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Motta: “Vogliamo competere anche con la Lazio e migliorare in trasferta. Lucumí un’opzione in mediana, Karlsson deve fare di più”

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Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate questo pomeriggio in conferenza stampa a Casteldebole dall’allenatore rossoblù Thiago Motta alla vigilia di Lazio-Bologna, gara valida per la 25^ giornata di Serie A TIM in programma domani alle 12:30.

Un altro scontro diretto – «Domani ci attende una bella partita contro una squadra in forma: loro sono reduci da una grande vittoria e noi arriviamo da una buona preparazione per offrire una grande prova, combattere come al solito. Un posto in più in Champions grazie al ranking? Fa sempre piacere vedere ben rappresentato il nostro calcio a livello europeo, come ha fatto la Lazio l’altro giorno: mi piace guardare il calcio di qualità, e se vince una squadra italiana è ancora meglio».

Forma al top – «Non riesco a scindere la condizione fisica da quella mentale, sono due cose che vanno di pari passo. Tutto il gruppo sta bene e l’ha dimostrato mercoledì sera, reagendo anche ad un gol annullato non troppo chiaro: una squadra debole sarebbe andata in difficoltà, invece i miei ragazzi hanno continuato a fare il loro gioco».

Casa e trasferta – «Fin qui in casa abbiamo dimostrato di esprimerci molto bene, anche grazie al sostegno del nostro pubblico. In trasferta avremmo meritato di vincere qualche partita in più ma per diverse ragioni non ce l’abbiamo fatta: il calcio è così. Contro squadre di questo livello bisogna fare sempre grandi prestazioni, e noi vogliamo avere la forza di competere con squadre come la Lazio. Ogni settimana lavoriamo sempre allo stesso modo, cercando ovviamente di migliorare ancora: sappiamo che giocare al Dall’Ara è diverso che giocare in trasferta, ma domani avremo un’altra opportunità per invertire la rotta».

Sogni europei – «È presto per pensare ad un futuro così lontano. Il passato è bello da ricordare ma non lo possiamo cambiare, mentre il futuro dipende da ciò che facciamo oggi: se perdiamo tempo pensando al futuro, non viviamo a pieno il presente. Vedo ragazzi che si allenano tanto e bene, competono tra loro in modo sano, rispettano mie decisioni ma senza accontentarsi. Sono felice per i nostri tifosi, che si stanno godendo un bel momento, noi invece dobbiamo rimanere concentrati sulla Lazio».

Sorpresa in mediana? – «Senza Freuler ci sarà una bella opportunità per altri. Ho varie soluzioni come Aebischer, El Azzouzi ma anche Lucumí, che in passato ha già ricoperto quel ruolo. Calafiori? Pure lui può fare il mediano, ma Jhon ha grande qualità e sa destreggiarsi nello stretto molto bene. Sono giocatori diversi, Riccardo lo può fare arrivando da dietro mentre Lucumí lavorando nello stretto: lui da giovane giocava più avanti e si vede».

Orsolini e la riaggressione – «Riccardo ha segnato un gol importante e la squadra ne ha bisogno, lui è forte e sa essere freddo davanti alla porta, sente il gol. Poi nel calcio ci sono tante altre cose che si devono fare, cose basiche a cui aggiungere le reti: non mi riferisco solo alla fase difensiva ma anche a quella offensiva, ovvero capire quando accelerare o rallentare, accentrarsi o allargarsi. Il problema non è perdere la palla, ma il comportamento successivo nella riaggressione per riconquistarla, deve diventare la normalità. Nel gruppo abbiamo tanti esempi positivi in tal senso, e quando succede il pubblico si gasa: l’altra sera sembrava che stessimo giocando in Inghilterra».

Skorupski leader vero – «L’esultanza in panchina di Lukasz al gol di Odgaard è anch’essa esemplare. Conosciamo ormai bene Skorupski per le prestazioni che offre in campo, ma lui ha dimostrato di essere importante anche fuori: per un portiere abituato a giocare sempre non è facile stare a guardar, se lo fa lui lo possono fare tutti».

Zirkzee e Odgaard – «Joshua in questi giorni l’ho visto bene, qui tutti riescono a recuperare le energie in breve tempo e si fanno trovare pronti: vedremo se domani partirà dall’inizio o se dovrà aiutare iniziando dalla panchina. Jens sta facendo ottime cose, quando entra ci dà una mano e non solo in termini di gol: è applicato in entrambe le fasi e svolge un grande lavoro in quella di non possesso».

Castro in arrivo – «Lo spazio in campo dipenderà da lui: dovrà capire la nostra filosofia di lavoro, ci sono cose non negoziabili sotto un certo punto di vista. L’importante è che sia subito attento e disponibile a fare tutto ciò che serve alla squadra. A me piace una rosa ridotta in cui tutti possano sentirsi importanti, ma faremo di tutto affinché Santiago possa dimostrare il suo valore».

Ilic cresce – «È arrivato da poco, è giovane ma si vede che ha grande personalità e carattere. Si allena bene, magari adesso è un po’ indietro rispetto agli altri ma ha voglia e fame: se continuerà così avrà un grande futuro».

Messaggio a Karlsson – «Jesper non può fermarsi nelle difficoltà: so che non è semplice, ma se lo fosse nel Bologna giocherebbe chiunque. Chi non scende in campo deve lavorare di più e meglio per dimostrare quanto vale, e qui tutti lo fanno. Lui è rientrato da un infortunio e si sta applicando, se continuerà così sono sicuro che sarà importante per noi».