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Motta: “Fiorentina europea e più attrezzata sulla carta, dovremo restare uniti e concentrati. Karlsson in dubbio per una botta”

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate questo pomeriggio in conferenza stampa a Casteldebole dall’allenatore rossoblù Thiago Motta a due giorni da Fiorentina-Bologna, gara valida per la 12^ giornata di Serie A TIM in programma domenica alle 15.

Condizioni psicofisiche – «Abbiamo grande rispetto per la Fiorentina, come per ogni altra avversaria che andiamo a sfidare. Abbiamo già giocato e giocheremo ancora contro squadre sulla carta più attrezzate, ci metteremo il massimo della concentrazione e dell’impegno per affrontare nel modo giusto una gara come quella di domenica. El Azzouzi è indisponibile, mentre Karlsson è in dubbio a causa di un colpo al ginocchio: lo valuteremo oggi».

Due centravanti scomodi – «Nzola ha una qualità e un potenziale enorme, specie quando va in profondità, sia lui che Beltran attaccano bene gli spazi e possono essere molto pericolosi: servirà la massima attenzione».

Calafiori azzurro? – «Questo bisogna chiederlo al c.t. della Nazionale, io posso dire che Riccardo è un ragazzo fantastico, si allena bene e sono felice di averlo in gruppo. Il rientro di Lucumí, comunque, è importante perché va ad aumentare la concorrenza in difesa».

Ferguson: “Siamo forti” – «Conoscendo Lewis è strano che si sia esaltato così tanto, forse si riferiva a se stesso (sorride, ndr). Di sicuro quando arrivano i risultati diventa tutto più facile, i calciatori si sentono bene, però siamo consapevoli che ci sono diverse avversarie sulla carta più attrezzate: ripeto, domenica dovremo restare sempre uniti e concentrati per poter competere con una squadra che gioca in Europa. La Fiorentina è diventata un club che può permettersi certe situazioni, come ad esempio non vendere giocatori a 40 milioni o ascoltare le richieste di aumento dell’ingaggio».

Sesto posto inaspettato – «Quando sono usciti i calendari non pensavo a quanti punti punti avremmo fatto ma solo ad allenare nella maniera migliore i miei ragazzi. Non sono uno che dice che non abbiamo fatto ancora niente, però manca ancora tantissimo. Fin qui abbiamo fatto cose straordinarie, ma ora penso solo alla Fiorentina e non guardo avanti di uno o tre mesi, non ci riesco».

Posch decisivo a febbraio – «Stefan è stato fermo per infortunio e ha dovuto rimettersi al pari dei compagni, nel frattempo abbiamo ricevuto un buon contributo da De Silvestri e Corazza. Ora sta bene e infatti ha ripreso ad aiutare la squadra come sa».

Ferguson centrocampista più prolifico – «Lewis sta facendo grandi cose, lavora mattina, pomeriggio e sera, recupera sempre benissimo dopo ogni match. Se ha superato in termini di marcature Rabiot e Koopmeiners, due giocatori di altissimo livello che giocano in Nazionali top, ci sarà un motivo…».

Terzino sinistro, ballottaggio aperto – «Oltre a Lykogiannis e Kristiansen valuto pure Calafiori in quella posizione, può giocarci anche durante la partita, facendo sia il terzino che il centrale in determinati momenti della gara. E non dimentico nemmeno Corazza, che in Primavera giocava lì e in quel ruolo ha sempre fatto bene».

Sfida nella sfida con Italiano – «Tra noi c’è rispetto professionale: Italiano sta facendo molto bene da tempo, le sue squadre mettono in difficoltà gli avversari alzando i terzini sia dentro che fuori dal campo, e sui cross attaccano bene l’area. La Fiorentina è una molto pericolosa, effettua tanti cambi di gioco, i centrali di difesa cercano di attirare l’avversario per cambiare lato, la mole di gioco interno è notevole perché hanno qualità. Pensiamo allora a ciò che dovremo fare, sapendo che in fase difensiva loro pressano uno-uno non lasciano tempo di gioco: servirà una prova maiuscola».

Abbottonato sul futuro – «Obiettivi? Come detto non so cosa rispondere oggi, non riesco a pensare fino a marzo o ad aprile. Rinnovo? Quando ci sarà qualcosa da comunicare ve lo faremo sapere».

Gruppo encomiabile – «Da quando sono qui, sul piano della prestazione, ho recriminato qualcosa ai ragazzi solo dopo una partita, ma ne avevamo parlato internamente. Poi in estate abbiamo cambiato tanto ma i ragazzi hanno sempre recepito il messaggio, la base, i valori, le cose da non sbagliare: dal mio punto di vista sotto questo aspetto sono mai mancati».

Mancano i gol degli esterni – «Fin qui ha segnato solo Orsolini, che peraltro poteva avere un gol in più se non avesse sbagliato un rigore, peccato perché lui di solito non li sbaglia. Comunque l’importante è l’aiuto che viene dato alla squadra, tramite le reti ma non solo».