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Barrow: “Felice di ciò che il Bologna sta diventando, ce lo meritiamo. Atalanta avversaria complicata ma vogliamo fargli una brutta sorpresa”

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Fra i protagonisti rossoblù intervistati durante la 91^ puntata di Bfc Week, l’appuntamento settimanale di Bfc Tv che racconta il Bologna a 360 gradi, c’è Musa Barrow, che nell’ultima giornata contro l’Udinese è tornato al gol dopo aver inanellato alcune buone prestazioni nelle quali gli era mancata soltanto la rete. Di seguito le dichiarazioni del numero 99 felsineo, che ha parlato del Ramadan, del momento di forma della squadra e delle sue buone sensazioni relativamente all’imminente trasferta di Bergamo, che lo vedrà in veste di ex.

Il gol tanto atteso – «Essendo un attaccante, se non segno provo un po’ di delusione, ma la chiave per sbloccarsi è quella di concentrarsi sul lavoro e sull’aiutare i compagni: se non è il tuo momento per andare in rete, almeno devi impegnarti a mettere gli altri nella condizione di farlo».

Positività, sempre – «Quando mi hanno annullato il gol contro l’Inter non ci sono restato troppo male, sono rimasto in partita perché dentro di me sentivo che avremmo vinto. Lo avvertivo nell’aria, sapevo che nel girone di ritorno avremmo affrontato tutte le big al Dall’Ara e questo mi dava fiducia. Prima di quella partita l’avevo anche detto a Soriano: “Vedrai che oggi vinciamo”. E così è stato».

Gioco di squadra – «Il mister vuole che giochiamo da squadra, che difendiamo e attacchiamo insieme. Siamo più compatti, i mediani supportano gli attaccanti che a loro volta tornano indietro ad aiutare. Lo abbiamo visto anche domenica contro l’Udinese, con Sansone che si abbassava in difesa per dare una mano. Credo sia una cosa molto bella e molto importante, e mi piace davvero tanto quello che stiamo ottenendo: ce lo meritiamo per il duro lavoro che svolgiamo in settimana e che finalmente sta pagando».

Una dedica speciale – «Quando Sinisa è venuto a mancare mi sono detto che il primo gol che avessi segnato lo avrei dedicato a lui e alla sua famiglia, e così ho fatto. Io e lui avevamo un rapporto padre-figlio, forse voi da fuori avete notato più che altro quello che mi urlava durante le partite e quanto mi rimproverava, ma io so che relazione c’è stata tra di noi».

Ramadan: le regole… – «Ho festeggiato il gol all’Udinese mimando assieme a Luca Ghelli (storico fisioterapista del club, ndr) il gesto di bere qualcosa, è legato al fatto che al momento sono in Ramadan. Quando sono uscito dal campo lui mi ha allungato la felpa e la bottiglietta d’acqua, come fa sempre, e quando io ho rifiutato di bere si è scusato, si era già dimenticato (sorride, ndr). Riguardo a ciò ci tengo anche a ringraziare mister Motta per come mi sta aiutando a gestire questo periodo, rispettandolo, dandomi comunque fiducia e facendomi giocare».

…e la sua gestione – «Io non ho difficoltà a seguire il Ramadan, è solo un cambiamento di abitudini. Se normalmente i pasti sono suddivisi in altre ore della giornata, io in questo periodo faccio colazione alle 7, pranzo alle 22 e ceno alle 5 del mattino. Non poter mangiare poco prima della gara o magari durante non è un problema, anzi. Quando mangi il tuo corpo si rilassa, quindi se ad esempio giocassi alle 18 nell’intervallo potrei già mangiare qualcosa, ma preferisco bere soltanto un po’ d’acqua».

Buone sensazioni – «Ci stiamo preparando bene per la trasferta contro l’Atalanta, vogliamo fargli una brutta sorpresa. Stiamo bene, non sarà facile ma come dice il mister se rimaniamo compatti e ognuno dà il massimo alla fine il risultato arriva. È una sfida complicata, ma sono convinto che faremo un buona partita».

“Non ti lasceremo mai da solo” – «I nostri tifosi sono straordinari, ci seguono sempre, ne ho visti tanti anche a Salerno quindi sono sicuro che ce ne saranno molti anche a Bergamo. Si fanno sempre sentire, ci danno una grandissima mano e trasmettono tanta carica prima ancora del fischio di inizio, quando li andiamo a salutare sotto la curva».

La passione per Dalla – «Mi piace molto Dalla, l’ho scoperto grazie a L’anno che verrà che viene trasmessa dagli altoparlanti del Dall’Ara dopo le partite vinte, e infatti è la mia preferita. Quando l’ho sentita ho chiesto chi fosse a cantarla, e da lì mi sono andato ad ascoltare anche altre canzoni di Lucio come ad esempio Piazza grande, che mi piace molto. Apprezzo Dalla ma non è il solo, ascolto pure Jovanotti e Ultimo: sono un fan della musica italiana».