinarsi fino alla sua prevedibile conclusione senza ulteriori sussulti.
Perdere non fa mai piacere, ma una cosa va detta: la recente e tutt’altro che conclusa emergenza sanitaria aveva instillato in alcuni il dubbio che nulla sarebbe stato mai più come prima. Bene, ieri sera si è avuta la migliore dimostrazione di come certe cose, purtroppo, non cambieranno mai.

Fabio Cassanelli

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