Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate prima ai microfoni di DAZN e poi in conferenza stampa dal tecnico rossoblù Vincenzo Italiano al termine di Bologna-Genoa 2-1.
Tre punti al cardiopalma – «La vittoria di oggi comincia dall’aver studiato bene un avversario aggressivo, che ti salta addosso e ti fa giocare male: siamo riusciti prima a pareggiare e poi a vincere la partita mostrando grande carattere e quelle doti esibite nella scorsa stagione che ci hanno permesso di ribaltare tante gare».
Passo dopo passo – «Questo è un altro mattoncino nel percorso di crescita, pian pianino dobbiamo tornare ad essere più bravi e qualitativi quando abbiamo noi la palla, cercando di creare di più e soffrendo di meno. Sono tre punti importanti, ci tenevamo a mostrare una reazione dopo la sconfitta di Milano, ci siamo riusciti e ora per noi inizia un tour de force tremendo ma bellissimo».
Bernardeschi trequartista – «Secondo me in questo momento è li che può mostrare le sue qualità: la fase di non possesso sugli esterni è meglio lasciarla a Cambiaghi, Dominguez e Orsolini, giocatori che ormai lavorano lì da un bel po’. Nel mezzo ‘Fede’ può darci qualità, tiro, verticalizzazione e rifinitura per i compagni, poi chiaramente la sua condizione non è ancora al massimo: col sinistro che ha ci dovrà dare tanto».
Rotazioni necessarie – «A breve ci sarà bisogno di tutti, tutti devono essere pronti quando ad esempio si torna nella notte tra giovedì e venerdì da Birmingham e la domenica si gioca a Lecce: ognuno deve attaccare subito l’interruttore e la squadra deve mantenere la stessa identità, mentalità e organizzazione, restando sempre in partita indipendentemente da chi va in campo. Giovedì-domenica è la situazione più difficile da gestire, ne so qualcosa avendola già vissuta con la Fiorentina».
Orsolini fino alla fine – «Questo fa capire quello che può essere il pensiero dell’allenatore: se avessi tolto ‘Orso’ avremmo giocato gli ultimi dieci minuti con un uomo in meno, dato che Heggem non ce la faceva più e avremmo rischiato di perderla. Per questo abbiamo scelto di inserire Lucumí, non volendo rischiare sui palloni lunghi e intanto cercando di sfruttare l’inerzia del match anche tramite le giocate di Orsolini. Alla fine batte lui ha battuto il rigore e l’ha trasformato, quindi la scelta è stata giusta. Se avessi un altro cambio? Forse lo avrei sostituito (sorride, ndr)».
Un penalty contestato – «È lo stesso identico rigore subito a gennaio contro la Roma (in quel caso venne punito Lucumí, ndr): ne parlavo con Vieira, spiegandogli che si è ripetuta la stessa identica situazione. Sono rigori che oggi vengono concessi: dentro l’area, specie negli ultimi minuti, bisogna stare ancora più attenti».
Vitik-Heggem come contro il Como – «Anche questa è stata una scelta fatta pensando all’impegno europeo di giovedì prossimo. E, soprattutto, per tenerli entrambi sul pezzo. Qui non ci sono titolari inamovibili, come detto prima dobbiamo avere tanti giocatori pronti che devono essere in grado di far rendere al meglio il Bologna. Vale per Lucumí come per Casale, Heggem e Vitik: avere più scelta ci può dare tanti vantaggi».
Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)