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Castro e Miranda su tutti, prova molto importante anche di Holm e Pobega. Rowe cresce, Heggem si conferma affidabile

Castro e Miranda su tutti, prova molto importante anche di Holm e Pobega. Rowe cresce, Heggem si conferma affidabile

Ph. Emmanuele Ciancaglini/Getty Images (via OneFootball)

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I voti ai protagonisti di Parma-Bologna 1-3.

Skorupski 6 – Su Bernabé non fa il miracolo, ma quando la palla diventa scivolosa amministra tutto con sicurezza. Graziato dalla traversa sul tiro spettacolare di Britschgi, ma era comunque in traiettoria.

Holm 7 – Assist al bacio per Castro che vale l’1-1. S’intende a meraviglia con Orsolini e a cinque minuti dalla fine risulta prezioso anche in fase di copertura, salvando una palla pericolosa da ultimo uomo.
Lucumí 6 – Va subito in confusione su Benedyczak, favorendo il gol del Parma. Si riprende con autorevolezza e lucidità, anche quando il campo diventa quasi impraticabile.
Heggem 6,5 – In questo momento, anche per una questione d’età ed esperienza, il norvegese è più affidabile di Vitik. Come dimostra pure oggi con interventi sempre lucidi e precisi, senza sbavature.
Miranda 7,5 – Un cross che diventa decisivo per il 2-1 di Castro e addirittura l’azione personale conclusa con l’eurogol del 3-1. Prima gioia in rossoblù e partita in netto crescendo.

Freuler 6,5 – Sembra nella posizione giusta, amministra il centrocampo del Bologna con grande precisione e intelligenza tattica. L’unica brutta notizia di giornata è il suo infortunio alla spalla in avvio di ripresa: speriamo non sia serio.
Pobega 7 – Torna titolare dopo oltre due mesi e sfodera una partita solida, generosa e prodiga di interventi offensivi. Da far brillare gli occhi la palla filtrante con cui mette Castro davanti a Suzuki al 34′.

Orsolini 6,5 – Quando il Bologna sembra andare sotto, tiene a galla tutti con personalità debordante. Suo il contributo decisivo nell’azione concertata con Holm, che porta al pareggio di Castro. In precedenza, però, anche un gol divorato calciando sull’esterno della rete.
Odgaard 6,5 – Il voto, che appare un po’ troppo alto per quello che fa vedere, è frutto della doppia ammonizione che provoca su Ordoñez. Se il Parma gioca in dieci per un’ora, è merito suo. Come finalizzatore non va oltre un tiraccio sprecato e un tentativo di girata acrobatica a lato.
Rowe 6,5 – In crescita. Non solo per qualche giocata in più (incluso un velenoso tiro da fuori), ma soprattutto per il contributo di palloni messi a disposizione dei compagni e le tante corse all’indietro. L’inglese deve sintonizzarsi meglio con la squadra, ma sembra sulla buona strada.

Castro 8 – Il terzo e il quarto gol in campionato (il potenziale quinto è finito addosso a Suzuki) sono frutto di un istinto da attaccante vero, da rapace dell’area piccola. Famelico e decisivo ma anche raffinato, quando al 14′ manda in porta Orsolini con uno splendido filtrante.

Moro (11′ st) 6 – Tiene bene il campo e mantiene unita la squadra nel difficilissimo campo reso quasi proibitivo dall’acquazzone.
Dallinga (27′ st) 6 – Combattivo e sul pezzo, poco dopo il suo ingresso coglie una clamorosa traversa a tu per tu col portiere. Meglio così, perché per l’ennesima volta si era attivata la mannaia del fuorigioco.
Fabbian (27′ st) 6 – Freschezza e fisicità per spingere la squadra nel forcing finale a caccia del terzo gol, poi arrivato, fondamentale per chiudere i conti.
Bernardeschi (37′ st) s.v. – Fugace apparizione gestendo però saggiamente alcuni possessi sulla fascia destra.
Cambiaghi (37′ st) 6 – Pochi minuti per far rifiatare Rowe, abbastanza per sgroppare un paio di volte fino alla linea di fondo e infine lanciare Miranda verso il tris.

Italiano-Niccolini 7,5 – Partita rognosa ma gestita con intelligenza, tenendo i nervi saldi in ogni frangente, specie dopo il gol lampo del Parma. E producendo un calcio intenso e molto gradevole, infastidito solo dalle secchiate d’acqua piovute sul Tardini nella ripresa.

Arbitro Bonacina e assistenti 6,5 – Il secondo giallo a Ordoñez, a parti invertite, ci avrebbe fatto un po’ arrabbiare. Ma il fischietto bergamasco classe 1993 applica il regolamento con giudizio. E la sala VAR giudica bene sul secondo gol di Castro.

Simone Minghinelli

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Foto: Emmanuele Ciancaglini/Getty Images (via OneFootball)

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