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Mihajlovic: “Scusateci ancora e dateci tempo, vedrete un Bologna diverso”. Soriano e De Silvestri: “Impariamo dagli errori con maturità ed equilibrio”

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate oggi pomeriggio in conferenza stampa a Casteldebole dal tecnico rossoblù Sinisa Mihajlovic, dal capitano Roberto Soriano e dal suo vice Lorenzo De Silvestri alla vigilia di Bologna-Salernitana, match d’esordio nella Serie A 2021-2022 in programma domani alle 18:30.

Mihajlovic: mi sono vergognato, scusateci ancora – «Prima delle vostre domande vorrei parlare io, perché immagino che vogliate sapere qualcosa sulla partita di Coppa Italia. Parto con una premessa, e cioè che ci dispiace per quello che è successo, soprattutto per i tifosi perché era la prima partita post COVID. E ovviamente ci dispiace per il presidente e per la società, perché comunque era un nostro obiettivo andare il più lontano possibile nel torneo. Vorremmo giocare di nuovo quella partita ma purtroppo non si può fare. Il mio umore non è stato un granché in questi giorni, ho dormito poco e passavo dal campo all’albergo perché mi vergognavo di uscire, mi vergognavo di guardare la gente negli occhi, e per una persona orgogliosa come me è una cosa molto dura da accettare. Sicuramente la gara di domani è un modo per cercare di riconquistare un po’ di stima e fiducia dai nostri tifosi, ma anche per poter dimostrare la nostra qualità, il nostro potenziale e la nostra voglia di ottenere qualcosa di diverso rispetto agli anni passati».

Mihajlovic: un doppio insegnamento – «La partita di lunedì ci ha insegnato due cose: una è il cambiamento, parola che fa sempre un po’ paura perché quando dici che vuoi cambiare significa che devi uscire dalla tua zona di comfort e lasciare le certezze che avevi nel passato per trovarne altre. E per arrivare al punto finale serve un periodo di adattamento: ci vuole tempo, specialmente in una squadra dove ci sono 25-26 giocatori di tante nazionalità diverse. L’altra cosa che abbiamo imparato è proprio l’insegnamento: nella vita come nello sport non basta il talento, ma cosa ci metti tu per riuscire, cioè l’atteggiamento. Il nostro problema è quello di difendere: da quando sono qui abbiamo sempre preso troppi gol per i miei gusti, occorre molta più rabbia ma sono fiducioso. Oggi ho portato con me il capitano e il suo vice, da adesso in poi porterò ogni volta un giocatore diverso perché se fai sempre le stesse cose non puoi pensare di ottenere risultati diversi. Bisogna cambiare modo di comunicare, anche perché loro sono i veri protagonisti, così possono dire ciò che pensano e prendersi le proprie responsabilità. Penso che anche per voi possa essere più divertente e conoscere di più gli umori dello spogliatoio».

Soriano: mea culpa e reazione – «Noi giocatori siamo d’accordissimo con quello che ha appena dichiarato il mister. Non abbiamo fatto una bella figura e ci siamo stati male, ci dispiace per i tifosi e per la società. Tutta questa rabbia e delusione dobbiamo trasformarla in voglia e determinazione per fare tre punti domani, conta solo quello. Abbiamo rivisto quasi tutta la partita e bisogna cercare assolutamente di non ripetere questi errori. Come ha detto Sinisa, quando si fanno dei cambiamenti c’è il rischio che non venga subito tutto perfetto».

De Silvestri: lezione da imparare – «Secondo me le parole chiave di questa esperienza sono ‘maturità’ ed ‘equilibrio’, nell’accettare il risultato e mantenere alta l’autostima e la consapevolezza in noi stessi. Nello sport o si vince o si impara, e noi dobbiamo imparare da questo avvenimento».

Mihajlovic: infermeria e formazione – «Hickey e gli altri stanno tutti bene. Per quanto riguarda invece il rientro di Dijks, è ancora presto: sicuramente per il match di domani non sarà disponibile, vedremo per il prossimo. Se Medel giocherà come centrale difensivo? Sì».

