Mihajlovic:

Mihajlovic: “La strada è giusta, se pensate che cambierò non mi conoscete. Barrow non al top, Hickey mi piace perché ha le palle”

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate questo pomeriggio in conferenza stampa a Casteldebole dal tecnico rossoblù Sinisa Mihajlovic, alla vigilia di Lazio-Bologna.

Avanti con le mie idee – «Se pensate che cambierò qualcosa non mi conoscete abbastanza. I gol li abbiamo presi quasi sempre per errori individuali e in superiorità numerica, non è che siamo andati tutti in avanti. Certo, all’interno delle partite ci sono momenti in cui si soffre e lì bisogna essere resilienti, tirare fuori la voglia di non subire gol ma anche il coraggio. Come ho già detto altre volte: più coraggio hai e meno paura hai, più paura hai e meno coraggio hai».

Risultati bugiardi – «Per inculcare questo coraggio e trovare continuità ci vuole tempo, specie considerando che in rosa ci sono ragazzi giovani, ma sono convinto che la strada sia quella giusta. Nelle ultime due gare avremmo meritato almeno quattro punti: sarei più preoccupato se avessimo giocato due partite di m…a, invece le prestazioni ci sono sempre state, purtroppo però abbiamo raccolto meno di quanto espresso sul campo. Comunque io sono sereno, così come i miei giocatori».

De Silvestri ok – «Penso proprio che giocherà, ‘per fortuna’ il problema l’ha avuto alla gamba che usa meno per calciare, quindi credo non ci saranno intoppi».

Ricordi biancocelesti – «Simone (Inzaghi, ndr) perdeva sempre le scommesse, così mi rifacevo il pieno di benzina ogni settimana (ride, ndr)».

Aspettando Barrow – «Musa non è al top e lo sa anche lui, come lo sa Orsolini. Palacio e Soriano, invece, sono partiti bene. Abbiamo diversi giocatori di qualità, ma quando non tutti riescono a darti il massimo diventa più difficile fare risultato. Barrow in queste quattro partite non è stato quello a cui eravamo abituati, comunque sia lui che gli altri si stanno allenando molto bene».

Fase difensiva da registrare – «Quando difendiamo lo facciamo in undici, i primi difensori sono gli attaccanti. Come detto, in tutti i gol incassati eravamo in superiorità numerica ma ci è mancata compattezza, magari potevamo stare un po’ più stretti e metterci più grinta: non dobbiamo pensare che dietro c’è un compagno che ci può aiutare, ma fare di tutto e di più per non mollare. Sul piano fisico, peraltro, i dati dicono che stiamo bene».

Dubbi su Skorupski – «Siamo consapevoli di ciò che Lukasz può fare e io non sono uno di quegli allenatori che vuole per forza giocare da dietro. Lo facciamo se c’è la possibilità, e lui sa quali sono le situazioni che lo consentono, dal campo tocca a lui scegliere: se nasce un rischio si può sempre buttare la palla lunga. Magari in giro ci sono portieri più bravi coi piedi, ma anche portieri che parano meno. Credo che rispetto all’anno scorso sia migliorato, anche se non diventerà mai Reina. Per me, comunque, è importante che metta in pratica ciò che proviamo in settimana, sempre con coraggio».

Cambi poco incisivi – «Le squadre più attrezzate sono avvantaggiate, le big ad esempio hanno 16-17 titolari e quando cambiano mantengono o migliorano la qualità. Noi al momento, avendo anche quattro infortunati pesanti, non stiamo avendo quello che ci aspettiamo dai sostituti, ma penso sia un problema comune per tutte le formazioni del nostro livello. Ci tengo però a sottolineare che quando i ragazzi entrano danno tutto, non è una questione d’impegno».

Hickey va lasciato tranquillo – «A me Hickey piace perché ha le palle. Poi ha 18 anni ed è giusto che sbagli, accetto più volentieri che sbagli uno di 18 anziché uno di 30: è un ragazzo sveglio e imparerà. Doveva essere il cambio per Dijks, poi vista la situazione è diventato un titolare, sicuramente non è ancora pronto del tutto ma in certe situazioni è stato anche sfortunato. Però se guardiamo a domenica scorsa, Berardi nell’uno contro uno non gli è mai andato via».

Avanti con la marcatura a uomo sui corner – «Domani Aaron marcherà Immobile perché, come Lapadula e Caputo, Ciro non va a saltare ma si sfila sul secondo palo e poi da lì aspetta l’arrivo della palla: sono tutti attaccanti che giocano di furbizia. Non avendo Dijks, abbiamo tre saltatori e dobbiamo utilizzarli in un certo modo. Contro il Sassuolo non abbiamo sofferto su calcio d’angolo, senza la sfortunata svirgolata di Palacio non sarebbe successo nulla».

Sansone titolare? – «Tutti i convocati hanno la possibilità di giocare titolari, compreso Vignato. Vediamo come va l’ultimo allenamento, poi c’è tempo fino a domani sera: la notte porta consiglio, e io dormo con tre cuscini (sorride, ndr)».