Bologna-Juve potrebbe essere l’ultima in rossoblù di Palacio e Danilo. Svanberg ci prova, Santander out, allo stadio un pensiero per Zaki

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Quella di domani sera, purtroppo in un Dall’Ara deserto e quindi senza la possibilità di tributargli il meritato omaggio, potrebbe essere l’ultima partita col Bologna di Rodrigo Palacio (39). Nei giorni scorsi è andato in scena un confronto tra l’argentino, 131 presenze, 20 gol e 16 assist in maglia rossoblù dall’agosto 2017 ad oggi, e Sinisa Mihajlovic, il quale gli ha comunicato la volontà del club di acquistare un nuovo centravanti e ridurre di conseguenza il suo impiego. ‘El Trenza’, professionista esemplare che però non ha mai amato troppo la panchina, ci penserà su, ma la sensazione sempre più forte è che alla fine l’ennesimo rinnovo annuale non arriverà. Identico discorso vale per Danilo (37), il cui posto al centro della difesa verrà preso da un volto nuovo che arriverà in estate: o il brasiliano accetterà di restare come chioccia del reparto o sarà addio.
Tornando a Bologna-Juventus, lo stesso Danilo è destinato a dare forfait sempre per via della contusione al piede destro rimediata nei giorni scorsi, così come Federico Santander, che in settimana ha ripreso a lavorare in gruppo dopo sette mesi ma non sarà ancora disponibile neanche per la panchina. Chi invece dovrebbe farcela è Mattias Svanberg, che ha ormai smaltito una forte botta alla spalla destra, ma la certezza la si avrà soltanto domani sera: come già successo prima dei match contro Genoa e Verona, i felsinei non andranno in ritiro e Mihajlovic diramerà solo a ridosso della gara l’elenco dei convocati.
Infine, la notizia di un messaggio molto importante che sarà lanciato al Dall’Ara, approfittando della grande visiblità della sfida tra rossoblù e bianconeri: a pochi minuti dal calcio d’inizio, sul maxischermo dello stadio verrà proiettata un’immagine di Patrick Zaki. Il BFC, insieme al Comune e all’Università, continua così l’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul caso dello studente dell’Alma Mater detenuto al Cairo dal febbraio dello scorso anno, per chiederne la liberazione.

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