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Italiano: “Domani tappa importante, conosciamo il valore della Juve e dovremo andare forte. Ferguson al 100%, Castro sta molto meglio”

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, tutte le dichiarazioni rilasciate oggi pomeriggio in conferenza stampa a Casteldebole dal tecnico rossoblù Vincenzo Italiano alla vigilia di Bologna-Juventus, gara valida per la 35^ giornata di Serie A Enilive in programma domani alle 20:45.

Traguardi ed entusiasmo – «Dopo aver battuto l’Inter, raggiunto la finale di Coppa Italia e centrato per la prima volta la Supercoppa, proveremo a fare la storia anche domani. La Juventus è forte e da quando ha cambiato allenatore ha fornito prestazioni importanti, ma al Dall’Ara dovremo far valere la nostra forza perché qui abbiamo dato del filo da torcere a chiunque: lo faremo consapevoli delle qualità dell’avversario e sapendo che ci giochiamo l’Europa».

Giornata fondamentale – «Questo turno di campionato potrebbe essere molto rilevante ma dodici punti sono tanti e credo che ci sarà da battagliare fino all’ultima giornata. Quella di domani è comunque una tappa importante all’interno del rush finale e noi vogliamo evitare di mandar giù qualche rospo: ci siamo preparati al meglio per andarcela a giocare. I ragazzi stanno tutti bene tranne Holm, Ndoye e Pedrola: i primi due li recupereremo presto, Estanis invece no e mi dispiace. In generale sono convinto che domani faremo una bella prestazione, ma in ogni caso il campionato non finirà lì».

Cambiaghi scalpita – «Quando si rientra da un infortunio come il suo, avere degli altri e bassi è normale: anche lui sta subendo tutto questo, e se spesso non parte dall’inizio non è perché è più specializzato a rompere la partita in corso d’opera, quanto perché appunto viene da un lungo stop. Domattina faremo il punto della situazione rivalutando la condizione dei ragazzi e scioglieremo gli ultimi dubbi: cercheremo di partire con l’undici migliore per mettere in difficoltà la Juventus. Detto ciò, sicuramente le forze fresche dalla panchina ci stanno dando tantissimo».

Bestia (bianco)nera – «Ho sconfitto la Juve sia da calciatore che da allenatore, ma da quando sono nato l’ho quasi sempre vista primeggiare ed è senza subbio una delle squadre più forti d’Europa. Ho vissuto tante Juventus, dalla gestione Lippi a quelle successive: sono sempre difficili da affrontare, soprattutto sul loro campo, ma è normale che sia così. Anche in questa stagione hanno investito tanto e, seppur con alcune problematiche, sono ancora lì in alto a lottare».

Complimenti da ogni dove – «Ai ragazzi ho detto che non dobbiamo allentare la tensione perché ormai manca poco, e visto quello che ci stiamo giocando bisogna dare tutti qualcosina in più. Finora siamo stati bravissimi a toglierci tante soddisfazioni e ad entrare nella storia sotto vari aspetti: da quando ho conosciuto questo gruppo ho capito che qui, quando c’è da fare i seri, si attacca forte la spina. E sarà così anche domani».

Castro, Ferguson e Dallinga – «Santiago da ieri sta molto meglio, non è ancora al 100% ma l’ho visto molto bene, più libero e sciolto: arriva da un lungo periodo in cui non ha giocato partite intere e quindi non sarà al top della condizione, però il dolore al piede è migliorato. Anche Lewis lo sto vedendo bene, questa settimana ha spinto e lui sì è guarito al 100%. Quanto a Thijs, per me si sta muovendo molto meglio rispetto a quando è arrivato qui, con e senza palla: in campionato sta faticando più che in coppa ma l’importante è che lavori per la squadra, e lui lo sta facendo. Non soffermiamoci solo sulla fase realizzativa di un attaccante, perché lui ora ci sta comunque dando tanto. Dallinga e Castro sono i nostri numeri nove: ‘Santi’ sta tornando e Thijs sta migliorando».

Punto di riferimento – «Ci ha fatto piacere avere il giovane mister Miettinen qui con noi per assistere a qualche allenamento: ho letto le sue parole (a questo link l’articolo su Zerocinquantuno, ndr), ha detto che la nostra filosofia gli piace e gli auguro tutto il meglio per il prosieguo della sua carriera».

Vlahovic assente – «Ho allenato Dusan per sei mesi a Firenze e continuo a dire che ho conosciuto un giocatore fenomenale: per quello che mi ha dato, per i gol segnati, per l’approccio che aveva. Il fatto che domani non ci sarà è un vantaggio per noi, perché uno come lui è sempre pericoloso. Ci sarà però Kolo Muani, un altro campione al quale dobbiamo prestare attenzione: abbiamo analizzato il loro sviluppo con la palla e proveremo a farci trovare pronti in ogni situazione».

Approccio da migliorare – «In queste ultime partite dovremo essere perfetti in tutto: a Bergamo non siamo stati all’altezza della situazione, mentre a Udine devo riconoscere i grandi meriti dei nostri avversari. È comunque un qualcosa da evitare perché gli approcci indirizzano le partite, nel bene e nel male».

Normali difficoltà – «Credo sia umano sbagliare qualche gara, anche perché negli ultimi anni in Serie A non ci sono più partite scontate. Pure noi abbiamo commesso alcuni errori nel nostro percorso, e questi piccoli difetti di attenzione palesati nelle ultime trasferte cercheremo di aggiustarli: se vogliamo rimanere ad alti livelli, l’attenzione deve rimanere sempre altissima. Basti pensare all’Inter che dopo aver battuto il Bayern ha perso tre partite, poi però a Barcellona ha offerto una grandissima prestazione: ci sono momenti e momenti, che chiaramente vanno gestiti. Noi abbiamo spesso avuto la capacità di reagire e, come ho dichiarato a Udine, chi avrà la capacità di sbagliare meno si toglierà delle soddisfazioni».

Sarà una battaglia – «Conoscendo Tudor e avendolo già affrontato, posso dire che contro le sue squadre non si ha mai il dominio totale del gioco. Dunque mi aspetto una partita combattuta, di grande ritmo e intensità: bisognerà andare forte fino alla fine e quando avremo la palla dovremo cercare di tirar fuori tutta la qualità necessaria, e noi ne abbiamo. Sono sicuro che anche domani l’atmosfera, l’ambiente e lo stadio ci daranno una grossa mano: ai nostri tifosi dico che in partite come quella di domani il pubblico può aiutare davvero tantissimo la squadra».