Mihajlovic: fase di trasformazione – «Non vogliamo illudere nessuno, sappiamo quali sono i nostri pregi e difetti. Stiamo facendo dei cambiamenti che sono sicuro porteranno dei miglioramenti, ma ci vuole tempo perché è un tipo di gioco diverso da quello delle scorse stagioni. Sappiamo quanto valiamo e quando impegno stiamo mettendo nel lavoro quotidiano».

Mihajlovic: rabbia e ‘disperazione’ – «Sicuramente la partita di domani sarà simile a quella con la Ternana, anche loro difendono bene e ripartono: dovremo aver pazienza, far girare il pallone velocemente, stare attenti quando lo perderemo e riprendere subito posizione in maniera ‘disperata’. Tutto ciò andrà fatto con la rabbia e la voglia di non subire gol. Durante il campionato ci saranno altre gare da affrontare in questo modo: noi siamo una squadra a cui piace giocare a calcio e non vogliamo buttare via la palla, quindi potrà succedere che qualche volta la si perda, ma questo non significa che si debba per forza prendere gol. Dobbiamo trovare l’equilibrio giusto, e anche nel modo di difendere non abbiamo ancora consolidato tutte le cose: occorre diminuire il più possibile gli errori, essere più concentrati e, ribadisco, quando si perde la palla avere quella rabbia e ‘disperazione’ di recuperarla senza commettere errori, perché per vincere non basta essere superiori tecnicamente».

Mihajlovic: Arnautovic tassello fondamentale – «Arnautovic ha fatto solo due allenamenti prima della partita contro la Ternana: anche nel suo caso serve pazienza, stiamo lavorando sulle dinamiche fra lui e gli altri giocatori e viceversa. Marko è forte, si vede da come si muove e dal modo di toccare la palla. Per diversi anni non abbiamo avuto una punta centrale, oggi sì e quindi in certe situazioni possiamo rischiare di meno: se una squadra ci pressa bene, ora c’è anche l’opzione della palla lunga su di lui, che sa proteggerla e far salire la squadra. Stiamo lavorando su diverse opzioni e sono sicuro che col tempo anche l’intesa coi compagni migliorerà».

Soriano: il sogno azzurro continua – «Non è affatto detto che l’Italia non possa vincere pure i Mondiali: nessuno pensava che potessimo davvero vincere gli Europei, e invece… Lo stesso vale anche per me, tramite il campionato ho provato ad arrivare agli Europei e purtroppo non ce l’ho fatta, ma quest’anno voglio fare ancora meglio non tanto sul piano dei numeri ma in altre cose. Dunque ci riprovo, perché non dovrei? Il primo pensiero però è il Bologna, vogliamo cominciare bene il campionato».

Mihajlovic: tanti campi sulle panchine di A – «Penso che sia il risultato del periodo post COVID, perché prima non c’era tempo tutti per questi cambiamenti. Anche se va detto che l’Italia è famosa per sostituire velocemente gli allenatori…».

Mihajlovic: siamo più forti, non accontentiamoci mai – «Avremmo già dovuto fare meglio l’anno scorso, eravamo vicini al settimo posto e poi purtroppo ci siamo accontentati. In questa stagione dovremo cercare di avere meno alti e bassi, di vincere qualche partita importante, di avere più continuità di prestazioni ma soprattutto di risultati. Ci siamo rafforzati, perché non abbiamo venduto nessuno e abbiamo preso un difensore centrale e una prima punta, perciò adesso non ci sono più scuse. L’obiettivo è quello di stare costantemente nella parte sinistra della classifica, cercando di arrivare il più possibile vicino ai primi sette posti. Ci vogliono i risultati, e il risultato è quasi sempre figlio di una buona prestazione: dobbiamo prenderci più responsabilità e non accontentarci mai. La società ha fatto uno sforzo e quindi tutti ci aspettiamo di fare un campionato diverso rispetto agli altri anni, anche se è stato un periodo particolare con gli stadi vuoti e il COVID, tutto molto anomalo. Noi per esempio non abbiamo mai rischiato la retrocessione, mentre squadre che avevano investito di più e sulla carta erano più forti si sono trovate in fondo alla classifica: questo è stato senza dubbio un nostro merito, ma potevamo e dovevamo fare meglio».