Il Bologna a Lecce per l'Europa. Prove di futuro tra Motta e la società

Il Bologna a Lecce per l’Europa. Prove di futuro tra Motta e la società

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È già il momento di iniziare a programmare il domani per un Bologna che, domenica sera alle 21, chiuderà la stagione sul campo del Lecce già salvo. Nel faccia a faccia di martedì presidente, dirigenza e allenatore hanno fatto il punto sul prossimo futuro di una squadra undicesima in classifica, capace di rilanciarsi in una stagione iniziata tra mille difficoltà e chiusa in crescendo, grazie in particolare al lavoro di un tecnico che ha trovato un nuovo equilibrio valorizzando l’intero gruppo.

Proprio la squadra è stato uno degli argomenti sensibili a Casteldebole, tra le esigenze di Motta (che intende ripartire da uno zoccolo duro formato da Dominguez, Ferguson, Lucumí, Posch e Schouten) e le necessità di una società che ha bisogno di chiudere il mercato estivo in forte attivo. Tra i possibili sacrificati Barrow, che ha inciso molto meno del previsto ma per il quale Saputo non accetterà proposte inferiori ai 15 milioni. Discorso più complesso quello legato ad Arnautovic, punto fermo per la società ma non così centrale nel progetto del mister: la buona notizia è il suo ritorno in campo in questo finale di stagione dopo il lungo stop per infortunio, per tutto il resto se ne riparlerà a bocce ferme.

Le offerte che via via arriveranno sul tavolo di Sartori e Di Vaio plasmeranno le strategie di mercato: probabilmente la squadra cambierà molto, forse moltissimo, a partire da una guida tecnica un po’ più in dubbio di qualche mese fa. Motta ha infatti sposato il progetto Bologna, ma dopo una stagione di ottimo livello è finito sul taccuino di diversi top club. Magari un giorno arriverà dove ha sempre sognato e già militato da calciatore, PSG o Inter, nel frattempo De Laurentiis l’ha preso in considerazione per il post Spalletti, così come la Juventus sembrerebbe intenzionata a sondarlo nell’eventualità di una separazione da Allegri. Ancora nessun affondo ufficiale, ma neppure la certezza assoluta circa la permanenza del mister italo-brasiliano sotto le Due Torri.

Fin qui, per i rossoblù, uno score di 13 vittorie, 12 pareggi e 12 sconfitte in questo campionato: a Lecce i ragazzi di Thiago andranno a caccia di un ultimo successo che potrebbe significare Conference League, obiettivo non preventivato e diventato man mano tangibile (compatibilmente con ciò che la UEFA deciderà sulla Juventus). Per centrarlo dipenderà anche dai risultati dell’ultima giornata di Serie A disponibili in diretta su Sportytrader, con la Fiorentina impegnata venerdì al Mapei contro il Sassuolo, il Torino sabato in casa contro l’Inter e il Monza domenica a Bergamo contro l’Atalanta. Il BFC intanto non perde dal 4 maggio ed è reduce dal pareggio casalingo per 2-2 contro i campioni d’Italia del Napoli.

Allo stadio Via del Mare i felsinei dovranno fare a meno dello squalificato Dominguez, assenza pesante, mentre tornerà a disposizione Orsolini (miglior marcatore della rosa con 11 gol), pronto al rientro da titolare sulla fascia destra. Oltre al lungodegente Soumaoro, dovrebbero restare ancora ai box sia Kyriakopoulos che Soriano. Probabile allora un 4-3-3 con Skorupski fra i pali, Posch, Bonifazi, Lucumí e Cambiaso in difesa, Ferguson, Schouten e Moro a centrocampo e un tridente offensivo formato da Barrow, Arnautovic e appunto Orsolini.

Dall’altra parte ci sarà un Lecce che, espugnando Monza con un rigore di Colombo al 101′, ha appena conquistato la salvezza, un traguardo rincorso per tutta la stagione dal gruppo di mister Baroni. I giallorossi, seppur al riparo da problemi, vorranno salutare adeguatamente il proprio pubblico e chiudere in bellezza il campionato. Il Bologna è avvisato: in Salento non sarà una gita di piacere.

Foto: bolognafc.it