Il Bologna progetta l’ultimo assalto a Castro: il tempo stringe. Da Musa a Vitinha, tutte le piste alternative
Prima di gettare definitivamente la spugna, il Bologna intende fare un ultimo tentativo per accaparrarsi Santiago Castro (19), obiettivo numero uno per l’attacco in questo mercato invernale. A Casteldebole sono ore febbrili, in costante collegamento con l’entourage del ragazzo (che preme per trasferirsi in rossoblù) e con la consapevolezza che il tempo stringe, considerando che domenica l’Argentina Under 23 esordirà nel Preolimpico e a quel punto non sarebbe più possibile far sbarcare subito il centravanti sotto le Due Torri. La dirigenza felsinea sta studiando una nuova, definitiva offerta da recapitare al Vélez Sarsfield per convincere il presidente Fabian Berlanga a cedere il suo talentino. In caso di ulteriore risposta negativa, al BFC non resterebbe che pagare in extremis la clausola rescissoria da 9,1 milioni di euro (cifra destinata a salire attorno ai 12 tra tasse e commissioni varie), strada che per varie ragioni (anche legate al fair play finanziario, almeno a sentire lo stesso Berlanga) il club di Joey Saputo preferirebbe non percorrere.
Sullo sfondo, al momento defilati ma pronti a tornare d’attualità, rimangono altri profili, a cominciare da Petar Musa (25) del Benfica (su cui c’è forte il Genoa), seguito da Vitinha (23) del Marsiglia (già trattato nell’estate 2022, ai tempi del Braga), Myron Boadu (23) del Monaco e Duk (23) dell’Aberdeen (entrambi sul taccuino di Sartori e Di Vaio da diversi mesi), e infine Luis Muriel (32) dell’Atalanta (lo scorso agosto pareva fatta, poi l’infortunio di El Bilal Touré fece saltare tutto). Senza dimenticare Talles Magno (21), profilo difficile da raggiungere vista la richiesta molto elevata del New York City (attorno ai 15 milioni) ma che resta il preferito del tecnico Thiago Motta.
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