Dinamismo, duttilità e doti da leader: alla scoperta di Michel Aebischer, il nuovo centrocampista del Bologna
Michel Aebischer è l’uomo su cui il Bologna ha deciso di puntare per sostituire Nicolas Dominguez, che in settimana si opererà alla spalla malandata e resterà poi fuori per circa tre mesi. Nell’ultimo periodo la dirigenza rossoblù ha sondato il mercato per cercare un elemento capace di affiancare Mattias Svanberg in attesa che il grande punto interrogativo sulla testa di Jerdy Schouten si dissolva. Lo sguardo di Riccardo Bigon e Marco Di Vaio si è fermato sul massimo campionato svizzero, col centrocampista nativo di Friburgo (da non confondere con la città tedesca) che ha subito attirato l’attenzione degli scout felsinei. Ma chi è nello specifico questo giocatore, che ai più potrebbe risultare sconosciuto? Scopriamolo insieme.
Michel Aebischer, classe 1997 e dunque 25 anni, è cresciuto nelle giovanili del Friburgo (sempre in Svizzera) per poi passare allo Young Boys nel 2013, con l’esordio in Prima Squadra avvenuto nel 2016: dalla sua prima partita in maglia giallonera ha collezionato 194 presenze complessive condite da 15 gol e 35 assist, mettendo in bacheca insieme ai suoi compagni 4 scudetti e una coppa nazionale. Destro naturale, ha quasi sempre ricoperto il ruolo di mediano o interno, spostandosi talvolta più avanti in posizione di trequartista, a testimonianza di una certa duttilità.
Fisicamente Aebischer è dotato di buona resistenza e palesa le caratteristiche tipiche dei centrocampisti box to box inglesi, con tanto dinamismo e una notevole capacità d’inserimento. Nonostante una stazza non vertiginosa (183 cm), è ben strutturato e capace di reggere l’urto di avversari più ‘grossi’, e nel tempo è stato anche capace di lenire la foga agonistica che lo aveva portato ad accumulare troppe ammonizioni. Reduce da una fratture all’osso frontale rimediata a metà dicembre, aveva già ripreso ad allenarsi in gruppo e tra ieri e oggi ha superato senza problemi le visite mediche di rito svolte all’Isokinetic di Castedebole, aggregandosi in seguito al gruppo di Sinisa Mihajlovic.
Nella stagione 2021-2022, col club di Berna, ha totalizzato 28 gare (con 4 gol e 9 assist), di cui oltre l’80% da titolare e 5 in Champions League, nel girone F completato da Atalanta, Manchester United e Villarreal: a tal proposito, durante il pirotecnico 3-3 casalingo contro la Dea ha prima mandato in rete Siebatcheu (preciso cross da corner, fondamentale in cui se la cava piuttosto bene) e poi liberato al tiro Hefti, adesso al Genoa, che ha fatto secco Musso dalla lunga distanza. Il tutto, come accaduto anche in altre occasioni, indossando la fascia da capitano.
Sotto le Due Torri, per una cifra complessiva attorno ai 4 milioni di euro (500 mila subito per il prestito e 3,5 milioni a fine stagione per l’obbligo di riscatto condizionato alla salvezza), è quindi arrivato un centrocampista moderno e un potenziale leader, nonché un nazionale (7 match finora, saltando Euro 2020 causa infortunio) destinato – ahinoi – a disputare da titolare i prossimi Mondiali. Insomma, un innesto prezioso in un reparto che oggi, oltre al talentuoso e infaticabile Svanberg, ha un assoluto bisogno di nuove certezze.
Lorenzo Bignami
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Foto: bolognafc.it