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Motta: “Per me il Sassuolo è forte, servirà un Bologna al 100%. Saputo persona fantastica, io a San Siro non dovevo reagire così”

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate questo pomeriggio in conferenza stampa a Casteldebole dall’allenatore rossoblù Thiago Motta a due giorni da Bologna-Sassuolo, gara valida per la 23^ giornata di Serie A TIM in programma sabato alle 20:45.

C’è solo il presente – «A Milano abbiamo fatto una grandissima partita ma quello è un capitolo chiuso, ora pensiamo solo al Sassuolo. Ci attende un mese topico? No, ci attende il Sassuolo (sorride, ndr): è la prossima partita, quindi la più importante».

Fenucci sugli arbitri – «Non ho niente da aggiungere in proposito».

Hugeux in panchina – «Alexandre mi aveva già sostituito una volta in trasferta ai tempi del Genoa, e vincemmo. È una persona molto preparata e con lui ho un rapporto fantastico, come del resto con tutti gli altri componenti del mio staff».

Sassuolo pericolante e incerottato – «I problemi li abbiamo tutti, bisogna saperli affrontare. Di recente contro il Monza si sono messi a cinque dietro nel secondo tempo, e comunque nella gara d’andata ci avevano fatto soffrire. Ogni partita, però, ha la sua storia, e come sempre cercheremo di portarla dalla nostra parte».

Odgaard operativo – «Oggi Jens si è allenato con noi e ho già parlato con lui. In generale il gruppo sta bene, è pronto per questa nuova sfida».

Karlsson in crescita – «Jesper si sta allenando bene, al pari dei suoi compagni, ha tutto il tempo per dimostrare di poter partecipare durante ».

Il mercato delle altre – «Non voglio confrontare la nostra squadra con le avversarie, sono soddisfatto del lavoro dei miei ragazzi: la strada è quella giusta».

Movimenti moderni – «Non lo so se determinati movimenti facciano parte del calcio moderno, so che i miei ragazzi devono avere la libertà di esprimersi all’interno del campo, non solo in partita ma anche in allenamento. Sono molto contento della mia squadra, siamo migliorati tantissimo da inizio campionato: il calcio è sempre in cambiamento, e anche noi dobbiamo continuare a cambiare per cercare di mettere in difficoltà gli avversari».

Calcio relazionale o posizionale? – «Non saprei. Per esempio da un grande allenatore come Ancelotti ho imparato la libertà offensiva, ce la concedeva ma sempre con alla base un’importante organizzazione corale. E in tal senso sono soddisfatto di quello che stiamo facendo qui».

Aumentare i punti con le medio-piccole – «Lo step dev’essere quello di competere con chiunque, e finora ci siamo riusciti quasi sempre. Contro il Sassuolo all’andata avevamo iniziato bene, poi abbiamo sofferto e senza dubbio in fase difensiva potevamo fare meglio. Per me i neroverdi sono una squadra forte e talentuosa, noi dovremo presentarci al 100% e dare il massimo possibile».

Al Meazza due reti evitabili – «I gol del Milan sono nati da nostre disattenzioni e in settimana ne abbiamo parlato, sono convinto che limiteremo sempre di più quel tipo di situazioni».

Aebischer e Lucumí, precisione al top – «Nel calcio i passaggi sono fondamentali, Michel e Jhon hanno qualità tecniche e si assumono sempre grandi responsabilità in fase di palleggio, sono un esempio per i compagni».

Organico puntellato – «Sono contento della rosa che ho a disposizione e dell’impegno profuso dalla squadra. I nuovi? Di Castro ne riparleremo meglio quando tornerà dal Preolimpico, Odgaard oggi ha svolto una buona seduta, Ilic come detto è ancora un po’ indietro. Sono ragazzi arrivati qui per aiutare e competere in maniera sana, deciderò sul loro impiego in base a quello che vedrò negli allenamenti».

Proteste e squalifica – «Vorrei evitare di parlarne… Ho sangue e vivo emozioni ma di reazioni così non ne vado orgoglioso, penso ai miei ragazzi e vorrei sempre essere un esempio per loro, a maggior ragione dato che gli chiedo un certo controllo emozionale dentro al campo. Anche per i tifosi, perché alimentano le nostre possibilità di fare questo lavoro e vengono a vedere uno spettacolo di calcio, non altre cose, non un allenatore che si comporta così. Si paga il biglietto per assistere ad un bello spettacolo da parte di tutti, e i protagonisti sono i giocatori: spero di migliorare da questo punto di vista».

Plauso a Kristiansen – «Victor è un ragazzo fantastico, amo in particolare il suo atteggiamento quando perde palla: nella reazione dopo lo sbaglio, nel cercare di recuperare il possesso, è simile a me quando avevo 16 anni ed ero al Barcellona. È proprio questo che voglio vedere, sono molto contento di lui».

Tanti rumors di mercato – «Mi ripeto: io e i miei ragazzi siamo completamente concentrati sul Bologna e quindi sul Sassuolo».

Ottimo rapporto con Saputo – «Il presidente è una persona fantastica, ho un’ammirazione incredibile per lui e sono sempre molto felice quando è qui vicino a noi».

Emozioni magiche – «La nostra gente vuole vedere calcio, ecco perché non sono orgoglioso della mia reazione di San Siro. Abbiamo bisogno della magia che si respira ora, creata soprattutto da quello che stanno facendo i ragazzi: io e miei giocatori speriamo di continuare così per contribuire a prolungare questo bel momento».