I bookmakers spingono Ibra verso Bologna. Ma ne vale la pena?

Ibracadabra, chissà…

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Ibracadabra, chissà… Di Ibrahimovic ne parla tutto il mondo del calcio, e accidenti se i media nazionali lo avvicinano al Bologna! Macché, a parte un timido accostamento avanzato da Sky Sport, quelli tirano la volata alle cosiddette ‘grandi’, perché fa comodo, fa scalpore accostare il suo nome al Milan (visto che la moglie Helena stravede per Milano, come raccontato ieri da un certo Luciano Moggi) o al Napoli di turno. Del resto, il bacino d’utenza di queste piazze permette di avere maggiore audience, di vendere svariate copie in più, e quindi… Non un modo eccezionale di fare giornalismo, ma inutile soffermarsi su queste cose, meglio tornare ai fatti di casa nostra.
Zlatan in rossoblù sarebbe un sogno che si avvera. Un altro Baggio, un altro Signori, un altro Di Vaio, un altro Gilardino, un altro Palacio. Palacio, appunto. Quasi 38 anni, come l’ormai ex centravanti dei Los Angeles Galaxy, che in 58 incontri ha realizzato 53 reti, e pazienza se la MLS è un po’ come la nostra Serie C: in Italia, da eterno ragazzo dotato di un fisico straordinario, il gigante di Malmö farebbe ancora la differenza, anche se ormai vicino agli ‘anta’.
Sotto le Due Torri, inoltre, Ibra reincontrerebbe l’amico Sinisa, freccia nell’arco non da poco per le possibilità felsinee di tesserarlo. Ne guadagnerebbe una squadra comunque di discreto livello, che però è impantanata in un momento difficile: solo 3 vittorie in 12 incontri e 3 sconfitte negli ultimi 3 match, il tutto mentre il proprio condottiero sta combattendo una battaglia ben più grande e importante, quella per la vita.
Il club di Joey Saputo ci sta provando, ma ad oggi è difficile ipotizzare quale sarà il futuro di Ibrahimovic, che si esprimerà ad inizio dicembre. La speranza è che il fuoriclasse svedese ascolti il consiglio di Patrick Vieira, suo compagno di squadra nella Juventus: «Credo che il Bologna sia la soluzione perfetta per Zlatan, lui e Mihajlovic sono simili e insieme potrebbero fare grandi cose». Meglio non illudersi troppo, ma arrivati a questo punto almeno un sogno a tinte rossoblù è più che legittimo.

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