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Fermata un’altra big con gioco e carattere: pari giusto. Miglior partita di Skorupski nel Bologna, decisive le correzioni di Motta

Fermata un'altra big con gioco e carattere: pari giusto. Miglior partita di Skorupski nel Bologna, decisive le correzioni di Motta

Ph. Getty Images

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Bologna-Juventus 1-1: ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri al Dall’Ara.

PRO

La gara alla pari contro un’altra big – È stata una partita sulla falsariga del ritorno contro il Milan: il Bologna ha iniziato bene e trovato velocemente il vantaggio, poi è venuta fuori la Juventus, che nel primo tempo ha creato parecchio e avrebbe meritato qualcosa di più. Nella ripresa, invece, hanno fatto meglio i rossoblù, quindi tutto sommato credo che il pareggio finale sia il risultato più giusto.

La notte magica di Skorupski e le prestazioni di Orsolini, Schouten e Soumaoro – Skorupski è stato straordinario, ha disputato la miglior partita da quando è a Bologna. Ha compiuto tre parate di grandissimo livello, oltre ad aver disinnescato il rigore: Milik l’ha battuto male saltellando goffamente durante la rincorsa, ma Lukasz è stato bravissimo prima a rimanere in piedi e poi a bloccare il pallone. Oltre al nostro portiere meritano una citazione speciale Orsolini, che è il giocatore più pericoloso, garantisce strappi e ieri si è conquistato un penalty che ha anche convertito trovando il suo nono gol stagionale, poi Schouten, che a centrocampo ha fatto una partita strepitosa, e infine Soumaoro, che ancora una volta si è dimostrato insuperabile.

L’atteggiamento per fermare una grande (che dev’essere la regola) – Mi piace la grinta e la voglia di proporre calcio che vedo nel Bologna quando le avversarie sono di grosso calibro: si stanno ponendo importanti basi per il futuro, al netto di quello che sarà il piazzamento di questo campionato. A tal proposito, se i rossoblù volessero regalarsi un ulteriore salto di qualità e provare a migliorare ancora la loro classifica non dovrebbero più incappare in passi falsi come quelli di Torino e Verona. Giovedì i ragazzi saranno di scena ad Empoli, e sarà una buona occasione per scoprire se la lezione ricevuta in terra scaligera è stata appresa.

Il cambio di modulo nella ripresa – Ho apprezzato molto il cambio di modulo visto nel secondo tempo, quando il Bologna è passato da un 4-3-3 ad un 4-2-3-1 più offensivo. Motta ha cercato di forzare la partita inserendo Zirkzee e lasciando in campo anche Barrow, e la mossa ha funzionato: i rossoblù hanno tenuto meglio il campo, sfruttando anche la ritrovata gamba di Cambiaso, e hanno anche avuto alcune occasioni per riportarsi in vantaggio.

Il Dall’Ara sold out – Ormai lo scrivo sempre ma mi piace comunque ripeterlo: anche ieri la cornice di pubblico è stata straordinaria, in un ambiente del genere i giocatori trovano motivazioni extra. Purtroppo non era bastata, ma anche la ‘carica dei 4.000’ vista al Bentegodi di Verona mi aveva emozionato molto.

CONTRO

La leziosità di Zirkzee e l’inefficacia di Barrow – Da un lato Zirkzee avrebbe bisogno di più continuità, perché è vero che a Verona aveva steccato da titolare ma quella era stata una partita storta per tutti, dall’altro continua a peccare di leziosità ed è evidente che sia qualcosa che Motta non gradisce, dunque non c’è da stupirsi se l’olandese entra quasi sempre a partita in corso. Barrow ieri ha fatto un pochino meglio di altre volte, specie quando è tornato a fare l’esterno, ma la sua è stata comunque una prestazione poco incisiva e dunque insufficiente.

Le ingenuità sul rigore e sul gol juventino – Il rigore per la Juventus è nato da un doppio errore del Bologna. Innanzitutto Moro ha perso un brutto pallone a centrocampo, poi Lucumí è stato sfortunato nel primo rimpallo ma ha sbagliato la seconda scelta: avrebbe dovuto accompagnare Milik, non cercare subito l’intervento. Sfortunatamente ha optato per il tackle e a quel punto, avendo colpito l’avversario sul piede, non si poteva che concedere il penalty. In occasione dell’1-1, invece, Posch si è prima fatto saltare da Iling e in seguito ha effettuato un rinvio troppo morbido, favorendo la conclusione vincente dello stesso Milik.

Pepè Anaclerio

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Foto: Getty Images (via OneFootball)