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Mihajlovic: “Determinati a rialzarci, se andrà male fischiate solo me”. Soriano: “Voglio tornare decisivo”. De Silvestri: “Anche stavolta servono maturità ed equilibrio”

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate oggi pomeriggio in conferenza stampa a Casteldebole dal tecnico rossoblù Sinisa Mihajlovic, dal capitano Roberto Soriano e dal suo vice Lorenzo De Silvestri alla vigilia di Bologna-Lazio, partita valida per la 7^ giornata di Serie A 2021-2022 in programma domani alle 12:30.

Mihajlovic: settimana particolare – «A tutti noi dispiace per Walter (Sabatini, ndr). Personalmente avevo creato un ottimo rapporto d’amicizia, per me era una persona importante dentro la società: mi divertivo a stare con lui, parlavamo tanto di calcio e ci vogliamo bene, ma preferisco non entrare nel merito della questione. Riguardo al ritiro, non è stata una punizione, dovevamo solo ritrovare quella concentrazione che ci è mancata a Empoli. Per tutta la settimana ho parlato del fattore AIC: attenzione, intensità, concentrazione. Quando la squadra va in campo e manca uno di questi fattori, succede ciò che è capitato domenica scorsa: niente accade per caso, nel calcio e nella vita. Dobbiamo cercare di lavorare sui fattori che possiamo controllare noi, quelli che non dipendono dagli avversari, proprio come questi tre. Poi si può perdere comunque, ma con la consapevolezza di aver dato tutto. Nel contempo non possiamo cercare alibi sui fattori esterni a noi, come le assenze, i pali, gli errori arbitrali… Come si allena la condizione fisica, si può allenare anche la testa. Perciò abbiamo lavorato in tal senso, perché è un modo di porsi che deve essere vivo anche in allenamento, non solo in partita. Siamo sicuri che arriveremo al nostro obiettivo, perché il campionato è ancora lungo. Potevamo e dovevamo offrire prestazioni migliori, lo so, ma abbiamo tutto il tempo per fare bene, lavorando e cercando di migliorarci senza farci prendere dall’ansia. Quando sono arrivato qui, grazie al lavoro di squadra abbiamo fatto ciò che nessuno pensava si potesse riuscire a fare, e sarebbe bello ripetersi».

De Silvestri: uniti e sereni – «Oggi sono qui a ricordare queste due parole: maturità ed equilibrio. Il direttore ci tengo a salutarlo caramente e a ringraziarlo. Per quanto concerne il ritiro, è stato bello perché ci ha permesso di lavorare ancora di più e stare uniti. Del match di Empoli preferirei non parlare perché siamo già a sabato e domani abbiamo un’altra partita, pensiamo a quella. Abbiamo disputato solo sei gare di campionato e abbiamo tanto tempo davanti, la squadra deve essere consapevole delle sue potenzialità e rimanere tranquilla».

Soriano: consapevoli e carichi – «Vorrei partire ringraziando il direttore e dicendo che è un grande uomo di calcio. Durante i giorni di ritiro abbiamo avuto modo di parlare della partita di Empoli, stare insieme e capire in cosa possiamo e dobbiamo migliorare. Sono il primo che si mette in discussione, mi aspettavo di più dal mio inizio di campionato, voglio essere incisivo come lo sono stato nella passata stagione: per fortuna ho ancora tempo. Domani arriverà a Bologna una squadra forte come la Lazio, contro cui bisognerà dare tutto e anche di più».

Mihajlovic: possibile cambio di modulo – «Non c’è un modulo che ti fa vincere o perdere, la cosa basilare è l’atteggiamento. Poi qualche piccolo accorgimento è probabile, perché giocare contro le big è diverso, ce ne siamo accorti a Milano contro l’Inter… Ma ribadisco, non è il modulo che ti fa vincere o perdere le partite».

De Silvestri: testa sul campo – «Sul direttore Sabatini la società ha emesso un comunicato dopo aver preso la decisione, sono questioni dirigenziali che a noi come calciatori non devono toccare troppo: siamo professionisti e dobbiamo pensare solo a fare bene per il club».

