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Medel e Soumaoro i migliori di un Bologna che regge l’urto ma non riesce a sfondare, confortante il rientro di Schouten

Medel e Soumaoro i migliori di un Bologna che regge l'urto ma non riesce a sfondare, confortante il rientro di Schouten

Ph. Getty Images

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Skorupski 6 – Più attivo nel primo tempo rispetto al secondo, a parte una brutta giocata coi piedi non si mette mai nei guai. Anzi: il suo buon posizionamento tra i pali riesce a far sbagliare mira a Bajrami e Verre, i più vicini dell’Empoli ad andare a rete.

Soumaoro 7 – Un eccellente finale di partita previene le eventualità peggiori. Stilisticamente non irreprensibile, ma efficace in tutte le situazioni.
Medel 7 – Grande mestiere nel risolvere con giocate semplici i momenti di pericolo: un grande calciatore si riconosce anche da questo.
Theate 6 – Buone sgroppate in fascia ma grossolani errori in fase di copertura, dove si fa spesso scavalcare. Alla fine i pro e i contro si annullano in una sufficienza risicata.

De Silvestri 6 – Idem come sopra: alterna ottime giocate a pericolose amnesie. Ma la sua, rispetto al precedente compagno di squadra, appare una prestazione più solida, aiutata anche dall’esperienza.
Svanberg 5,5 – Detto che anche quando è sottotono assicura comunque un buon apporto alla squadra, oggi gli aspetti negativi hanno superato quelli positivi: in ritardo su molti palloni, servizi imprecisi, giocate prevedibili. Però grande applicazione.
Schouten 6 – Torna titolare dopo tempo immemore: buona resistenza e ottimi riflessi per essere rimasto assente, di fatto, da agosto. Si becca il solito giallo per ingenuità: palla allungata e piede sulla caviglia dell’avversario. Era già successo, con esiti disciplinari più nefasti.
Soriano 6,5 – Con Arnautovic è il giocatore che più va vicino al gol (nel primo tempo, su buon servizio di Orsolini). Esce prima della fine, forse ancora con molte energie da spendere.
Vignato 6,5 – Da vedere, è il miglior giocatore in campo: corse, tagli perfetti, giocate intelligenti, cambi di campo da applausi a scena aperta. Peccato che nulla di tutto questo porti ad un gol.

Orsolini 6 – Esce stizzito, forse arrabbiato con Mihajlovic per una sostituzione non richiesta. Getta a terra i guanti con sdegno plateale, al termine di una partita tutto sommato ben spesa.
Arnautovic 6 – Una traversa clamorosa con un tiro a spiovere da 28-30 metri nel primo tempo, tanti palloni giocati bene ma a conti fatti poche vere conclusioni in porta. L’austriaco sembra sempre lontano dall’obiettivo, oppure è troppo impegnato ad aiutare i compagni quando dovrebbe essere servito da loro.

Barrow (24′ st) 6 – Venti minuti con qualche iniziativa interessante ma poca concretezza.
Kasius (24′ st) 6 – Se ne va spesso in campo aperto, nel momento in cui l’Empoli inizia a rinculare. Un buon esordio, anche se grida vendetta il pallone che al 94′ tira in bocca a Vicario con Arnautovic ben piazzato.
Aebischer (35′ st) 6 – Entra nel finale al posto di Svanberg e fornisce un notevole cambio di passo al centrocampo rossoblù.
Sansone (35′ st) s.v. – Un tiraccio alle stelle compensato da una buona chiusura difensiva: pari e patta.
Dijks (41′ st) s.v. – Una sgroppata solitaria col suo solito cambio di passo strappa consensi, poi una conclusione scriteriata ed egoista fa arrabbiare sia Mihajlovic che il pubblico.

Mihajlovic 6 – Una partita così si poteva vincere o perdere con eguali possibilità. Ingenerosi i fischi all’uscita da parte di qualche tifoso, ma anche gli applausi sarebbero stati fuori luogo. Almeno, piccola consolazione, la classifica si è mossa. 

Arbitro Cosso e assistenti 6 – Il giovane arbitro classe 1988, all’esordio in Serie A, porta a casa una direzione un po’ fiscale in alcuni frangenti ma nel complesso valida. Né lui né il VAR Pairetto ravvisano un tocco in area di Stojanovic su Svanberg al 19′, e la sensazione è che abbiano ragione.

Luca Baccolini

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