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Silvano Rossi, La Lima e il club ‘Crinali Rossoblù’, una storia d’amore lunga sessant’anni

Silvano Rossi, La Lima e il club 'Crinali Rossoblù', una storia d'amore lunga sessant'anni

Ph. Alessandro Pagliai - Giancarlo Giovannini

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Nelle estati dei primi anni Sessanta un giovane tifoso del Bologna che abitava nel piccolo paese di La Lima, frazione di San Marcello Pistoiese, tra le montagne toscane nei pressi dell’Abetone, cominciò a stingere amicizia con Romano Fogli, che spesso incontrava nei luoghi di villeggiatura. La sua passione per i colori rossoblù era talmente forte che contagiò anche molti degli altri colleghi che lavoravano con lui alla cartiera della zona, e tutti insieme presero a seguire allenamenti e partite della squadra. Il suo nome era Silvano Rossi, e a braccetto coi suoi compagni fondò il ‘Club Amici del Bologna La Lima’, con tanto di effigie di Balanzone (la celeberrima maschera carnevalesca bolognese) disegnata in oro su pelle. La sua vicenda, già portata alla luce nel 2019 dall’Associazione Percorso della Memoria Rossoblù grazie alle ricerche di Davide Gubellini, merita di essere ulteriormente approfondita.

Tessera originale del ‘Club Amici del Bologna La Lima’

Silvano aveva 33 anni e un amore sconfinato, a tal punto da seguire i rossoblù anche quando si ammalò di leucemia. Prima che la salute lo abbandonasse, chiese a Fogli e Bernardini di venire a trovarlo al circolo sportivo di La Lima appena ne avessero avuto il tempo, cosa che effettivamente fecero a ridosso del campionato 1963/64, portandosi dietro tutta la squadra e promettendo al ragazzo di tornare in futuro per festeggiare qualcosa… Purtroppo a novembre Silvano scomparve e non poté assistere alla cavalcata trionfale del BFC, che si cucì sul petto il settimo tricolore della sua storia. Nonostante la dipartita del giovane presidente del club, Fogli e gli altri vollero comunque mantenere la promessa, così nell’estate del 1964 si recarono di nuovo a La Lima in pullman per celebrare insieme a tutto il paese, tifosi e non, la conquista dello scudetto, onorando la memoria di Silvano.

Il Bologna campione d’Italia davanti al Simon Bar di La Lima nell’estate 1964

A sessant’anni di distanza, alcuni dei presenti raccontano con grande nostalgia quel giorno di festa, tra cui Alessandro Pagliai, che di Silvano era coetaneo e grande amico. «Silvano era una persona esuberante e cordiale, fu lui che ci fece appassionare al Bologna facendoci conoscere prima Fogli e poi tutta la squadra, compreso l’allenatore Fuffo, il grande Fulvio Bernardini. Non ci perdevamo un allenamento quando erano in ritiro a Pievepelago, sui colli modenesi, e si andava a turno alle partite grazie ai biglietti che ci regalava Fogli». Alessandro, classe 1939, non dimentica quel giorno in cui la squadra venne a La Lima, accolta da tutto il paese. «Mi ricordo di Haller che era un gran burlone e di Fogli che ormai era uno di noi. Ci fu un rinfresco quel giorno e vennero scattate diverse foto, perfino dalla stampa locale. Volevamo tutti ricordare Silvano, e facemmo sottoscrivere la tessera del club anche a sua sorella Simona, la numero 19. Io invece avevo la 33».

La tessera del ‘Club Amici del Bologna La Lima’ di Simone Rossi, sorella di Silvano

Col passare degli anni il club si sciolse e anche il Simon Bar che lo ospitava chiuse i battenti. Fino al 2019, quando Federico Pagliai, il figlio di Alessandro, ha deciso di rifondarlo col nome di ‘Crinali Rossoblù – La Lima 1963’, che attualmente conta decine di iscritti, compresi i superstiti della vecchia guardia come Alessandro. «Questa è una storia di passione paesana come forse non ne esistono tante – racconta Federico –. Mio padre è sempre stato grande tifoso rossoblù e mi ha trasmesso questa passione, raccontandomi la storia di Silvano. Io non ero nemmeno nato quando incontrarono il Bologna, ma ho comunque voluto dar seguito al Bologna Club del nostro paese per tenere viva la passione e la memoria di quelli che ci hanno preceduto. Durante il COVID ci eravamo un po’ persi, ma ora vorremmo tornare a vedere le partite del BFC e per questo saremo presenti allo stadio Dall’Ara per il match contro il Monza. Crediamo che la squadra possa tornare ai suoi antichi splendori, come sessant’anni fa, e vogliamo sostenerla nel raggiungimento del grande traguardo di un posto nelle coppe europee».

Helmut Haller e Mirko Pavinato tra i tifosi rossoblù a La Lima nell’estate 1963

Questo è il desiderio di Federico e di suo padre Alessandro, che nutre ancora il sogno di rivedere un Bologna vincente come quello del 1964 e di entrare un giorno in un Dall’Ara finalmente rinnovato. Ieri, oggi e domani con identico e incondizionato amore per la gloriosa maglia rossoblù. Lo stesso che muoveva ogni gesto di Silvano.

Romano Fogli, Fulvio Bernardini, Simona Rossi e Mirko Pavinato a La Lima nell’estate 1963

Giuseppe Mugnano

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Foto: Giancarlo Giovannini – Alessandro Pagliai