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Motta: “Torino squadra forte e ben allenata, dovremo stare molto attenti. Più che di me, è un orgoglio sentir parlare bene del Bologna”

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate questo pomeriggio in conferenza stampa a Casteldebole dall’allenatore rossoblù Thiago Motta a due giorni da Torino-Bologna, gara valida per la 25^ giornata di Serie A 2022-2023 in programma lunedì alle 20:45.

Dall’emergenza all’abbondanza – «Purtroppo abbiamo perso Nico (Dominguez, ndr), che starà fuori tre settimane. Per il resto, io vivo la situazione attuale esattamente come prima, chiedendo ai ragazzi il massimo impegno in allenamento per preparare al meglio la partita successiva, in questo caso contro una buona squadra come il Torino. Il gruppo sta vivendo un’altra buona settimana di allenamenti e sa benissimo cosa non dovrà sbagliare lunedì».

Toro avversario scomodo – «Ho grande rispetto per il Torino, una squadra fisica che gioca bene a calcio in entrambe le fasi, sfruttando al meglio le corsie laterali. Sono difficili da affrontare perché non ti fanno giocare ma nel contempo sono propositivi: come sempre, al momento delle scelte, penserò a cosa potrà incidere, in questo caso la fisicità è un fattore importante. Dovremo stare molto attenti nei momenti di non possesso, restare compatti e lasciargli meno spazi possibili».

Ora il Bologna fa paura – «Sicuramente si matura anche prendendo coscienza del fatto che adesso gli avversari ci guardano con un occhio diverso, perché ormai tutti ci conoscono. Ad ogni modo è sempre fondamentale il modo in cui si affronta ogni partita, le prestazioni sono la conseguenza del modo in cui ci prepariamo».

Squadra camaleontica – «Da ex calciatore so bene che per giocare al meglio di squadra bisogna rispettare determinate caratteristiche, poi però le decisioni spettano a te. Allo stesso modo i miei ragazzi hanno dei doveri, dei compiti ben precisi, ma nel vivo dell’azione decidono loro cosa fare».

Arnautovic e Zirkzee ok – «Sia Marko che Joshua stanno bene e saranno convocati per la sfida dell’Olimpico. Schierarli assieme in futuro? Tutto è possibile nel calcio, dipenderà solo da loro. Noi partiamo sempre dalla concentrazione e dal lavoro per cercare nuove ambizioni».

Arna scalpita – «Marko è parte integrante di questo gruppo: se giocherà, darà il suo contributo in campo, altrimenti lo farà al di fuori esattamente come sta facendo, essendo un grande professionista».

Varie tipologie di centravanti – «Io chiedo a tutti i nostri attaccanti la stessa cosa, al di là delle singole caratteristiche. Senza dubbio, in base alle proprie qualità, alcuni giocatori possono dare di più sotto certi aspetti e viceversa: tutti sanno cosa vogliamo da loro».

Barrow & Co. promossi – «In quest’ultimo periodo sto vedendo Musa molto bene, così come i giocatori che agiscono alle spalle della punta, anche se si può e si deve migliorare. La cosa che apprezzo di più è il fatto che i ragazzi in campo riescano quasi sempre a prendere le decisioni giuste».

Sosa o Soumaoro, Medel o Moro – «Tutti questi giocatori stanno bene e sanno perfettamente di cosa abbiamo bisogno, perciò hanno le stesse chance di partire titolari: le mie scelte dipenderanno dal momento e dalle caratteristiche degli avversari».

Cambiaso in crescita – «Andrea è un ragazzo molto intelligente che nel quotidiano lavora davvero bene, dunque non è un caso che si sia ripreso e stia vivendo un periodo di forma così».

Orsolini in odor di Nazionale – «Tutti noi qui a Casteldebole, dallo staff tecnico a quello medico, cerchiamo e cercheremo di aiutare Riccardo a migliorarsi ogni giorno, così che lui possa esprimersi al meglio e tagliare traguardi importanti. Alla fine, però, dipende tutto da lui».

Radonjic criticato da Juric – «Allo Spezia capitò anche a me di inserire un giocatore e poi toglierlo, Nzola, in quel momento io e i miei collaboratori decidemmo così pensando al bene della squadra».

Classifica interessante – «Il nostro unico pensiero e obiettivo ad oggi è quello di essere al massimo e fare bene contro una squadra forte, che gioca bene, guidata da un allenatore bravo e di grande carattere».

Skorupski migliorato coi piedi – «In allenamento lavoriamo molto con la palla, anche coi portieri, e Lukasz dà sempre il massimo per migliorare. Contro l’Inter ma anche in altre partite abbiamo costruito bene dal basso, dunque i portieri sanno che c’è questa possibilità, poi sta a loro fare la scelta migliore a seconda delle varie situazioni».

“Motta è un predestinato” – «Fa sempre piacere quando vengono spese delle belle parole nei tuoi confronti, ma bisogna mantenere equilibrio. La cosa che mi inorgoglisce di più, però, è sentir parlare bene del Bologna, perché io faccio parte di un un gruppo e di un club che sta funzionano alla grande: qui tutti lavorano per se stessi ma anche per i propri compagni e colleghi. Se si può parlare di Thiagomottismo? No, perché la filosofia riguarda una persona sola, e noi siamo un gruppo».