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Sassuolo-Bologna 1-1: il Tosco l’ha vista così…

Sassuolo-Bologna 1-1: il Tosco l'ha vista così...

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Ritengo la partita di ieri in assoluta continuità di rendimento e di prestazione con quanto fatto vedere da Thiago Motta dopo aver preso in mano le redini del Bologna: gare così ogni tanto capitavano anche nella scorsa stagione e se ne sono già viste pure in questa, per esempio a Verona.

In partite del genere succede che un po’ d’imprecisione nella metà campo avversaria e un po’ di ‘pigrizia’ nella riconquista del pallone fanno alzare il livello degli avversari, senza però prescindere (come molti invece dimenticano di ricordare) dal valore degli stessi che, nella fattispecie, oggettivamente non può essere ritenuto inferiore a quello del Bologna.

Questa lunga premessa è utile per ristabilire un po’ di sano equilibrio dopo che, nelle ultime due uscite, qualche sopracciglio si era alzato nella tifoseria rossoblù che ha lodevolmente invaso il Mapei Stadium. Probabilmente, però, in tanti hanno pensato ad una gita di piacere più che ad una partita di calcio da affrontare: la curva è infatti apparsa ‘loffia’ come raramente accade, forse perché molti credevano di poter vincere in scioltezza (non so con quali criteri di oggettività).

E invece gli uomini di Motta si sono trovati di fronte un Sassuolo agguerrito, consapevole delle proprie qualità e per nulla innervosito dalle recenti sconfitte: non sono bastati né un possesso palla decisamente superiore (59%) né il vantaggio fulmineo di Zirkzee per venire a capo di un match che invece ha riservato alcune insidie.

Nonostante la giornata non memorabile di alcuni protagonisti (Saelemaekers e Ferguson in primis, ma anche Aebischer e Freuler ci hanno abituato a cose migliori), il Bologna ha disputato una gara col suo stile di gioco: tanto palleggio in più degli avversari, controllo dei ritmi, cercando di abbassarli quando questi si alzavano sopra i canoni graditi, e la consapevolezza di poter far male. Cosa avvenuta, in seguito allo splendido gol di Zirkzee, con un tiro di Orsolini deviato da Consigli, una stoccata di Ferguson a fil di palo dopo un bellissimo uno-due con Saelemaekers, un ‘cucchiaio’ ancora di Orsolini ribattuto sulla linea da Toljan e una punizione di Zirkzee smanacciata dallo stesso Consigli.

Troppo poco? Non per i canoni del BFC: la squadra di Motta solitamente non riempie l’area, non arriva con tanti giocatori in zona tiro, preferisce preparare le giocate nella propria metà campo per poi presentarsi davanti al portiere avversario in maniera più pulita. Semmai sono state troppe le conclusioni dalla distanza lasciate agli avversari, su una delle quali Boloca ha trovato l’angolo giusto.

Insomma, una gara interlocutoria, normale in un percorso lungo 38 giornate, non tale da giustificare il velato pessimismo di una parte della tifoseria che già aveva storto il naso dopo la vittoria casalinga sul Frosinone e che ieri ha sollevato un ciglio di troppo per il pareggio.

Questione di punti di vista: il Bologna, per chi l’avesse dimenticato, ha una rosa da nono-decimo posto e lì si sta collocando dalla scorsa stagione: pretendere di più può anche essere una speranza ma esente da critiche, quando la consapevolezza dovrebbe invece far apprezzare un percorso quasi immacolato di sconfitte. Lamentarsi del brodo grasso è da irriconoscenti.

Tosco – www.madeinbo.tv

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