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Bigon: “Supryaga si farà solo con l’adeguata valutazione, la Dinamo ha la nostra offerta. Nel ‘progetto giovani’ ci crediamo ma servono tempo e sostegno”

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Questa mattina allo stadio Dall’Ara, subito dopo la presentazione ufficiale di Lorenzo De Silvestri, il d.s. Riccardo Bigon si è espresso riguardo al mercato rossoblù, passando sostanzialmente in rassegna l’ultimo anno e mezzo di lavoro della società. Ecco tutte le sue dichiarazioni, suddivise per argomenti principali:

Supryaga, il punto – «La situazione è chiara, la Dinamo Kiev ha una nostra proposta da un mese e sta valutando la possibilità di dare concretezza alla trattativa. È chiaro che va tutto contestualizzato, perché stiamo pur sempre parlando di un ragazzo del 2000 che ha all’attivo, tra i grandi, un solo anno di Serie A ucraina. Rientrerebbe nel progetto d’investimento del Bologna, nell’idea di investire su giocatori giovani e forti che arrivino a costituire l’ossatura futura della squadra, ma non staremmo quindi parlando di una garanzia tecnica, bensì di un ragazzo di prospettiva. Di conseguenza, anche l’aspetto economico deve essere commisurato al valore tecnico. Se così sarà, noi ci saremo, altrimenti il ragazzo non verrà e non perché noi ci saremo tirati indietro, ma perché la richiesta sarà risultata troppo elevata rispetto alle nostre valutazioni. La possibile qualificazione in Champions della Dinamo ha un po’ complicato la situazione, perché grazie ad essa la squadra potrebbe comunque ricevere degli introiti che magari, altrimenti, avrebbe dovuto cercare sul mercato. Va anche sottolineato come adesso il ragazzo sia sulla bocca di tutti perché ne stiamo parlando da tempo, altrimenti in tanti non saprebbero nemmeno chi è. Siamo in attesa che la situazione si sviluppi, sapendo che cercare un sostituto con le stesse caratteristiche non è semplice ma anche che non dobbiamo andare a comprare qualcuno per forza, perché il reparto è già coperto».

Offerta completa – «Ad oggi non esiste un’operazione che non comprenda bonus o percentuali, soprattutto se parliamo di giovani, che ancora non hanno un valore ben definito. L’offerta che abbiamo fatto alla Dinamo ha già dentro un fisso, dei bonus e una percentuale futura».

Il peso del ‘Ropero’ – «Federico Santander, con dignità, ha sempre dato un grande contributo alla squadra, e sta mantenendo un profilo da grande professionista. Voglio ricordare che il primo anno fece molto bene, nella prima metà del secondo fu uno dei migliori e dopo l’arrivo di Mihajlovic segnò subito un gol importante a San Siro, salvo poi infortunarsi alla spalla ed essere costretto a saltare due-tre mesi di campionato. Parliamo di un calciatore che per noi è una garanzia, e che quando stava bene ha giocato titolare o è spesso subentrato a gara in corso, segno che non è vero che il mister non lo vede ma che anzi lo ritiene utile».

Un lavoro importante… – «Il bicchiere si può vedere in due modi, e io lo vedo mezzo pieno. Colgo anche l’occasione di ringraziare per l’entusiasmo con cui il mondo del calcio parla del Bologna e dei suoi prospetti. La squadra ha valori di un certo tipo e la società ha lavorato in un certo modo, poi è chiaro che anche noi vorremo riempire la metà mancante, però va anche detto che nell’ultimo anno solare di mercato il club ha acquistato 15 giocatori: Bani, Denswil, Hickey, Tomiyasu, De Silvestri, Medel, Dominguez, Schouten, Baldursson, Juwara, Orsolini, Skov Olsen, Vignato, Barrow e Cangiano. Tredici di questi sono in Nazionale A, tranne Hickey, che da 2002 è stato convocato con l’Under 21, e dodici di loro sono under 23. Accanto ad essi ci sono ragazzi di 30 o più anni, alcuni dei quali con 300 o 400 partite alle spalle: penso a De Silvestri, Poli, Medel, Bani, Da Costa, Palacio, Santander, Soriano, Sansone e Skorupski, che testimoniano come ci sia una certa solidità in questo gruppo».

…che va sostenuto – «Ripeto, come lo vogliamo vedere il bicchiere? Io percepisco che molta gente lo vede come mezzo pieno, poi è ovvio che sarà il campo a darci le risposte, ma è altrettanto ovvio che se si parla di ‘progetto giovani’ lo si deve fare a 360 gradi, comprendendo i tempi e i passi falsi che esso richiede. Ci sono dei campionati, in Europa, che complice la minor pressione fatta avvertire a un ragazzo sono terreno più fertile per tale progetto, che in Italia non esiste o esiste solo a sprazzi. Noi stiamo cercando di crederci, e continuiamo a lavorare in questo senso. Quattro anni fa, quando sono arrivato, è stato difficile compilare la lista dei 25 giocatori ‘over’ da consegnare alla prima di campionato, perché la squadra aveva molti esuberi che non sapevamo come posizionare. Domenica scorsa è venuto Befani (segretario generale del Bologna, ndr) a presentarmi la lista ed era così vuota da non sembrargli nemmeno completa, in verità è che gli under 22 non rientrano nella lista e quindi avanzava un sacco di spazio. Questo può essere molto positivo, se avremo tempo di sviluppare il progetto: dateci sostegno e il tempo di farlo».

Cinque acquisti in sei mesi – «Non ci saranno inserimenti né in difesa né a centrocampo, l’unico obiettivo resta Supryaga, poi non posso sapere se nell’ultima settimana di mercato si presenterà un’occasione last minute da provare a cogliere. Rimane ciò che ho detto prima sui 15 acquisti in un anno solare, e che Hickey, De Silvestri, Dominguez, Vignato e Barrow sono a tutti gli effetti acquisti per questa stagione, perché due sono arrivati adesso e gli altri sono comunque volti nuovi rispetto all’inizio dello scorso anno».

Un grande innesto: il mister – «Rispetto all’anno scorso non abbiamo solo dei giocatori in più, ma anche un allenatore. Il progetto partito con Mihajlovic ha avuto una serie di stop di cui noi non parliamo e non ci lamentiamo mai, ma non significa non ci siano stati. Per la prima parte dell’anno scorso Sinisa non è stato con noi, dopo è avvenuta l’interruzione del campionato causa COVID-19, a cui ha fatto seguito un campionato falsato, e quest’anno la stagione è ricominciata con la positività del mister, per fortuna superata alla grande. Dunque teniamo a mente che le valutazioni sui nostri giovani vanno fatte anche alla luce di questi intoppi».

Interesse per Dion Lopy – «Si tratta di un’idea appena accennata, non di un affare in fase di conclusione. Parliamo di un ragazzo extracomunitario a cui stiamo pensando in sinergia con i Montreal Impact, vedremo se verso fine mercato si libererà un posto per poter effettuare l’operazione».

Esuberi in stallo e possibili prestiti – «Ad oggi non ci sono offerte concrete per gli esuberi, solo interessamenti che stiamo valutando. Per quanto riguarda i nostri giovani, se si presenteranno altre possibilità di mandarli a giocare in realtà dove possono fare bene, com’è stato per Corbo, Cangiano, Sarr e Cassandro, le valuteremo».