Mihajlovic:

Mihajlovic: “Vogliamo avvicinarci alle prime sette, ho fiducia nella squadra. Per Arnautovic siamo ai titoli di coda, tatticamente lavoriamo su più moduli”

Tempo di Lettura: 5 minuti

Prima conferenza stampa della stagione 2021-2022 per Sinisa Mihajlovic, che questo pomeriggio ha incontrato i giornalisti presenti nel ritiro rossoblù di Pinzolo. Ecco le dichiarazioni dell’allenatore del Bologna, che ha toccato tutti i principali temi d’attualità:

Bilancio del ritiro – «Siamo a buon punto, per fortuna non abbiamo infortuni gravi e i ragazzi hanno lavorato bene, assimilando le nuove disposizioni e correndo tanto senza fiatare. Vogliamo sistemare le cose che nella scorsa stagione non hanno funzionato, specie in fase difensiva, e migliorare ancora quelle fatte nel modo giusto».

Binomio Sinisa-BFC – «Quarto anno di fila nello stesso club? Troppi (ride, ndr), solo Gasperini all’Atalanta sta resistendo di più. Scherzi a parte, questo per me è il primo ritiro in rossoblù e in un certo senso è strano. Sono fiducioso perché per un allenatore c’è una bella differenza tra fare tutto il ritiro di persona ed esserci solo a distanza, in questo campionato penso che faremo meglio, ed è il minimo. Vogliamo stare costantemente nella parte sinistra della classifica, provando ad avvicinarci ai primi sette posti: se riusciremo a sistemare i difetti della scorsa stagione e tutto andrà come ci siamo promessi, avremo tante possibilità».

Arnautovic, passi avanti – «Mancano i nazionali e la punta centrale, poi se dovesse uscire qualcuno lo sostituiremo. Su Arnautovic non ho mai avuto dubbi e lui non li ha mai avuti sul Bologna, siamo sempre stati convinti di prenderlo e Marko di venire qui. La trattativa è stata più lunga del previsto ma la società sta facendo di tutto per prenderlo: penso che ormai siamo ai titoli di coda, sono fiducioso».

L’eredità del ‘Trenza’ – «Marko è un giocatore più abituato a fare gol rispetto a Palacio, ma gioca comunque per la squadra e può anche fare il falso 9, uscendo dall’area e favorendo gli inserimenti altrui. E poi tiene in ansia la linea difensiva avversaria: giocatori di questo tipo agevolano il compito dei compagni».

Mercato (quasi) concluso – «Avevo chiesto un difensore centrale e una punta: Bonifazi è qui e Arnautovic dovrebbe arrivare. Per il resto, a ben guardare ci mancano anche un difensore centrale quasi titolare e forse un centrocampista, ma senza cessioni sarà difficile effettuare nuovi investimenti. Più avanti nel corso del mercato valuteremo meglio».

Orsolini, questione di testa – «Dipende tutto da lui, ha grande qualità ma certe volte è discontinuo e poco concentrato. Per noi è un giocatore importante, però deve stare di più dentro i match ed evitare di ripetere gli stessi errori, altrimenti continuerà ad alternare passi avanti e passi indietro. Sta diventando uomo, sta maturando, e questo è certamente un vantaggio. Non è una questione tecnico-tattica, ma solo di concentrazione: non deve osservare la partita come uno spettatore ma vivere sempre a pieno il momento presente».

Skov Olsen e gli altri nazionali – «Ha fatto solo due spezzoni di gara agli Europei e deve essere arrabbiato con se stesso, perché ha le qualità per fare il titolare anche in Nazionale ma deve tirarle fuori. Discorso che vale per lui come per gli altri nostri ragazzi, che secondo me sono forti ma devono dimostrarlo col Bologna, in modo da essere convocati per giocare e non per stare in panchina. Dominguez? Sono felice per il trionfo in Coppa America, ma vincere giocando poco o nulla non ti regala la stessa soddisfazione di quando vinci sapendo di essere stato determinante: è il solito discorso della bella che non balla…».

Nuova coppia centrale – «Bonifazi e Soumaoro saranno i titolari e in questi giorni stanno facendo bene. Kevin, oltre ad essere un giocatore di fisico, ha un buon piede per impostare l’azione e sa reggere gli uno contro uno in velocità. Per giudicarli meglio attendo ovviamente qualche test più probante, ma di base ho grande fiducia in loro».