Soriano: da Palacio ad Arnautovic – «La mia posizione quanto attacchiamo è uguale a quella dell’anno scorso, infatti ho avuto diverse occasioni per fare gol e, come detto, voglio tornare ad essere decisivo. Invece quando siamo nella nostra metà campo, avendo cambiato un po’ il modo di difendere, penso solo ad aiutare la squadra e a fare un sacrificio in più per i compagni. Dunque non credo che il mio ruolo sia cambiato più di tanto, sono io che devo ritrovare il Roberto dello scorso campionato».

Mihajlovic: il passato è passato – «Posso parlare di Sabatini dal punto di vista personale, perché sulla scelta mi viene da dire che fa parte del calcio: sono cose che riguardano la società e io non sono un dirigente, devo concentrarmi sulla squadra. Dispiace a tutti, è normale, ma ormai è già acqua passata e bisogna andare avanti».

Mihajlovic: prendetevela solo con me – «Quando la squadra perde è sempre colpa mia. E questo vale anche per domani: chiedo ai tifosi di non fischiare i giocatori, di lasciarli giocare. Il pubblico bolognese si è sempre dimostrato maturo, e spero che anche stavolta sosterrà i ragazzi durante la partita, che è una sfida difficile. Alla fine, se qualcosa sarà andato storto, dovrò essere fischiato io, perché sono quello che mette la squadra in campo. Col presidente ho parlato delle stesse cose di cui sto parlando con voi: nessuno pensava che sarebbe stato un percorso facile, ma dopo una caduta bisogna sapersi rialzare. Sappiamo tutti che potevamo fare meglio, ma adesso stando sereni possiamo dimostrare, attraverso i risultati, che avevamo ragione. Saputo era tranquillo, chiaramente deluso e arrabbiato come tutti noi ma consapevole che situazioni del genere insegnano tanto».

Mihajlovic: infermeria e formazione  – «Soumaoro è risultato un falso positivo, Dijks ha la febbre ma per fortuna è sempre negativo al COVID, mentre Sansone e Skov Olsen hanno qualche piccolo fastidio. Tra quelli che saranno convocati, tutti avranno la possibilità di giocare, dall’inizio o a gara in corso».

Mihajlovic: avversario di alto livello – «La Lazio è un’ottima squadra e penso che anche la recente partita di Europa League, dopo il derby vinto, gli abbia fatto più del bene che del male. Quello biancoceleste è un gruppo forte, completo, fisico, con grandi individualità, sanno attaccare bene e difendere altrettanto bene. Ci aspetta una dura battaglia ma, visto come ci siamo allenati in settimana, sono fiducioso».

De Silvestri: grande ex – «Per quanto riguarda l’analisi della squadra è già stato chiarissimo il mister e concordo con lui. Relativamente al mio passato posso solo dire che la Lazio è la mia mamma calcistica e un club a cui sono davvero legato, ma ora vedo solo rossoblù».

Mihajlovic: stima per Sarri «Conosco bene Sarri, in passato sono anche andato a vedere i suoi allenamenti. È un bravo allenatore che fa giocare bene le proprie squadre, nonostante non abbia avuto sempre a disposizione calciatori forti. Sappiamo quali sono i punti forti della Lazio ma conosciamo pure quelli deboli: sarà una partita a scacchi, conterà la qualità ma anche l’atteggiamento, l’intensità e la concentrazione».

De Silvestri: tutti responsabilizzati «Questa squadra ha vari leader, ed è un aspetto positivo. Anche i giovani hanno ormai due o tre stagioni di Serie A alle spalle, quindi sono giovani fino ad un certo punto. Nel gruppo mi trovo molto bene, tra noi c’è sintonia sia dentro che fuori dal campo. Poi si può incappare in situazioni di difficoltà, e lì i giocatori più esperti devono aiutare i giovani a superarle».

Mihajlovic: l’obiettivo non cambia «Abbiamo sempre detto che vogliamo stare nella parte sinistra della classifica, avvicinandosi il più possibile ai primi sette posti, e lo confermo».