Mihajlovic:

Mihajlovic: “Ci giocavamo sei mesi di lavoro, i ragazzi sono stati bravissimi. Dobbiamo crescere tutti, ma con questo spirito possiamo fare ottime cose”

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate prima ai microfoni di DAZN e poi in conferenza stampa dall’allenatore rossoblù Sinisa Mihajlovic al termine di Sassuolo-Bologna 0-3.

Un ottimo Bologna – «Sono soddisfatto: abbiamo sofferto soltanto nei primi dieci minuti, in cui è stato bravo Skorupski, poi siamo ripartiti, abbiamo giocato e segnato tre gol. Contro una squadra molto tecnica abbiamo concesso poco e ci siamo presi una vittoria meritata. Sapevamo di dover giocare a più di 100 all’ora per rimanere a sinistra in classifica, perché quest’anno l’obiettivo è aumentato e non è più la salvezza: bisognava alzare di livello tutti i fattori, in primis l’attenzione e la concentrazione, e l’abbiamo fatto».

Crocevia fondamentale – «La gara l’avevamo impostata così, abbiamo fatto tutto bene e potevamo segnare ancora. L’attacco alla profondità era la chiave, e così facendo siamo andati in vantaggio con Orsolini. In questa partita ci giocavamo sei mesi di lavoro, siamo sempre stati a sinistra tranne che prima di oggi e non potevamo buttare via tutti gli sforzi fatti. I ragazzi sono stati bravissimi, siamo al giro di boa e il campionato è lungo ma con questo spirito possiamo fare ottime cose e raggiungere il nostro obiettivo».

Girone d’andata positivo – «È già un’annata diversa dalle precedenti: il Bologna non aveva mai fatto 27 punti nel girone d’andata da quando ci sono 20 squadre in A, e il gap con la zona europea è diminuito. Il punto di riferimento Sassuolo oggi ci sta dietro, fin qui gli siamo rimasti davanti praticamente sempre. Credo che la crescita sia tangibile ma dobbiamo continuare così: devo crescere io, i giocatori, la società, però oggi sono davvero molto contento».

Barrow impreciso – «Musa doveva fare meglio, con le qualità che ha, ma bisogna trovarsi nelle occasioni per fare gol e lui c’era. Forse ha perso un po’ di fiducia perché è un ragazzo sensibile, ma si è impegnato tanto per aiutare la squadra. Poi certo, dai giocatori di talento come lui mi aspetto che sfruttino certe chance».

Arnautovic contrariato – «Non ho visto Marko quando è uscito, comunque ha fatto bene quello che doveva fare e poi l’ho tolto per inserire forze fresche. Ho ragionato nell’ottica di un forcing del Sassuolo nel finale, dovevamo andare a pressarli alti per non lasciarli giocare».

Il mercato si avvicina – «Da domani faremo le dovute valutazioni: in certi ruoli siamo in emergenza, soprattutto a centrocampo, dove Dominguez sta giocando da due mesi con una spalla lussata e dobbiamo capire bene quando torneranno Schouten e Kingsley. A destra possiamo contare su due giocatori più offensivi, Skov Olsen e Orsolini, che quando hanno giocato hanno fatto bene, e davanti è tornato Santander. Come rosa nel complesso ci siamo, ma qualche cambio in più ci serve: se ci sarà la possibilità di intervenire, la società lo farà».

Foto: Getty Images