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Motta: “Nessun problema personale, né con Arnautovic né con altri. Nel Bologna vige il rispetto, il mio premio è merito di tutto il club”

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate questo pomeriggio in conferenza stampa a Casteldebole dall’allenatore rossoblù Thiago Motta a due giorni da Bologna-Lazio, gara valida per la 26^ giornata di Serie A 2022-2023 in programma sabato alle 20:45.

Non il solito Bologna – «Le sconfitte sono sempre difficili da digerire, lunedì non abbiamo giocato per i primi trenta minuti circa. Va detto che nel corso della gara abbiamo aggiustato le posizioni in campo e ripreso il controllo della palla, ma è sempre difficile giocare e creare occasioni contro il Torino, perché ti pressano e ti concedono pochi spazi, si difendono molto bene».

Prima Barrow, poi Zirkzee – «Musa ha giocato sia davanti che a sinistra perché può aprire il campo ma anche puntare l’uomo e andare uno contro uno. Poi con Joshua abbiamo continuato ad avere un centravanti che ci garantisse equilibrio, ma purtroppo non siamo stati capaci di creare occasioni davvero pericolose per pareggiare».

Scelte all’apparenza ‘timide’ – «Nel finale di partita stavo pensando di spostare Schouten in difesa e inserire un altro centrocampista. Contro le squadre che si chiudono bene è normale fare fatica, per come la vedevo io bisognava creare spazi e attaccare col terzo uomo da dietro».

Niente doppio centravanti – «Non è automatico che con un attaccante in più si crei di più, l’abbiamo dimostrato anche in altre partite andando a segno con giocatori diversi. Tanto Joshua quanto Marko sono giocatori con la capacità di venire a prendere palla e restare meno dentro l’area, e appunto non è detto che con un ulteriore centravanti si arrivi più facilmente al gol».

Cosa (e se) sbaglia Arnautovic – «Preferisco parlare di meriti degli altri piuttosto che di demeriti di un giocatore. Marko lo stiamo aspettando e arriverò il suo momento, era fuori da quaranta giorni. A tutti i leader della squadra, non solo lui ma anche da Lorenzo, Gary e Adama (De Silvestri, Medel, e Soumaoro, ndr), chiedo di dare qualcosa in più».

Zirkzee, potenziale alto – «Joshua è migliorato nel pressare l’avversario, nell’attaccare l’area e in tante altre cose ma può ancora crescere: ha ottime doti tecniche e fisiche e può diventare un grande giocatore».

Solo due cambi all’Olimpico – «Noi allenatori abbiamo a disposizione cinque cambi ma non significa che sia obbligatorio farli, se un assetto convince si continua così».

Formazione da rivedere? – «Una sconfitta non fa cambiare tutto, io comunque osservo con lucidità ogni giocatore e penso a mettere in campo la miglior squadra possibile per fronteggiare un dato avversario, in questo caso la Lazio».

Arnautovic e Zirkzee sì, Orsolini ni – «Marko e Joshua stanno migliorando: ci sono delle tempistiche da rispettare ed è giusto che sia così, comunque se li porto in gruppo significa che sono pronti per giocare. Riccardo ha un fastidio da un po’ e non si è allenato al massimo, lo valuteremo di giorno in giorno».

Schouten e Medel – «Jerdy lo vedo molto bene, sia lui che Gary si stanno allenando al massimo e possono anche coesistere. Il concetto è che uno fa crescere l’altro, anche quando giocano contro in partitella».

Nessun caso Arnautovic – «Qui dentro non ci sono problemi a livello personale e di rapporti, né con Marko né con qualsiasi altro giocatore, le mie sono scelte professionali legate al merito. Fin dal primo giorno sono stato molto chiaro: undici meritano di iniziare, altri subentrano, altri ancora continuano a lavorare sodo per avere la loro occasione. Non c’è assolutamente nulla di personale, non c’è mancanza di rapporti. Per me esistono tante cose belle nel Bologna, il Bologna riceverà un premio che io ritirerò io (come miglior allenatore del mese di febbraio, ndr) ma è merito di tutto ciò che ha fatto il club, è un riconoscimento per tutti quelli che lavorano qui. Ci sono tante cose belle di cui parlare riguardo a questo ambiente, non serve discutere di problemi nei rapporti umani e personali: non esistono, qui vige solo il rispetto».

Moro al posto di Dominguez – «Sono due giocatori diversi, Moro da subentrato aveva fatto molto bene contro la Sampdoria, cambiando il match. Qui ci sono tanti ragazzi di altissimo livello, abbiamo la fortuna che se anche non c’è Dominguez può entrare Moro che si è adattato benissimo ai nostri valori: sono molto contento di averlo».

Immobile infortunato – «Se gioca Felipe Anderson ovviamente cambia qualcosa, seppur con tanta qualità ha caratteristiche diverse da Immobile: uno attacca la profondità mentre l’altro dà più una mano al gioco, il gol della Lazio contro l’AZ è nato da un bel recupero proprio di Anderson. Tra i biancocelesti ci sono elementi di grande valore ma noi proveremo lo stesso a raggiungere il nostro obiettivo».

Milito: “Bologna da Europa con Motta” – «Voglio molto bene a Diego e alla sua famiglia, e fa piacere sentire delle belle parole provenienti da un ragazzo serio, un amico con cui ho condiviso un percorso incredibile. Per il resto, come sapete, penso solo alla prossima partita».