Karlsson:

Karlsson: “È un sogno arrivare in un campionato top, a Bologna per la storia e il gioco di Motta. Ammiro Baggio, la 10 pesa ma sono coraggioso”

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Nel primo pomeriggio a Casteldebole è stato presentato ufficialmente alla stampa Jesper Karlsson, quinto e finora più importante acquisto del Bologna in questo calciomercato estivo 2023. Il talentuoso esterno offensivo svedese, 25 anni compiuti a luglio, è stato prelevato dall’AZ Alkmaar per 11 milioni di euro e si candida al ruolo di re all’interno dello scacchiere di Thiago Motta. Lo testimonia anche la scelta del numero di maglia, il 10 che fu – tra gli altri – di Haller, Baggio e Signori. Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni del classe 1998, anticipate da quelle del d.t. Giovanni Sartori.

Introduzione di Sartori – «Sono lieto di essere qui a presentare Jesper Karlsson, decimo svedese nella storia del club. Arriva dall’AZ Alkmaar come Beukema, è un esterno offensivo che preferisce giocare a sinistra per rientrare sul destro e calciare in porta, la sua qualità principale è il tiro. Io e il Bologna lo seguivamo da tempo, rientrava nei nostri obiettivi già dall’anno scorso, quando c’è stata l’opportunità di acquistarlo abbiamo accelerato i tempi e in tre-quattro giorni abbiamo chiuso la trattativa, con l’AZ che ha mantenuto una piccola percentuale sulla sua eventuale futura rivendita. Facciamo molto affidamento sulle sue capacità offensive, crediamo che possa fare quei gol di cui abbiamo bisogno».

Maglia pesante – «C’erano anche altre opzioni, ma quando ho visto libera la 10 ho pensato che fosse giusto prenderla. So che è molto pesante e porta con sé tanta storia, tra gli altri l’ha indossata Baggio, un calciatore che ammiro molto. Del resto il coraggio fa parte del mio modo di essere e di giocare, mi prendo dei rischi ma è quello il modo in cui amo giocare a calcio».

AZ fucina di talenti – «In questi anni l’AZ Alkmaar ha sfornato tanti ottimi calciatori, il club è bravissimo a farli crescere per poi venderli nelle grandi leghe, e lì quasi tutti confermano le loro qualità».

Scelta convinta – «Sono circolati parecchi rumors su vari club: quanto fossi effettivamente vicino ad alcuni di essi lo tengo per me, comunque quando è arrivata la chiamata del Bologna ho accettato subito in modo convinto. Questo club ha una storia importante, in più l’anno scorso ho guardato alcune partite e devo dire che sotto la gestione di Motta la squadra ha proposto un gran bel calcio. Fin dal mio arrivo in Olanda ho sognato di approdare in uno dei cinque top campionati europei, ho lavorato duro per riuscirci e adesso mi godo il momento: sono felice».

Argomento – «Ora che sono qui darò il massimo per il club, voglio aiutare la squadra segnando e facendo segnare. Sarà ovviamente il mister a dirmi dove giocare, sono pronto ad ascoltare per imparare come muovermi al meglio sul piano tattico».

Idoli e modelli – «Durante la mia crescita ho guardato tante partite di Ibrahimovic, il più grande in Svezia, poi mi piacevano Ronaldinho e Neymar. Adesso ne osservo altri ma in generale mi piacciono i giocatori con tante qualità tecniche, bravi nel dribbling».

Ruolo e caratteristiche – «Nelle mie prime esperienze ho fatto anche la seconda punta in un 4-4-2, poi via via sono diventato un esterno e ho sempre giocato in fascia. Il piede debole? Col sinistro me la cavo bene, anche se per ovvie ragioni prediligo il destro».

Recensioni positive – «Proprio nel periodo dell’amichevole non ero in contatto col Bologna, poi appena è nata la trattativa ho parlato con Beukema e anche con Svanberg, ed entrambi mi hanno parlato benissimo sia del club che della città».

Condizione atletica – «Fisicamente sto bene anche se sono reduce da un precampionato strano, con l’AZ non ho giocato tanto perché la società sapeva che avrebbe potuto cedermi. Ho avuto un fastidio alla gamba ma l’ho superato, sia ieri che oggi mi sono allenato a pieno col gruppo e mi sento in forma. Mi dà giusto un po’ fastidio il caldo (sorride, ndr)».