Fluidità tattica – «Non stiamo provando solo il 4-1-4-1 ma diversi assetti, perché non vogliamo avere un unico modulo di riferimento. E poi dipenderà anche da come giocheranno gli avversari, ad esempio con quanti attaccanti o con quanti difensori. Proveremo a mettere in difficoltà le altre squadre sfruttando le nostre migliori caratteristiche: cerchiamo sempre di costruire con l’obiettivo di avere la superiorità numerica in fase di rifinitura».

Rosa svecchiata – «Certo, l’uscita di alcuni giocatori è dipesa da me. Con qualche elemento esperto in meno non penso che le cose saranno più difficili, anzi, forse sarà il contrario. E poi ci sono sempre i vari Soriano, Sansone, De Silvestri, e arriverà Arnautovic».

Enigma Medel – «Tutti quelli sotto contratto col Bologna avranno il loro spazio, parlerò con Gary e a quel punto dovrà decidere se le cose gli stanno bene oppure no: nel caso in cui rimanesse, come sempre sarà il campo a parlare, e il campo non dice mai bugie. Riguardo al fatto che in Cile gioca sempre e qui molto poco, qualcosa di strano c’è: dobbiamo capire se è colpa sua, dello staff medico o magari mia. A Benevento fu colpa mia, perché non volevo rischiarlo ma lui ci teneva per guadagnarsi la convocazione in Nazionale, così l’ho accontentato e si è fatto male dopo dieci minuti. Da lì in avanti gli ho detto che avrei sempre deciso io».

Capitan passato… – «Non consideravo Poli un giocatore a fine ciclo, quando ci siamo parlati gli ho semplicemente detto che non potevo garantirgli un posto da titolare, perché ad oggi vedo due-tre elementi davanti a lui. Ma magari durante l’anno avrebbe potuto scalare le gerarchie, allenandosi bene. Alla fine ha scelto di andare altrove e sono contento per lui, ma sarei stato contento anche se fosse rimasto qui».

…e capitan futuro – «Soriano farà il capitano anche nell’amichevole di domani. Poi, una volta rientrati a Casteldebole con tutta la rosa, i ragazzi faranno una votazione: io non ci metto becco, non l’ho mai fatto nella mia carriera da allenatore perché credo sia giusto che decida la squadra».

Vignato jolly d’oro – «Può ricoprire diversi ruoli e tutti bene, ha qualità e coi giocatori di qualità si vincono le partite. Spero possa sfruttare le occasioni che avrà, deve cercare di essere un po’ meno timido e prendersi più responsabilità. Trequartista, centrocampista, esterno d’attacco o esterno a tutta fascia a gara in corso, Vignato è uno che può stravolgere in positivo la squadra».

Tra volti nuovi e ritorni – «Van Hooijdonk è un ragazzo giovane e promettente ma non è ancora pronto per la Serie A, deve abituarsi: man mano che si allenerà con noi migliorerà, penso sia un buon cambio per il centravanti titolare. Anche Santander, che è rientrato in gruppo, potrà darci una mano. Bardi è appena arrivato e deve ancora assimilare i nostri concetti, quello che voglio dal portiere, ma è senza dubbio un secondo affidabile».

Bollettino infortuni – «Tomiyasu ha rimediato una lieve distorsione alla caviglia con la Nazionale, dovrebbe farcela a recuperare per la prossima partita delle Olimpiadi. Skorupski è invece rientrato a Bologna per alcuni controlli alla spalla, se è tutto ok rientrerà gradualmente in gruppo dal 27, quando riprenderemo gli allenamenti a Casteldebole».

L’importanza dei tifosi – «Ci sono squadre che hanno tratto vantaggio dall’assenza del pubblico, noi sicuramente no, le porte chiuse ci hanno solto un 20-30% del potenziale. Quello visto negli ultimi mesi con gli stadi vuoti non era vero calcio ma uno spettacolo triste, anche se abbiamo fatto il possibile per andare avanti. I tifosi ci mancano e speriamo possano tornare sugli spalti, almeno in una buona percentuale».

Punzecchiata al Mancio – «No, non l’ho chiamato dopo l’Europeo. Era lui che avrebbe dovuto chiamare me per ringraziarmi, senza Donnarumma non avrebbe vinto…».

Grazie Pinzolo – «Siamo stati benissimo, qui c’è tutto per lavorare al meglio: organizzazione, campi perfetti, persone gentili, e si mangia anche bene ma purtroppo sono a dieta (sorride, ndr). E poi ho potuto passare il tempo e divertirmi col padel quasi ogni giorno, fantastico. Peccato solo per la partita persa oggi, ma io e Di Vaio non avevamo mai giocato insieme. E credo non giocheremo mai più (ride, ndr)».