Jhon Lucumí, potenza colombiana per irrobustire la difesa titolare del Bologna: Sartori e il Genk garantiscono per lui

Jhon Lucumí, potenza colombiana per irrobustire la difesa titolare del Bologna: Sartori e il Genk garantiscono per lui

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OPERAZIONE – Dopo settimane di trattative è finalmente arrivata la fumata bianca per Jhon Lucumí: il difensore classe 1998, terzo colombiano nella storia del Bologna, approda in Emilia sulla base di un contratto quadriennale e a fronte del pagamento degli 8 milioni di euro di clausola rescissoria, coi felsinei che hanno ottenuto di poter dilazionare il pagamento in tre anni a fronte di un 20% sulla futura rivendita da destinare al Genk. Un’operazione portata a compimento malgrado gli ostacoli della concorrenza estera, proveniente da Francia (Marsiglia) e Inghilterra (Bournemouth e Fulham).
Lucumí era già stato vicinissimo all’approdo in Italia, e non a caso all’Atalanta, nella scorsa sessione estiva di mercato (notizia confermata pubblicamente da Dimitri De Condé, d.t. del Genk), un affare poi sfumato a causa del mancato accordo tra le società nonostante quello raggiunto tra la Dea e il ragazzo.

LA CARRIERA – Lucumí, 24 anni compiuti lo scorso 26 giugno, percorre tutta la trafila delle giovanili nel Deportivo Cali, club colombiano con cui debutta in Prima Squadra nel 2015 appena 17enne. Durante i tre campionati vissuti in maglia biancoverde colleziona 54 gettoni tra Categoria Primera A, Copa Colombia, Copa Libertadores e Copa Sudamericana.
Nel luglio 2018 avviene il suo passaggio in Belgio al Genk per 2,5 milioni di euro: in quattro anni mette insieme ben 137 presenze (con 3 reti e 2 assist all’attivo) tra Jupiler Pro League, Croky Cup, Pro League Supercup, Champions League ed Europa League, con 21 gare nelle due principali competizioni europee. La costanza d’impiego è evidenziata dall’elevato minutaggio: sono infatti 11.600 i minuti sinora giocati nel Vecchio Continente e 127 le partite disputate sin dal primo minuto.
Nel suo personale palmarès tre trofei: la Jupiler League vinta nella stagione 2018/19, la Pro League Supercup edizione 2019/20 e la Croky Cup sollevata nell’annata 2020/21.
Lucumí è nel giro della Nazionale maggiore colombiana sin dal 2018, fronteggiando sin da subito la concorrenza di giocatori più navigati in Europa come Jeison Murillo, Davinson Sánchez e Yerry Mina: oltre 20 convocazioni per Jhon, ma solo 5 presenze all’attivo, di cui l’unica ufficiale nel 2019 arrivata nel corso di una sfida contro il Paraguay valida per la Copa América. Le restanti 4 apparizioni con i Cafeteros sono arrivate in amichevoli, l’ultima delle quali disputata contro l’Arabia Saudita a giugno.

CARATTERISTICHE FISICHE E TECNICHE – Fisicamente ben strutturato, coi suoi 187 cm per 82 kg, appariscente e capace di catturare subito l’occhio, Lucumí è un giocatore muscoloso e atletico che sinora in Europa si è fatto notare per aggressività, ricerca costante dell’anticipo e tenuta nell’uno contro uno. Dotato di un discreto piede mancino, è piuttosto rapido nel breve mentre fatica un po’ in termini di velocità nel lungo.
L’aggressività, nel calcio, fa spesso e volentieri rima con istintività: ecco dunque che un torneo di livello superiore come la Serie A italiana lo solleciterà maggiormente nella valutazione delle scelte da compiere.
Nel corso della sua esperienza al Genk è stato impiegato prevalentemente come centrale di sinistra di una retroguardia a quattro, dunque sarà tutto da valutare in una difesa a tre, quella scelta da Sinisa Mihajlovic per il Bologna da un anno a questa parte, oltre che in campionato chiaramente più difficile.

IN CONCLUSIONE – Una vera e propria operazione ‘sartoriana’: profilo ancora giovane, con una buona esperienza alle spalle ed in rampa di lancio, alla ricerca della definitiva consacrazione in uno dei principali palcoscenici europei. Il tutto senza dimenticare i diversi affari conclusi dall’attuale d.t. rossoblù col Genk ai tempi dell’Atalanta: Timothy Castagne, Ruslan Malinovskyi e Joakim Maehle sono infatti approdati a Bergamo proprio dal club situato nelle Fiandre.
Il suo innesto, che va ad occupare lo slot libero per i calciatori extracomunitari provenienti dall’estero (Shomurodov, tanto per fare un nome gettonato, potrebbe comunque arrivare perché già tesserato in Italia), dovrebbe chiudere il sestetto dei centrali a disposizione di Mihajlovic: soltanto un’eventuale uscita di Kevin Bonifazi potrebbe riportare in auge la pista che porta a Flavius Daniliuc, difensore austriaco di origini rumene classe 2001 seguito anche dall’Hellas Verona.

Riccardo Rimondi

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