ZO Story

ZO Story

 

Il sito Zerocinquantuno.it vede la luce in data 11 gennaio 2007 per iniziativa di Mario Sacchi, un semplice tifoso del Bologna e appassionato di calcio che, durante un periodo piuttosto difficile della propria vita, decide di rimboccarsi le maniche e provare a realizzare quello che è sempre stato un suo grande sogno: creare uno spazio online in cui parlare liberamente della sua squadra del cuore. Con il supporto di un amico esperto di linguaggi di programmazione, Sacchi costruisce una pagina web in HTML, non ancora bellissima da vedere ma intrisa di passione e in grado di attirare già un buon numero di visitatori. Per quanto riguarda il nome, dopo un’attenta riflessione la scelta ricade sul prefisso telefonico del capoluogo emiliano, scritto per esteso e corredato dallo slogan ‘Sempre e Comunque’.
Con il passare del tempo le idee aumentano, così come i lettori, ai quali sembra doveroso dare la possibilità di interagire ed esprimere il proprio punto di vista; per questo il sito viene riprogettato e reso maggiormente dinamico mediante l’uso del linguaggio PHP, che consente l’inserimento di commenti sotto ogni articolo pubblicato. Mario intanto, spinto dall’entusiasmo e dalla voglia di offrire al suo pubblico un prodotto sempre migliore, si circonda di collaboratori, un gruppo di ragazzi conosciuti in Rete (tra cui l’attuale direttore Simone Minghinelli) desiderosi di mettersi alla prova e di farsi largo nell’affascinante mondo del giornalismo sportivo.
Nel 2010 Zerocinquantuno, meglio conosciuto come ZO (la prima e l’ultima lettera unite insieme, abbreviazione ripresa anche nel logo), ha ormai assunto le sembianze di un quotidiano elettronico, riscontra grande seguito e partecipazione sui social network e viene addirittura scelto da Tuttomercatoweb, il più importante sito italiano di calciomercato, per gestire la sezione dedicata alle notizie sul club rossoblù. Sacchi però, fatta eccezione per qualche sporadica donazione da parte di alcuni affezionati utenti, continua a finanziare autonomamente il progetto, e si rende sempre più conto che per mantenersi su buoni standard di qualità servirebbe una spinta economica notevole.
Due anni più tardi, l’incontro che gli cambia la vita: su Internet entra in contatto con una donna che dapprima gli racconta di essere una grande tifosa del Bologna nonché un’assidua frequentatrice del suo sito, dove è conosciuta con il nickname ‘nel cielo’, poi aggiunge di voler contribuire concretamente alla crescita di ZO, poiché apprezza molto i sentimenti e gli sforzi che stanno alla base del suo successo e considera questa comunità virtuale come una seconda famiglia. Incredulo, quasi paralizzato per l’emozione, viene a sapere che la persona in questione è Giorgia Mattioli, colei che per vent’anni ha diretto come product manager le collezioni di Gianfranco Ferré.
Da quel momento in avanti per Mario e il suo gruppo di lavoro inizia una nuova e inaspettata avventura: Giorgia, sfidando la profonda crisi in cui versa il settore editoriale, decide di rilevare il 50% di Zerocinquantuno, avviando le pratiche per trasformare il sito in una vera e propria testata giornalistica. Tutto ciò avviene ufficialmente il 6 marzo 2013 grazie anche all’aiuto di Sabrina Orlandi, giornalista e presentatrice dell’emittente televisiva locale èTV-Rete7, che si rende disponibile a diventare il direttore responsabile, carica poi assunta dal collega Mattia Grandi e infine da Simone Minghinelli. Insieme a loro, altre importanti firme della stampa sportiva bolognese come Luca Baccolini (tuttora presente in redazione), Claudio Beneforti, Stefano Biondi, Walter Fuochi, Massimo Franchi, Rita Mandini, Emilio Marrese e Riccardo ‘Bente’ Rovinetti, oltre al fotografo Damiano Fiorentini, al vignettista Pierluigi Diano e persino agli ex giocatori rossoblù Luca Cecconi e Carlo Nervo, iniziano a collaborare con ZO, aiutandolo a progredire sia in termini di popolarità che di autorevolezza.
Oggi Zerocinquantuno, che si è totalmente rinnovato nella veste grafica e che nel frattempo ha anche accostato il suo nome a quello di Marco Di Vaio, storico attaccante e capitano del BFC, entrando inoltre nel network della piattaforma OneFootball e ricevendo la possibilità di attingere dagli archivi fotografici di Getty e Imago Images, è una realtà capace di attirare l’attenzione di migliaia di tifosi sparsi in Italia e all’estero, aggiornandoli ogni giorno in maniera precisa e puntuale sulle vicende della squadra felsinea.
La prematura scomparsa di Giorgia Mattioli, avvenuta il 3 ottobre 2019, è per tutto lo staff di ZO una tremenda mazzata, ma la voglia di onorare la sua memoria e portare avanti il percorso iniziato sotto la sua gestione risulta più forte della rabbia e del dolore. Perché soprattutto grazie a Giorgia, quella di Zerocinquantuno rimane una splendida storia che da diciassette anni affonda le sue radici in un sogno, e con un finale ancora tutto da scrivere.