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Mihajlovic: “Partite come quella di domani vanno vinte, la prestazione non basta più”. Orsolini: “Stagione fondamentale per me e la squadra, serve continuità”

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate questo pomeriggio in conferenza stampa a Casteldebole dal tecnico rossoblù Sinisa Mihajlovic e dall’attaccante Riccardo Orsolini alla vigilia di Bologna-Hellas Verona, partita valida per la 3^ giornata di Serie A 2021-2022 in programma domani alle 20:45.

Mihajlovic: si riparte senza Tomiyasu – «Tomiyasu ha fatto una crescita importantissima, non va dimenticato che quattro anni fa era in Serie B giapponese: considerando la netta plusvalenza, è stato un grande colpo per il Bologna. Se lo giudico dal mio punto di vista, perdo un grande giocatore capace di ricoprire tutti e quattro i ruoli dietro, ma sono contento perché significa che io e il mio staff abbiamo lavorato molto bene. Per vedere se siamo più forti o più deboli dovrà passare del tempo, lo vedremo. Lui sarà d’esempio per gli altri giovani: con la sua voglia di imparare e migliorare si arriva lontano».

Mihajlovic: a destra c’è anche Amey – «Hickey in Scozia ha già giocato a destra, può andare bene in fase difensiva ma in quella di costruzione diventa un centrale, e lì fa ancora un po’ fatica. Comunque a destra ho De Silvestri, che mi dà garanzie, poi Mbaye, che sa fare entrambe le fasi, e anche Amey, che a me piace molto: è giovane ma migliora tanto e in fretta, è applicato e concentrato, ha le caratteristiche giuste per fare sia il laterale che il terzo centrale quando andiamo a costruire».

Mihajlovic: giovani, tocca a voi – «Abbiamo preso un attaccante e un difensore, quello che ci serviva, quindi la squadra è al completo. I nostri miglioramenti passeranno dalla crescita di chi è chiamato crescere, tanto dipenderà da loro».

Mihajlovic: faro Arnautovic – «Marko è importantissimo, ci serviva della sana ‘ignoranza’. Poi rincorre e non si risparmia, e mi piace quando si arrabbia in modo positivo coi compagni. La mia impressione è di un giocatore diverso da quelli che ho avuto in passato, sia per ruolo che per caratteristiche: ora potremo cambiare anche il nostro modo di giocare».

Mihajlovic: insegnamenti preziosi – «Ogni partita ci deve insegnare qualcosa, e fin qui è stato così. La Ternana ci ha detto quello che non dobbiamo fare, la Salernitana che è importante crederci fino in fondo e sfruttare i calci piazzati, l’Atalanta che quell’atteggiamento di determinazione, concentrazione, ‘disperazione’ e sacrificio per non prendere gol va riproposto contro ogni avversaria. Negli anni scorsi giocavamo e creavamo di più ma spesso finivamo col prendere gol noi, non so se finirà così anche quest’anno ma le premesse sono migliori: non dobbiamo dimenticare la fase difensiva».

Orsolini: serve continuità – «Credo che la partita di domani ci possa far capire dove vuole arrivare questa squadra, a cui serve prima di tutto continuità di risultati, quella che è mancata negli ultimi due-tre anni. Sono fiducioso perché il gruppo risponde bene alle direttive del mister, ci stiamo impegnando molto e l’obiettivo è ovviamente quello di fare risultato pieno».

Orsolini: in cerca della consacrazione – «Sono uno di quelli che è qui da più tempo, non posso definirmi esperto ma percepisco l’importanza che ho all’interno del gruppo. So che posso dare di più e sto lavorando sodo: la mia crescita personale passerà anche e soprattutto da questa stagione, fondamentale per capire che giocatore voglio diventare. A livello collettivo non sento pressione ma la giusta responsabilità che deriva dalla stima e dalla fiducia di tutti, e questo mi deve spingere a fare sempre meglio».

Mihajlovic: nazionali ok – «I ragazzi rientrati dalle Nazionali stanno tutti bene, sono stanchi ma integri fisicamente. Ero più preoccupato prima, una volta che li ho riavuti qui ero più sollevato. Abbiamo l’ultimo allenamento per sciogliere gli ultimi dubbi, poi prenderemo le decisioni definitive».

Mihajlovic: Barrow in ripresa – «Musa si è allenato bene e sta sicuramente meglio di due settimane fa, fisicamente sta ritrovando la condizione fisica che aveva in precedenza».

Mihajlovic: Theate, ottimo impatto – «Sembra che sia qui da anni: parla tanto coi compagni, ha personalità e un bel mancino, poi ovviamente ci vorrà un po’ di tempo per completare l’adattamento alla nuova realtà. Per me il periodo di adattamento degli stranieri finisce quando non prendono più il cappuccino dopo pranzo o dopo cena ma capiscono che si può bere solo al mattino, fino massimo alle dieci e mezzo (sorride, ndr)».

Mihajlovic: Kingsley, Medel, Skov Olsen e Svanberg – «Kingsley a Bergamo ha fatto bene, soprattutto in fase difensiva, nel precampionato è sempre uno dei migliori e quest’anno abbiamo deciso di tenerlo e dargli l’opportunità di farsi vedere: per domani ha anche lui possibilità di giocare. Medel vorrebbe giocare sempre, anche quando non sta bene, figuriamoci adesso… Ho visto il gol di Skov Olsen e un paio di tiri di Svanberg, vorrei che facessero le stesse cose pure qui. Comunque sono contento che stiano guadagnando spazio anche in Nazionale, ma devono essere consapevoli che la fiducia dei rispettivi c.t. passa soprattutto dalle loro prestazioni nel Bologna».

Orsolini: tanti rumors di mercato – «(Interviene subito Mihajlovic, scherzando: “Ma non lo voleva nessuno… E poi se va via lui con chi mi incazzo io?”. Battute a parte, non ho mai pensato di andarmene, il mio unico pensiero era quello di fare un bel ritiro e partire bene in campionato. Ho sentito qualche voce ma nulla di concreto, qualora fossero arrivate offerte ufficiali mi sarei confrontato col mister e la società».

Orsolini: Arnautovic leader leale – «Marko ha alzato il livello di qualità della squadra ed è un bravissimo ragazzo. Lì davanti deve farsi sentire, trascinare tutti i ragazzi e portarli sulla strada giusta, è stato preso anche per questo motivo e se ogni tanto ci scappa una parola in più va bene così (interviene Mihajlovic: “Comunque un punto di forza del carattere di ‘Orso’ è che se lo rimprovero non se la prende, non è permaloso, si rimette lì e riprova la giocata senza paura. Semmai deve capire quando può rischiare e quando no, ma se viene ripreso non si abbatte, anzi, prende ancora più forza”)».

Mihajlovic: rispetto per l’Hellas ma bisogna vincere – «La classifica del Verona è un po’ bugiarda: hanno mantenuto le loro caratteristiche come l’intensità e la cattiveria, quindi è una squadra difficile da battere. Magari gli è mancata un po’ di concretezza, ma guai a sottovalutarli. Noi dovremo mantenere il giusto atteggiamento, la stessa rabbia e la volontà di non prendere gol vista a Bergamo. Queste partite, se vogliamo stare nella parte sinistra della classifica, dobbiamo portarle a casa, convivendo con la pressione di vincerle obbligatoriamente. Siamo consapevoli della nostra forza, l’atteggiamento giusto e una buona prestazione non bastano più».