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Moro: “Calma col pallone tra i piedi, aggressività senza: so cosa posso dare al Bologna e sono felice della mia scelta, ora devo parlare coi fatti”

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Questo pomeriggio al centro tecnico Nicolò Galli di Casteldebole è stato presentato alla stampa Nikola Moro, 24enne centrocampista che il Bologna ha prelevato in prestito gratuito con diritto di riscatto fissato a 8,5 milioni dalla Dinamo Mosca. Il croato (maglia numero 6) è stato introdotto dal d.s. Marco Di Vaio, che ha sottolineato l’importanza del suo innesto all’interno dell’organico rossoblù.

Introduzione di Di Vaio – «Nikola è un ragazzo che conosciamo bene fin da quando ha iniziato a giocare nella Dinamo Zagabria. Abbiamo colto al volo questa opportunità, voluta fortemente anche da lui, consapevoli che ha alle spalle esperienze importanti e alzerà il livello della rosa, facendoci crescere in termini di maturità e qualità tecnica».

Contano i fatti – «Credo di poter garantire un buon apporto in termini di calma nel gioco, nel possesso, ma anche di aggressività quando la palla è nei piedi degli avversari. Però non voglio parlare tanto, sono qui per dimostrare sul campo il mio valore e dare una mano alla squadra».

Qualità balistiche – «Sicuramente uno dei miei obiettivi è andare in gol il più possibile, ci teniamo tutti a migliorare sotto questo aspetto perché so che nell’ultima stagione è stato un po’ un problema».

Scelta convinta – «Il Bologna è un club con grande storia, e quando ho parlato con Sartori e Di Vaio ci hanno messo poco a convincermi: qui vedo un bel progetto e sono felice della mia decisione, poi la città è bellissima e credo sia davvero il posto giusto per me».

Caratteristiche e punti di riferimento – «Posso fare sia il play che che il mediano incursore, diciamo che in Russia ho giocato più da numero 6 mentre in Croazia da numero 8».

Obiettivo Qatar – «Io voglio aiutare il Bologna e il Bologna può aiutare me anche in ottica Nazionale, a centrocampo la concorrenza è tanta ma perché non provarci? Mihajlovic dice che devo mettere su qualche chilo? Grazie alla cucina italiana non dovrei avere problemi (sorride, ndr)».

Via dalla Russia – «In Russia ho vissuto due anni molto belli e sento di essere cresciuto. Poi purtroppo negli ultimi mesi è successo quel che sapete e diversi giocatori sono andati via, e pure io ho cercato di trovare una soluzione. Nella Dinamo Mosca non ho mai avuto problemi o avvertito tensioni, ma ora sono contento di essere qui»

Foto: bolognafc.it