De Silvestri: “Felice del rinnovo e carico per la nuova stagione, non dovremo mai adagiarci. Hickey esemplare, Kasius ha qualità, Vignato è un grande talento”
Seconda conferenza stampa per il Bologna nel ritiro estivo di Pinzolo 2022, oggi pomeriggio al centro sportivo Pineta, e a presentarsi davanti a microfoni e taccuini è stato il vicecapitano Lorenzo De Silvestri. Il laterale difensivo classe 1988, che nella scorsa stagione ha tagliato il prestigioso traguardo delle 400 partite in Serie A, proseguirà per almeno un altro anno la sua avventura col club rossoblù, dove in breve tempo è diventato un punto di riferimento sia dentro che fuori dal campo. Di seguito tutte le dichiarazioni rilasciate dal numero 29, fedelissimo del tecnico Sinisa Mihajlovic, che come al solito ha dimostrato di avere il polso della situazione e le idee molto chiare.
Terza stagione in rossoblù – «Nel contratto firmato due anni fa avevo un’opzione di prolungamento automatico in base ad un determinato numero di presenze, e l’ho raggiunto. Sono veramente contento, mi trovo benissimo sia nel club che in città e fidatevi, le mie non sono parole di circostanza. Ho una grande carica per la nuova stagione, che sarà insolitamente lunga e anomala per via della pausa legata al Mondiale: molte cose le scopriremo in corso d’opera».
Mihajlovic sempre presente – «Sinisa ci ha chiesto di continuare con la massima professionalità, sappiamo che non è una situazione facile ma questo è un ottimo gruppo: dobbiamo essere quelli visti nelle sei partite senza di lui. Ripartiamo con un senso di responsabilità e partecipazione ancora più forte, sono sicuro che ognuno di noi troverà dentro di sé gli stimoli giusti per dare il meglio».
Aspetti da migliorare – «Nel calcio i dettagli fanno la differenza ed è soprattutto su quelli che bisogna lavorare sodo. Purtroppo nello scorso girone di ritorno siamo stati poco continui e quello è il primo aspetto da migliorare, ne abbiamo già parlato tra di noi e ovviamente abbiamo sentito le parole del presidente: non dovremo mai adagiarci ma appunto, come detto, trovare sempre gli stimoli giusti».
Obiettivi personali – «Voglio meritarmi un ulteriore rinnovo non solo attraverso le prestazioni sul campo, ma anche ponendomi come esempio per i più giovani: ciò che ha fatto la differenza nella mia carriera è stato avere degli esempi e seguire quelli giusti, ecco perché ogni giorno cerco di essere un modello positivo».
Kasius da far crescere – «Denso ha ottime qualità sia tecniche che fisiche, e vista l’età può ancora migliorare tanto: cercherò di tenerlo sempre sul pezzo e aiutarlo anche con l’apprendimento della lingua italiana».
Hickey verso il Brentford – «Aaron ha fatto due anni meravigliosi, arrivando da un Paese straniero in un campionato difficile come la Serie A, senza mai snaturare il suo modo di essere, si è meritato ogni cosa con umiltà e voglia di migliorare. È un professionista esemplare e va preso ad esempio da quei giovani che spesso vogliono tutto e subito».
Da Bigon a Sartori – «Sartori è un innesto importante, di solito si cambia per provare a fare qualcosa in più e la speranza è quella, poi vedremo quale verdetto darà il campo. Nello stesso tempo ringrazio il direttore Bigon per questi due anni in rossoblù che ho condiviso con lui».
Bene Ilicic, però… – «Chi si occupa di mercato sa benissimo quello che c’è da fare. Ilicic è un giocatore di grande qualità e spesso decisivo, questo è fuori discussione, ma a proposito di qualità voglio anche sottolineare quella già presente nel nostro reparto d’attacco».
Vignato, l’ora della consacrazione – «Vignato è un ragazzo di poche parole che sa farsi voler bene da tutti, e questa per me è una qualità importante. E poi ha un grande talento, che purtroppo l’anno scorso per varie vicissitudini è riuscito a dimostrare solo in poche occasioni. Io però sono un amante di Emanuel: quando tornerà avrà come sempre l’affetto dell’intero gruppo, lui magari ci dovrà mettere qualcosina di più anche negli allenamenti ma come qualità tecniche e umane è apprezzatissimo da tutti noi».
Arnautovic e Medel trascinatori – «Parliamo di due campioni che nella scorsa stagione ci hanno dato davvero tanto. Guardo molto ad entrambi per il tipo di approccio che hanno, la voglia di vincere e il modo in cui riescono ad auto-motivarsi in particolare durante le partite, in sintesi quella garra che fa parte di loro e li rende unici».