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Mihajlovic: “Devo ancora parlare con Saputo, a Bologna resterei volentieri. Domani come Fortitudo-Virtus”. Skorupski: “Coi piedi sto migliorando, costruire dal basso non è un problema”

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate questa mattina in conferenza stampa a Casteldebole dal tecnico rossoblù Sinisa Mihajlovic e dal portiere Lukasz Skorupski alla vigilia di Bologna-Atalanta, gara valida per la 30^ giornata di Serie A 2021-2022 in programma domani alle 20:45.

Mihajlovic: colloquio con Saputo – «Non ho ancora parlato col presidente perché siamo alla vigilia di una partita e dobbiamo pensare al campo, ci sono tante cose da fare. Ma fra poco tempo parleremo e ci confronteremo».

Mihajlovic: prossimo futuro – «Un altro anno a Bologna lo farei volentieri, l’ho detto diverse volte che qui sono contento. E non perché sto bene e guadagno bene, ma perché sono ambizioso e voglio fare qualcosa di importante con questo club, voglio divertirmi».

Mihajlovic: Bologna meno competitivo – «A mio avviso ce la siamo sempre giocata con tutti, pure a Firenze siamo stati in partita e abbiamo colpito due legni. Solo a Torino contro il Toro e poi in casa contro il Napoli non abbiamo offerto buone prestazioni, ma in quest’ultimo caso c’erano delle problematiche che ben conoscete. In generale penso che la squadra abbia sempre fatto quello che doveva, poi si può vincere o perdere, il calcio è così. Sul discorso pali e traverse non ci torno, però è indubbiamente un dato notevole (17 fin qui, ndr). La cosa più importante, comunque, è che i ragazzi vadano in campo ben preparati, e anche domani sarà così».

Mihajlovic: metamorfosi tattica – «Abbiamo cambiato modulo in corso d’opera, ci siamo adattati alla situazione per rendere i giocatori più sereni in campo. Come ripeto stesso, bisogna adeguarsi alle esigenze e alle cose che succedono: prima giocavamo per segnare un gol di più degli avversari, adesso proviamo a subirne uno in meno. Dipende anche dalle caratteristiche della squadra, penso sia una cosa normale».

Skorupski: rinnovo di contratto – «Sposo in pieno le parole del mister, il mio procuratore ne parlerà con la società ma io qui sto benissimo e vorrei rimanere».

Skorupski: elogi e critiche – «L’unico giudizio che conta per me è quello dell’allenatore, gli altri non li leggo spesso. Riguardo a domenica scorsa, all’inizio ho pensato di uscire (sul cross di Biraghi, ndr), poi ho capito che non ci sarei arrivato e allora sono tornato in porta, poi Castrovilli è stato bravo perché pensavo che tirasse di prima e invece l’ha scaricata all’indietro per Torreira. Dagli errori bisogna imparare, cercherò di migliorare già da domani (interviene Mihajlovic: “Per me a Firenze non ha sbagliato Lukasz ma un altro”, ndr».

Mihajlovic: palla spesso al portiere – «Sicuramente oggi i portieri sono molto più coinvolti rispetto a qualche tempo fa, specialmente quando si affrontano squadre che ti prendono tutti a uomo e l’unico libero è proprio il portiere. Poi certo, in alcune partite si può anche cambiare: a me piace uscire da dietro giocando il pallone, però se gli avversari ti pressano tanto e bene i rischi diventano più dei vantaggi, come accaduto col Torino, e allora è meglio fare altro»

Skorupski: costruzione dal basso – «Non decido io la tattica, eseguo le direttive del mister. È un po’ più difficoltoso per me, ma grazie al lavoro quotidiano svolto con lo staff ho imparato e sono migliorato molto tecnicamente, quindi non vedo problemi se proviamo a costruire dal basso. Magari ogni tanto i tifosi pensano che stiamo sbagliando, però noi ci proviamo e cerchiamo di limitare gli errori».

Mihajlovic: non solo il decimo posto – «Quella di domani è una partita molto importante, vincendo andremmo a 36 e supereremmo il Torino. Tra il decimo e l’undicesimo posto non cambia tanto, conta fare più punti possibili e nel contempo proseguire la valorizzazione dei giovani, portando con noi qualche ragazzo della Primavera che l’anno prossimo sarà fisso nel nostro gruppo. È vero, abbiamo detto che l’obiettivo è la parte sinistra della classifica: forse sbagliamo a sbandierarlo e magari il prossimo anno non lo faremo più, comunque se dovessimo andarci solo vicino ci sarebbe comunque un miglioramento, perché finalmente non si parla più di salvezza. E appunto stiamo facendo crescere dei talenti come ad esempio Hickey, che è stato convocato in Nazionale maggiore e ha ottime statistiche a livello europeo in relazione alla sua età. Io mi devo sempre dare obiettivi, sono fatto così, mentre altre società non si sbilanciano sulle loro ambizioni e magari le modificano strada facendo, in meglio o in peggio».

