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Motta: “L’entusiasmo è benzina ma va usato bene, non possiamo fermarci. In classifica guardiamo solo a noi, occhio al Frosinone”

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate questo pomeriggio in conferenza stampa a Casteldebole dall’allenatore rossoblù Thiago Motta a due giorni da Frosinone-Bologna, gara valida per la 31^ giornata di Serie A TIM in programma domenica alle 12:30.

Aiuto reciproco – «Siamo cresciuti insieme e come squadra, migliorando tutti moltissimo. I ragazzi mi aiutano ogni giorno a capire qual è la cosa migliore, a restare sempre concentrato sul mio lavoro per ottenere il massimo da loro, dentro e fuori dal campo. Tutto ciò mi ha dato grandi stimoli per cercare di creare qualcosa di nuovo, per mantenere un livello alto e una sana concorrenza tra tutti i componenti del gruppo».

Castro scalpita – «Santiago lo vedo molto bene ma è chiaro che a tutti serve un periodo di adattamento. Lui si è inserito subito benissimo nel gruppo, capendo che cosa deve fare in campo: si è messo a lavorare sodo e a fare le cose nel modo giusto. Sono contento di averlo e spero che da qui a fine stagione possa partecipare e aiutare i compagni».

In Champions insieme? – «Oggi devo pensare solo alla partita di Frosinone, perché sarà una complicata e piena di insidie di cui siamo pienamente consapevoli. Andremo ad affrontarla nel miglior modo possibile, determinati a fare una grande prestazione».

Ambiente ideale – «Difficile fare confronti tra passato e presente, perché quando giocavo ho cambiato diversi club. Qui ci sono senza dubbio le condizioni per lavorare al meglio, portando avanti la mia passione: a Bologna ho tutte le cose che mi servono per dare il meglio, a cominciare da un fantastico gruppo di ragazzi. In questi giorni ci stiamo preparando per un match complicato come quello contro il Frosinone, una squadra organizzata e ben allenata con elementi forti e di sicura prospettiva».

Frosinone aggressivo – «Ovviamente la cosa più importante è prepararsi per ciò che si andrà ad affrontare, ed essere concentrati e consapevoli di quello che ci si troverà davanti: nel calcio la cosa fondamentale è fare bene insieme. Sappiamo che il Frosinone ha caratteristiche importanti nelle due fasi di gioco e noi dovremo essere bravi a non alimentare l’energia che loro mettono soprattutto in avvio di gara: queste sono cose su cui si lavora e ci si prepara prima della partita, in ogni dettaglio».

Saelemaekers si è acceso – «Io non sono abituato a giudicare i calciatori solo per i gol, perché sì sono importanti ma il calcio non finisce lì. Alexis da quando è arrivato ad oggi è cresciuto, fa tante cose bene mentre in altre può ancora migliorare, anche perché in questo momento sta molto bene: ma lo dico in generale, non perché ha fatto quel bellissimo gol. È un ragazzo importante per il gruppo e molto partecipe dentro il nostro gioco».

Frase simbolica – «Ho detto che il Bologna fa bene al calcio perché penso che questo mondo voglia vedere una squadra come il Bologna, che negli ultimi anni ha faticato a inserirsi più in alto e che grazie al lavoro e ad un gruppo coeso ora può competere anche con squadre che sono sempre state considerate più forti. Questo dimostra che l’ambizione di un collettivo può renderlo competitivo contro chiunque».

Guai a cullarsi – «Sinceramente non saprei indicare un momento preciso che mi ha fatto pensare ad una stagione speciale, perché abbiamo fatto tantissime cose belle ma anche altre un po’ meno belle. Fin qui sono soddisfatto, ma penso che mancano ancora otto partite e dobbiamo prepararle e affrontarle tutte nel miglior modo possibile: non ci si può fermare».

Entusiasmo alle stelle – «Per me tutto ciò è benzina pura. Credo che sia normale, in un momento del genere, che i tifosi ci chiedano tanto, e il loro entusiasmo è di grande aiuto. È chiaro che questa benzina va utilizzata nel modo giusto, imparando a separare le cose e continuando a lavorare con la massima concentrazione. Io come i giocatori dobbiamo affrontare i nostri impegni con senso di responsabilità, finora l’hanno sempre fatto e non ho nessun dubbio che lo faranno fino al termine della stagione: sono ragazzi pienamente consapevoli che il calcio è fatto di momenti, e ora stiamo vivendo un momento particolarmente buono».

Pericolo principale – «Soulé sta facendo una stagione super e vale il discorso di prima, non mi riferisco solo ai gol: è un elemento importantissimo per il Frosinone e le sue ambizioni di salvezza».

Orsolini miglior esterno italiano? – «Non penso che adesso sia il caso di fare queste classifiche, Riccardo sta bene come tutti i suoi compagni e va lasciato tranquillo. Lunedì mi sono espresso nello specifico su Calafiori ma solo perché volevo chiarire quanto avevo già detto precedentemente».

Beukema migliora – «Sam sta recuperando: ha giocato tanto tempo con un fastidio alla coscia che l’ha limitato soprattutto negli sprint, quindi stiamo cercando di calmare questo dolore e farlo rientrare al meglio in gruppo. Comunque è a disposizione e se avremo bisogno ci sarà perché è un grande professionista».

Argomento – «Penso conti molto il momento della partita e la zona di campo. Non mi piace vedere i nostri giocatori che dribblano nella metà campo difensiva, mentre nelle zone d’attacco è importante lasciare ai ragazzi che hanno queste qualità la libertà di poterle sfruttare: dobbiamo essere bravi noi allenatori a mettere i calciatori in queste condizioni».

Di Francesco coerente – «Non penso che arrivati a questo punto una squadra vada a cambiare le sue caratteristiche, il Frosinone punta a raggiungere il suo obiettivo attraverso il gioco. Sicuramente se non andremo in campo con la giusta concentrazione, loro sfrutteranno la possibilità di sfoderare le proprie qualità e ci faranno male: se li si lascia fare sanno giocare molto bene».

Juventus in calo – «Caccia al terzo posto? Penso che sia decisamente più utile guardare solo a noi stessi, rispettando tutti gli avversari che andremo ad affrontare da qui alla fine».

Quel torto a Torino… – «Non me lo ricordo neanche. Noi dobbiamo pensare soltanto al presente, aiutando le varie squadre arbitrali a lavorare bene».

Fattore Stirpe – «Anche questo è un aspetto che per forza di cose dovremo affrontare: sappiamo che il pubblico è l’arma in più del Frosinone ma non abbiamo paura».

Variabili ciociare – «Di recente credo si siano messi a cinque dietro in funzione di determinati avversari, non è questione di solidità generale. Noi comunque dovremo essere pronti a qualsiasi eventualità, controllando tutti quegli aspetti che possiamo gestire».