Motta:

Motta: “Difficile colpire un Verona così chiuso, digeriamo la sconfitta e ripartiamo. Gli arbitri consentono troppe perdite di tempo, così si favorisce l’anticalcio”

Tempo di Lettura: 2 minuti

Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate prima ai microfoni di DAZN e Sky Sport e poi in conferenza stampa dal tecnico rossoblù Thiago Motta al termine di Hellas Verona-Bologna 2-1.

Due episodi dubbi – «A Mariani e al quarto uomo Serra ho detto che nell’azione che porta al calcio d’angolo per il Verona e al conseguente rigore, Faraoni fa chiaramente fallo di mano: nessuno dei due era di questa opinione. Forse la sala VAR poteva dare una mano, quando la palla è andata in corner avrebbero potuto segnalare il tocco di mano. Non protesto, mi limito a commentare gli episodi. Anche nell’occasione del primo rigore assegnato al Verona e poi fortunatamente revocato, secondo me c’è un errore, Depaoli simula nettamente e il giallo a Posch non esiste. Credo che Mariani complessivamente abbia arbitrato bene, ma che in questi due episodi abbia sbagliato la valutazione».

Sansone per Soumaoro – «Ho tolto Soumaoro abbassando Schouten tra i difensori perché speravo che l’ingresso di Sansone desse fastidio al Verona, poi Jerdy ha buone qualità di palleggio e poteva aiutarci col gioco da dietro. Oltre a cercare più spazi centralmente volevamo anche aprire il campo grazie a Kyriakopoulos e Orsolini, e infatti negli ultimi minuti siamo anche andati vicini al pareggio. Purtroppo è arrivata una sconfitta, dobbiamo digerirla, recuperare energie e ripartire per preparare la sfida contro la Juventus».

Esodo rossoblù al Bentegodi – «Vedere più di tremila persone che sostengono la squadra in trasferta è un orgoglio, sono contento per i ragazzi che lavorano bene e se lo meritano. Coi nostri tifosi si sta costruendo un bellissimo legame, vogliamo continuare a dare il massimo per regalare loro altre soddisfazioni».

Fortino scaligero – «Ci aspettavamo che il Verona speculasse sul nostro gioco per poi ripartire e sapevamo che per questo avremmo incontrato delle difficoltà: si difendono nella loro metà campo, a volte persino in area di rigore, e questo rende difficile attaccare».

Troppo tempo perso – «Ci sono state tante perdite di tempo, sembrava una tipica partita di calcio italiano di qualche anno fa, quando guardavo la Serie A in TV. Possiamo controllare solo ciò che dipende da noi, gli avversari fanno le loro scelte ma certamente l’arbitro dovrebbe regolare il gioco in modo che si perda meno tempo possibile, e invece troppo spesso i direttori di gara finiscono per favorire le squadre che propongono l’anticalcio».

Foto: Getty Images (via OneFootball)