Mihajlovic: troppa frenesia – «Ogni giorno andiamo alla ricerca di una maggiore convinzione nel fare ciò che sappiamo, dobbiamo essere meno frettolosi e più lucidi nelle scelte, perché la tecnica non ci manca e quindi non possiamo perdere troppi palloni e possessi. Dal punto di vista del carattere, della personalità e di conseguenza della qualità dobbiamo crescere».

Mihajlovic: Aebischer e Kasius indietro – «Entrambi stanno migliorando ma ancora non sono pronti: proveremo a dargli più spazio nel finale di stagione, così da valutare la loro crescita e averli al 100% per l’anno prossimo. Anche Hickey, al suo arrivo qui, ha attraversato un periodo di apprendimento e adesso è un altro giocatore. Aebischer e Kasius dovranno adeguarsi ai duelli che ci sono qui, l’importanza dei loro campionati di provenienza è diversa da quella della Serie A: ci vuole un po’ di tempo ma è assolutamente normale».

Mihajlovic: Aebischer da strutturare – «Occorre completare un lavoro di crescita fisica rispetto al campionato svizzero, è importante per il tipo di calcio che si gioca qui. Io arrivai in Italia che pesavo 73 chili, mentre a fine carriera ero 85 e non di grasso…».

Mihajlovic: playoff per i Mondiali – «Di sicuro non sarà facile ma l’Italia è favorita, sia contro la Macedonia che eventualmente in finale contro il Portogallo, che nel girone ha perso contro la Serbia. Il fattore trasferta non influisce, anzi, a me piaceva giocare fuori casa. La Nazionale è una cosa diversa, alcuni giocatori si trasformano e se sono in forma possono fare la differenza: dipenderà dal momento, dagli infortuni, dal minutaggio, può succedere di tutto».

Mihajlovic: il futuro è di Vignato – «Emanuel mi piace molto per come gioca, può essere schierato in più ruoli e ha grossi margini di miglioramento. Fuori è timido ma in campo non si vede, anzi, si prende tante responsabilità e dimostra di tenere alla squadra mettendosi a disposizione anche quando non è in condizioni ottimali. Dev’essere più decisivo nelle giocate, ma il tempo è dalla sua parte».

Mihajlovic: Atalanta come la Virtus – «Forse saremo leggermente avvantaggiati perché loro sono più corti senza Ilicic e Zapata, inoltre giovedì sono stati impegnati in coppa. Però l’Atalanta è ormai una squadra matura, giocano per quanto gli serve e non vanno mai troppo oltre. Malinovskyi è un ottimo tiratore, ma anche Koopmeiners e Muriel: quest’ultimo l’ho avuto alla Sampdoria e mi faceva tornare in mente Ronaldo, aveva movenze straordinarie. Domenica scorsa ho visto il derby di pallacanestro, diciamo che noi potremmo essere la Fortitudo e l’Atalanta è la Virtus. Senza una differenza così marcata e ovviamente tenendo conto delle differenze tra calcio e basket, ma senza dubbio loro hanno una rosa piena di ottimi giocatori, come la Virtus ha i vari Hackett e Teodosic. Domani sera dovremo dare il massimo e non mollare mai».

Skorupski: spauracchio Malinovskyi – «Malinovskyi calcia benissimo, forte e preciso, ma non è il solo, il livello in Serie A è altissimo e ce ne sono tanti altri».

Mihajlovic: pochi assi sui piazzati – «Oggi in Serie A non ci sono più gli specialisti di una volta sulle punizioni, almeno così su due piedi non me ne vengono in mente. Biraghi e Verdi? Sì, le calciano bene, ma non sono paragonabili a gente come ad esempio Baggio, Zola, Del Piero, Roberto Carlos e Pirlo».

Mihajlovic: Barrow ancora in panchina – «Se giocherà Barrow? No».

Skorupski: grande cuore polacco – «Sono molto triste per quello che sta succedendo in Ucraina, ma allo stesso tempo orgoglioso per il lavoro che sta facendo il mio Paese: speriamo che questo orrore finisca il più presto possibile».