Giovanni Fabbian, speranza azzurra e rossoblù: verticalità e inserimenti letali per imporsi anche a Bologna e in Serie A

Giovanni Fabbian, speranza azzurra e rossoblù: verticalità e inserimenti letali per imporsi anche a Bologna e in Serie A

Tempo di Lettura: 3 minuti

OPERAZIONE – Quarto volto nuovo a Casteldebole: in seguito agli innesti di Sam Beukema, Oussama El Azzouzi e Dan Ndoye, il Bologna si è assicurato le prestazioni di Giovanni Fabbian. Un’operazione legata all’affare, sfumato, Samardzic-Inter: il centrocampista veneto sarebbe parallelamente passato all’Udinese se non fossero sorti gli intoppi che hanno bloccato il passaggio del serbo a Milano e dunque l’intera operazione. L’inserimento dei rossoblù è arrivato pochi giorni dopo, mandando in fumo il suo trasferimento in prestito al Frosinone: giocatore rilevato a titolo definitivo per 5 milioni di euro, con diritto di recompra fra due anni in favore dei nerazurri fissato a 12 milioni di euro, e per il ragazzo un contratto fino al 2028.
Un’operazione verosimilmente favorita dalla necessità dell’Inter di monetizzare per poter muoversi nel breve sul mercato: forse non è un caso che la cifra dell’affare compensi all’incirca quanto versato dal club di Suning come prima tranche per Arnautovic (4 milioni). E chissà che proprio l’acquisto di Fabbian non abbia rappresentato la chiave per mettere in discesa il rinnovo di Riccardo Orsolini, anche lui rappresentato da Michelangelo Minieri.

CARRIERA – Fabbian nasce a Padova il 14 gennaio 2003 e muove i primi passi calcistici proprio nel vivaio della società euganea, in cui resta fino al 2018: nell’estate di quell’anno passa all’Inter, che man mano lo impiega nelle formazioni Under 17, Under 18 e Primavera. Con le selezioni giovanili nerazzurre mette assieme 71 presenze, 19 reti e 5 assist, trovando la propria consacrazione in particolare nella stagione 2021/22: debutto nella Uefa Youth League e campionato da protagonista con la Primavera che si aggiudica lo scudetto di categoria. Per il ragazzo un’annata da ben 9 gol e 5 assist e le fisiologiche richieste dal mondo dei ‘grandi’: alla fine la spunta la Reggina di Filippo Inzaghi, che lo rileva in prestito secco.
L’inizio, a Reggio Calabria, è strepitoso: 7 reti nelle prime 21 giornate di B e calabresi ad inseguire il sogno promozione diretta nella massima serie. Nella seconda parte di stagione il rendimento di Fabbian e della Reggina, forse anche complici le problematiche extra campo, rientrano nei ranghi: il ragazzo trova il gol solo in un’altra circostanza e gli amaranto devono accontentarsi dei playoff, raggiunti nonostante una penalità di 5 punti. Quella di Giovanni resta comunque un’annata da incorniciare, fatta di 8 reti in 38 gare disputate (Coppa Italia e playoff compresi) e 3.000 minuti tra i professionisti.
Con le Nazionali giovanili sono invece 25 le presenze totali, la prima nel 2018 con l’Under 16. Quindi la scalata fino ad arrivare al debutto in Under 21, lo scorso 27 marzo, nel corso di un’amichevole vinta 3-1 dagli azzurrini contro l’Ucraina proprio allo stadio Granillo.

CARATTERISTICHE TECNICHE E FISICHE – Fabbian, 186 cm per 76 kg in una struttura muscolare chiaramente ancora tutta da sviluppare, si è imposto ed esaltato nella Reggina di Inzaghi versione 4-3-3: schierato come mezzala destra, si è distinto in particolare per verticalità e dinamismo, oltre che per la capacità di valutare alla perfezione i tempi d’inserimento pur non essendo rapidissimo.
Le sue 8 reti sono arrivate in maniera eterogenea: 4 di testa, sia sugli sviluppi di palle inattive che su azione, 2 di destro e 2 di sinistro, a testimonianza della sua capacità di calciare bene con entrambi i piedi. Unica caratteristica comune dei suoi gol? Tutti realizzati in area di rigore o appena a ridosso di quest’ultima.
Ovviamente parliamo di un giocatore che andrà inserito e valutato in un calcio ragionato e palleggiato come quello di Thiago Motta, dove saranno senza dubbio sollecitate letture e scelte: le caratteristiche e l’età del classe 2003 suggeriscono, almeno all’inizio, un ruolo da vice Ferguson nello scacchiere del tecnico italo-brasiliano.

IN CONCLUSIONE – Numericamente parlando, l’arrivo di Fabbian potrebbe sopperire all’addio di Schouten: seguendo questa linea, infatti, l’olandese verrebbe sostituito ‘in casa’ da Dominguez, già impiegato con Sinisa Mihajlovic in determinate zone di campo proprio in assenza di Jerdy, o anche da Moro, che ai tempi della Dinamo Zagabria veniva impiegato spesso e volentieri da vertice basso in mediana.
In ogni caso gli interrogativi, per il centrocampo, sono diversi. A partire proprio da capitan Dominguez: rinnovo e permanenza o cessione per evitare di perderlo a zero? Quale sarà l’impatto di El Azzouzi in Italia? Aebischer verrà riportato nel ruolo di di interno dopo l’annata da ‘esterno tattico’? Urbanski godrà di preziosi minuti da subentrante o andrà a fare esperienza altrove?
Ecco allora che non è da escludere un altro innesto nel mezzo, magari low cost o con la formula del prestito secco: le priorità, a circa dieci giorni, dalla fine del mercato sono rappresentate da un terzino sinistro, uno o due esterni offensivi a seconda della permanenza o meno di Barrow e una punta da aggiungere a Zirkzee al posto di Van Hooijdonk, che con ogni probabilità continuerà la sua crescita altrove.

Riccardo Rimondi

© Riproduzione Riservata

Foto: Getty Images (via OneFootball)